domenica 22 maggio 2016

SI SENTIVA IL MARE

Si sentiva il mare quando ti baciavo,
era in lontananza, ma il rumore non frenava
la passione che avevamo in abbondanza.
Era il profumo selvatico della gialla infiorescenza
che usciva miracolosamente dalla sabbia
a darci voglia e frenesia
tale da non dare importanza al vento
che il cappello ti faceva volar via.
Dalle pinete opposte al mare, l'acre odore
di pinoli verdi in ancor verde pigna,
stuzzicavano in saliva e nel cuore
la voglia di spogliarsi, sotto
quel rosso sole di tramonto
che ancora scaldava il corpo e la mente.
Deserto di sabbia abbandonata
per l'ora del rientro e noi
rimasti a contare le volte
che il mare toccava riva e ritornava,
mentre con le mani e i piedi scalzi
trovavamo maniera di toccarci
quasi a percepire che eravamo vivi,
vivi di farlo così sulla battigia,
mentre l'acqua marina e salata
lambiva e baciava la nostra di natura,
e fresca anche se sudata
veniva la dolcezza nostra ardita.
Si sentiva il mare e pur si percepiva
nelle membra a riposare
sotto la schiena e sulle natiche pure
nudi in attesa di riprender fiato,
forse per andarcene a casa
o forse per ricominciare.
Roberto Busembai (errebi)

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