sabato 30 maggio 2020

E ANCORA LE DIRO', TI VOGLIO BENE

Sul viale di aquiloni
dimenticati nelle nuvole sparse,
ritrovo il vento
iroso sopra i tuoi capelli
vispi sotto gli occhi
acuti verso un sentimento,
piovendo sulle labbra
attimi d'amore.
Sentivo del tramonto
il tiepido respiro
di una brezza chiara
posata come sale
sulla pelle arsa
di un sole spento
oltre una stagione
ormai finita.
E ancora le dirò
ti voglio bene.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: by T. Cavadini

giovedì 28 maggio 2020

SCRIVERO' UN ROMANZO


Scriverò un romanzo,
o forse una dolce sinfonia,
e lo farò con l'intento
di saperti bene rappresentare,
penserò a un boccio di rosa
che inonda profumo
al primo soffiare di vento.
Scriverò di te e del tuo tempo
che ti ha visto
come un sole in pieno agosto,
calda e fresca come un mare
calmo al tramonto,
suonerò le note dolci
che ti appartengono
nel tuo portamento
e nel tuo pensare,
e in una rosa ti raffigurerò
perchè sei bella
come i petali che la contengono.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

martedì 26 maggio 2020

E' VAGO

E' vago il sognare
di un prato di fiore sbocciato,
di una mare salato
e di un monte ricoperto di neve,
è vago e insicuro
pensare di poterlo
di nuovo sentire.
E' vaga la speranza
che nasce nell'alba
e silenziosa si
addormenta al tramonto
del giorno,
come vago è sapere
di vivere ancora.
E' vago il colore
che sfuma sulle cose
e sui passi insicuri
che posiamo ogni giorno
nel cammino di vita
che ci compete
in un bianco e nero
altalenante di sfumature
se non proprio
dal un tono dominante.
E' vago ma resta sempre
la voglia e il desiderio
di potere, sempre, volare.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by Adeline Spengler

sabato 23 maggio 2020

QUANDO SONO VENUTO......ERA UNA NOTTE DI MAGGIO

Sono arrivato intorno alle 23, 23 e 30 circa, dopo un lungo percorso, ricordo che appena sceso avevo un forte mal d'orecchi, era stato il trambusto del viaggio e di qualche finestrino rimasto aperto su quella corriera. Al tempo era uno dei mezzi più usato e veloce, dopo il treno, che uno si potesse permettere di usare, e comunque si aveva occasione di potere incontrare e dialogare con le altre persone. Eravamo in tanti, l'autobus era proprio pieno, un vociare e un giubilo nelle nostre facce e nei nostri pensieri, non vedevamo l'ora di arrivare e tutti con propositi diversi e alcuni anche molto seri....Ricordo che il giovane che era vicino a me, nella seduta, un ragazzino biondo con gli occhi azzurri, molto carino e simpatico, mi disse che lui ambiva a diventare medico, e....come si chiamava?...questo non lo ricordo, anzi se devo essere sincero non ricordo il nome di nessuno, dei tanti che eravamo, o forse, adesso che ci penso, non ce lo siamo mai detto. Un altro, quello un poco più bruttino, ma di una simpatia unica e esemplare, per tutto il viaggio ci ha fatto ridere e sognare con le sue battute, lui disse che il suo avvenire era quello di diventare attore, e che altro avrebbe potuto fare....tanto era istrione....una ragazza, dai capelli mori e con un sorriso che ammaliava, ricordo che in un momento di calma e di silenzio, mi si avvicinò dicendomi che lei non aveva ancora deciso cosa fare, ma di sicuro avrebbe lavorato e avuto anche dei bambini, poi con civetteria e timido sentire, mi sfiorò le mani e svanì in fondo alla corriera......
Avvenne però che durante il tragitto, dovemmo fermarci per un guasto, una ruota si era forata e ci vollero delle ore prima che fosse cambiata. Ma non ci fecero scendere, ci dissero che non occorreva, che poi avremmo perso tempo a riorganizzarsi, però questo me lo ricordo ancora, alcuni, credo due o tre di noi, si ostinarono con il conducente e in men che non si dica, scesero e di loro non si seppe più niente, si dice che avevano rinunciato al viaggio, che non se la sentivano di arrivare in fondo o forse era il destino che già faceva gioco, come suo solito, e anzi compiva qualche danno.
Ripartimmo fiduciosi e ancora lieti e decisi, io non avevo ancora deciso cosa diventare, al momento la cosa che davvero mi premeva, era quella di arrivare, per poi scendere finalmente e respirare, il mio grande bisogno era di respirare aria pura, poter correre fuori e sorridere di quello che avrei visto e trovato, poi che fosse il destino oppure il fato, a decidere la mia sorte, non mi importava, avevo dentro la voglia di vivere e di provare quella nuova cosa.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

