martedì 28 agosto 2018

UNA VECCHIA CANZONE

Dell'infanzia mi è rimasta
solamente una canzone,
scritta e cantata
sulla mente,
un poco anche stonata,
la cantava sempre
nei momenti di disagio,
di assoluta e vuota mancanza
di una pietanza e di un amore,
una donna che io chiamavo mamma.
Poi nel tempo le foglie
prendono a maturare, sopra
rami esili e sfreccianti verso il cielo,
così io sono cresciuto ed
in fretta, forse troppa,
ho capito dove si nascondeva
quella vita che ci addolora,
ci conquista e ci decora,
e le note di quel dolce motivo
ora squillano sovente
come un campanello dentro il cuore.
Dell'infanzia mi è rimasta
una canzone,
ormai sciolta come neve
dentro e fuori,
e chissà quando
ma sicuramente muore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

sabato 25 agosto 2018

DI UN ROSARIO

Sono passati come grani
quelli di una corona
gli anni e i pensieri,
e sulle sue antiche mani
furono pregati
i sogni e le speranze,
le ultime da desiderare
e prepararsi
di un viaggio il percorso
che non facesse
poi tanto male.
Sono passati e volati
i mistici frantumi
di una fede semplice
fatta di un poco di
carne abbandonata
nelle vigilie
e un velo sui capelli
anche se ormai canuti,
per rispettare un Dio,
anche se non si seppe
precisamente quale.
Sono passati come grani
di un rosario antico
i ricordi di una donna
che ebbe solamente, come ricompensa,
una vita di sacrificio
e una morte abbandonata.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Nathan Chantob - Le dernier dimanche

venerdì 24 agosto 2018

AL DI LA

Sei al di la di quello che rimane,
di un respiro profondo come il mare,
di una nuvola che non sa dove andare,
di un miraggio che non so domare.
Sei al di la del mio stesso amare!
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

RAPPRESENTAZIONE DELL'AMORE

Non sono cavoli, api o cicogne,
neppure sogni, mere e anche menzogne,
eppure esiste
anche se si nasconde,
oltre il futile e l'inconscio,
il mistero e uno sponsor,
parole insane
usate molto male,
falsi motivi da
illuminare i palchi,
eppure esiste e non sono
solo pensieri,
non sono attimi o desideri,
voglie consumate
nell'alcove solitarie,
innocenti come infanti
nati tra i fiori come tanti,
eppure esiste
e non si rappresenta
si vive, si sente
si mangia, si divora,
ci assorbe
eppur spesso si disonora.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

martedì 21 agosto 2018

MOMENTO PER TE

Momento per te o
infinito soltanto per me,
scorrere come un brano musicale
il tratto di una passione
tra falde di capelli sparsi
e di farfalle sulle nuvole,
attimi di occhi vivaci
e baci tra le finestre di un sogno,
momento di un senso
navigare tra il mesto
e il ritorno,
tra il t'amo e non ricordo,
e sentire il suono
di un concerto che vibra
nel silenzio.
Momento per te
o infinito soltanto,
abbandono o ritrovarsi.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine By Beth Parnaby

sabato 18 agosto 2018

FOGLIE CADUCHE IN ESTATE

Il silenzio passava
allo smuovere d'acque,
il torrente soffiava
solo lacrime morte,
anche il sole
emanava
solo raggi ghiacciati,
e il silenzio invadeva
corpi ormai abbandonati.
Non c'è altro che vita
quella persa in un giorno,
non c'è un solo ritorno,
dalle strade e dai treni,
solo rami svuotati
dalle foglie
in estate.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

martedì 14 agosto 2018

PURTROPPO E' FERRAGOSTO (Ponte Morandi 14 Agosto 2018)

Vorrei scrivere
di agosto, del
sole che dilaga
su spiagge
e sopra lidi,
su monti a picco
cadenti sopra i mari,
su colli e viti
ulivi e moltitudine di fiori,
vorrei scrivere
di amore,
di pace sopra i cuori,
felicità di paesi
fatti di pescatori,
umili liguri cortesi,
di gente comune
di naturale storie
fatte di caldi giorni
al sole, d'estate come oggi,
coperta di macerie,
pianti come piogge
d'inutili tormenti,
vorrei scrivere
di vacanze,
perse sopra un destino
ingrato e denigrante
sul ponte di un cammino
che non porta più a niente.
Vorrei scrivere
ma poi mi pento
e duole ogni momento
che penso e vedo eppure sento.
Roberto Busembai (errebi)
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domenica 12 agosto 2018

