domenica 29 maggio 2016

ALL'HOTEL


Avrei giurato, che non saresti più tornata,
era stato chiaro 
il nostro addio urlato sulla soglia
di una stanza d'albergo
quell'ultima sera di maggio,
meta di un fine settimana
nato per la voglia
morto di speranza.
Non avrei certo creduto
potessi farti presente
dopo quel fastidioso
incidente accorso,
quando sul corridoio
dal tappeto rosso
mi gettasti dietro una scarpa
del cui tacco si era rotto,
con tutta la rabbia
e il pianto addosso.
Eppure sono sicuro, anzi certo
che entrando nella mia casa,
su una sedia nell'ingresso,
non ce l'avevo certo messa io
quella rosa rossa
posata ,si vedeva, con dolcezza
come dolce era il sapore
che emanava.
Avrei giurato, anzi ero certo
che di là nel letto
qualcuna mi aspettava,
feci finta di non aver notato
e con noncuranza falsa
entrai e vidi il tuo sorriso
prima ancor del tuo corpo acceso,
fu un lampo un tuono
e non so in quale progressione
ma ci ritrovammo più tardi
seduti sopra quella sedia
a rimirar la rosa
e a ridere di quel tacco
perduto nell'Hotel
sul tappeto rosso.

Roberto Busembai (errebi)

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