domenica 17 maggio 2020

SICURAMENTE LONTANO

Un giorno, sicuramente lontano,
ricorderemo i giorni
di un cane libero nel prato,
di una pioggia alla finestra
e di una strada vuota,
del silenzio mai conosciuto
del vuoto della memoria
e della morte libera in ogni dove.
Un giorno, sicuramente lontano,
ricorderemo come
tutto era avvenuto,
e impauriti al pensiero
ci rimetteremo seduti.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Edward Hopper

sabato 16 maggio 2020

STAMANI VORREI.....

Stamani vorrei sentire
il canto dell'airone
l'onda del mare
e una semplice aura
di vento sulla pelle,
stamani vorrei vedere
nel cielo un aquilone
un bimbo col pallone
e l'alba dietro il colle.
Stamani vorrei vivere
del mondo, il suo splendore
e della vita il sogno
chiuso da molte ore.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

lunedì 11 maggio 2020

NON TI HO MAI SCRITTO, MAGGIO

Non ti ho mai scritto, Maggio,
di quando tu ancora imberbe
crescevi giorno dopo giorno,
e io ti correvo dietro
sicuro di prenderti come
prendevo sopra il prato
la margherita e il papavero rosso,
non ti ho mai scritto, Maggio
di come sei arrivato
senza far tanto rumore
sorpassando il gelo
e il vento di marzo
sopra dell'Aprile le viole.
Non ti ho mai scritto, Maggio
di quando ti ho rapito
una notte di stelle piene
un tuo sottile e fievole
profumo di acacia in fiore
per donarlo, tra spine e aroma,
a chi era nel cuore allora,
non ti ho mai scritto, Maggio
che sei il mese di me nativo,
che porti il fiore dell'amore
e che mi parli come
parlerebbe un sogno
che ho chiuso nel cassetto,
non te lo rivelo,
perchè non ti ho mai scritto, Maggio
e forse un giorno
quando ci incontreremo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine ERREBI

SCIVOLA ESPANDENDO

Scivola e fugge via
come goccia di pioggia
sul rivolo di uno scolo,
scivola come un fiore
posato dall'innocenza
in un giorno piovoso,
scivola sulla pelle
come ad un bambino
che non prova freddo
all'umido del cielo.
Scivola e fugge via
il tempo del coraggio
e del sapersi vivo,
e come cerchi d'acqua
nello stagno,
scivola nella mente
espandendo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

domenica 10 maggio 2020

MAMMA

Mi sovviene
saperti felice
in un mare
di grano,
sei il papavero rosso
in un giallo
di spighe.
Mi sovviene
saperti felice
per non affogare
in un mare di sale.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

sabato 9 maggio 2020

TI PORTERO' AL LAGO

Ti porterò ugualmente
a fare una gita al lago,
anche se c'è divieto,
ti porterò con il cuore
sopra una barca
leggermente a posare
sopra lo specchio calmo
e io a remare.
Potrai ammirare le ninfee
che sfioriscono al nostro passare,
i salici dalle rive
che ci salutano affondando
i rami dentro l'acqua,
ci sarà certamente il sole
e l'aria sarà fresca.
Ti porterò ugualmente
a fare una gita al lago
e col pensiero e con la mente,
saprò donarti un bacio
che non mente,
e sarà bello
anche immaginare.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Claude Monet Garden // Giverny, France