GUARDO E SENTO AMORE

Guardo e sogno ad occhi aperti,
vedo l'onde chiare sopra immensi
cieli azzurri e sento amore,
come se lo spazio che circonda
mi riempisse il cuore
di salmastra sensazione
mista al dolce tuo sapore.
Guardo e vivo del momento
il misto tra il pianto e il riso,
felici dell'incanto
e dello spruzzare sullo scoglio
o sopra la riva in rena scura,
dell'onda che sempre torna.
Guardo e mi alimento
del tuo pensare in questo
attimo di sole,
agosto che non può morire
in quel confine lontano
dove il sole sempre va a posare,
ma luna spunta oltre
a ricominciare.
Guardo e sento amore.
Roberto Busembai(errebi)
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venerdì 10 agosto 2018

E VORREI CERTO FARE L'AMORE

E vorrei certo fare
l'amore,
anche se dentro 
ti stringo
come tu premi
la mano
al momento
la mia che non sento,
talmente è la pelle
sospesa nel vuoto
e nudi si corre
innocenti del mondo
o forse incoscienti
del sogno.
E vorrei certo fare
l'amore,
con te che ora stringo,
ma non voglio
avanzare
se non mi corri
incontro
e anzi mi sorpassi
fremendo.
E vorrei certo fare
l'amore,
perchè è quello
che di te sento
desiderare.
Roberto Busembai (errebi)
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domenica 5 agosto 2018

SOFFICEMENTE



Sofficemente pensando,
lieve sul ciglio di un pensiero,
sulle ali delicate di un bacio vero,
sofficemente come piume
ritengo il cuore e vivo
svelandoti sul profilo
di un sogno esagerato,
fatto di ago e filo dorati
come fiabe disperse
nella mente,
ricordi di principesse alate
o principi dai capelli biondi,
levrieri mori,
e semplici canzoni 
di menestrelli 
con chitarre accordate.
Nell'ombra del tuo riflesso,
agito il vivo scorrere
del tempo,
ma non trascorre 
quello reale,
fissato nel passato
come presente attuale,
e sofficemente rivedo
il tuo sorriso 
stagliato sulle righe
di un tramonto senza 
nebbie e nuvole sparse,
colori ancora netti
e la felicità perenne.
Sofficemente assorbo
il tuo infinito amore
e ne muoio vivendone.
Roberto Busembai (errebi)
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venerdì 3 agosto 2018

E ASPETTERO'

E aspetterò pur tanto
che rose siano appassite,
le foglie senape secco
staccate dallo stelo inerme,
e aspetterò che venga pure inverno,
dove la rosa tiene in serbo
il ricordo di una primavera,
piena di sole e aria,
la stessa che mi manca
nell'aspettarti invano.
E starò stabile sulle
mie stanche gambe,
per essere pronto
di correre felice,
quando sicuramente
ti scuserai del forte ritardo,
e aspetterò
fin tanto che rose
siano di nuove rosse
come rosso è il cuore
e il volto dalla
delusione colorito.
Roberto Busembai (errebi)
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mercoledì 1 agosto 2018

FUGGIAMO

Fuggiamo da questo caldo opprimente,
da queste lamentele futili di zanzare,
dal giorno sempre lo stesso
e sempre uguale,
dalla monotonia di un sentimento,
dalla stanchezza di un momento,
da un liquido sudore
fatto di stanchezza
o di un mero lavoro,
dal silenzio del giorno
e del nostro decoro,
dal sopportare invano
e gridare piano,
dalle innumerevoli congetture
e stupide apparenze,
dai dolci profumi e dalle essenze
sparse per convenzione
e per futili mescolanze.
Fuggiamo dal silenzio
dei cuori e dei pensieri,
dei mali interni se possibile
e da quelli esteriori possibilmente,
dal posare dell'animo
in continuo evanescente,
dal sottile sarcasmo
e dall'eterno mistero,
fuggiamo dal quotidiano
e gettiamoci
nel vivere vero!
Fuggiamo e ci rincontreremo.
Roberto Busembai (errebi)
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IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...