venerdì 8 maggio 2020

MAGICO

Magico è il suono
della stagione persa
quella dimenticata
sulle scie di un'onda,
sul crinale di una roccia
a rimirare il mare,
che mai si degna di guardare.
Magico è il bisogno
di ricominciare a sognare
oltre il confine del mondo
per non rimanere a terra
a strappare un'erba
che non cede a seccare.
Magico è il pensiero
di sapersi ancora in attesa
con il cuore appeso
come una giacca
al primo appiglio che si trova
sperando che non cada.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Harald Slott-Møller - Midsummer’s eve (1904)

martedì 5 maggio 2020

FUORI

Io lo dicevo
che fuori, il sole era straniero,
lo sapevo che
c'era la nebbia,
perchè su quel viale alberato,
posavo lo sguardo
solo al prossimo
albero abbandonato,
una panchina umida
ad aspettare
e sul terreno
foglie che non era naturale,
fossero cedute alla primavera
come stagione autunnale.
Io lo dicevo
che non era più uguale,
e pure il sole
a non scaldare
come di maggio
avrebbe dovuto fare.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by dpcphotography

lunedì 4 maggio 2020

HO MESSO UN VASO CON FIORI ALLA FINESTRA

Ho messo un vaso con fiori
alla finestra
perchè tu possa sentirne
da lontano
la fragranza.
Ho messo un vaso con fiori
alla finestra
perchè tu possa goderne
da lontano
l'essenza.
Ho messo un vaso con fiori
alla finestra
perchè io, anche se lontano,
possa donarti
l'amore che mi manca.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Balthus - The bouquet of roses on the window

UN DOLCE PENSIERO

Volevo scrivervi
una poesia d'amore,
che vi tenesse caldo il cuore
per questi giorni freddi
che assalgono le anime
e le menti,
volevo dirvi
che nella vita esiste
la speranza che vola
coma un airone sul mare
sempre con lo sguardo
a cercare un pesce,
cibo della sopravvivenza.
Volevo parlarvi
con frasi dolci per intenerirvi
nei sentimenti
che hanno provato la durezza
di un distacco dai propri
amori lontani
e dagli umori presenti,
volevo solo scrivervi
del bene che ci rimane
quello che non è stato intaccato
e niente lo può abbattere
o disintegrare.
Volevo darvi amore,
una parola soltanto.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: *** crphotographer:Evgeny Terentiev

TI VOGLIO, LIBERTA'



Ti voglio
come un petalo
strappato da un bambino,
petalo di margherita
soffiato sulla
sua piccola mano.
Ti voglio come
il fiato ed il respiro
leggero di un bambino,
alito dolce ancor
di latte pieno.
Ti voglio come
il sorriso stampato
sulla bocca di un bambino,
gengive rosse
e accenni di dentini.
Ti voglio come
la natura di un bambino
che non conosce
la paura e il dovere,
ti voglio libertà
che solo lui sa avere.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

HO UN DESIDERIO

Ho un desiderio soltanto
che l'erba del mio giardino
sia lasciata alta,
che pruni dilagano sul prato,
che foglie e petali di fiori
cadano liberi
e dormino sulla terra.
Vorrei poi che due poltrone
in vimini o di legno,
rimangano per tanto
tempo sole, abbandonate,
ad aspettare per un lungo tempo
chi forse troppo
hanno dovuto far riposare.
Ho un desiderio soltanto,
trovarmi in un vero prato
seduto su di un sasso,
non avere il confine di un muro
e sentire pure le cicale
che presto invaderanno
con il loro cantare.
Ho un umile desiderio
ma adesso è tanto,
anzi molto,
quello che vorrei avere.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...