lunedì 29 aprile 2024

IL LIMITARE DEI PIOPPI


Vado camminando

come un elefante
poso le tracce
ma infondono
soltanto come un passerotto,
e lascio
nel cielo un alito
leggero di profumo
misto a sensazione,
forse poetizzo
come poco lo so fare,
e navigo su un rio
credendo d’essere sul mare.
E in questo mio cammino
riesco a malapena
a fermare
un lungo filare di pioppi
a limitare ...cosa?
Un sogno ancora
da realizzare o
se non altro da
poterlo credere tale.

Immagine web: Foto by Pierre Pellegrini

Roberto Busembai (errebi)

sabato 20 aprile 2024

NEBBIA NEI SUOI PENSIERI



Lei dice che il sole è offuscato

da nuvole sparse
che gli proibiscono la luce,
e forse non ha torto
anche se il tiepido calore
lo emana ugualmente,
poi si rivolge a se stessa
e chiede se è proprio vero
che questo amore
ormai non è più cielo.
Lei si rammarica di non
trovare quei raggi che
spesso la venivano a trovare
nei tristi inverni,
e pure s’accorge che la primavera
è alle porte e già avanza sulle cose
ma del verde che le compete
riscopre solo un esile fiore,
e si domando ancora
se questo amore vale
questa soffocata primavera.
Lei dice che l’alba è
il frutto di una nuova giornata
e corre verso il sole
anche se la luce è ancora offuscata.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

mercoledì 3 aprile 2024

C'E' UN MONDO


C’è un mondo che non dovrebbe

mai finire,
un mondo in quale l’iportante
è godere,
godere della vita senza
saperla tale,
godere del bene procurato
senza saperlo di averlo
donato,
godere dell’innocente
spazio che ti attira,
senza pregiudizi
o scelte particolari,
c’è un mondo che non si dovrebbe
mai toccare, ferire, strappare,
perché è prorpio
quello che fa di un bambino
un uomo leale.
C’è un mondo che
il gesto è di un valore
così immenso , proprio
da invidiare,
che un movimento un sorriso
a volte anche una lacrima
sono dolci e potenti
più di nostre cento parole.
C’è un mondo che non dovrebbe
ma purtroppo
lo stanno facendo finire.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by Bet Gardy

venerdì 29 marzo 2024

VIA CRUCIS


Come sul ciglio

di un giorno uguale
si tradurrà quel martirio
dell’uomo sempre più terreno
che non ha scampo
di spirito nel cielo
ma polvere e fumo
da respirare
e su quel ciglio
di un giorno a Lui eguale
trasporterà la croce
all’infinito.
Non ci saranno per esso
resurrezioni
ma patimenti uguali
finché la morte sarà
propiziatoria
e non profetizzata.
Come sul ciglio
di un Suo giorno uguale
spegne l’uomo
la sua ultima resurezzione.
Credere e sperare
non furono mai
tanto impossibili.

Roberto Busembai (errebi)


Immagine web: Roberto Ferri – Via Crucis


lunedì 19 febbraio 2024

CHE BELLO IL CIELO


Che bello il cielo


quando le nuvole si rincorrono


e pare che incontrarsi


sia un evento,


così che lo spazio


accenni a un sogno


quello che sempre faccio


guardando in alto.


E poi mi lascio sorprendere


dai fatti e dalle emozioni


e cado nelle apprensioni


che turbano il cuore


come quelle nuvole a temporale.


Che bello il cielo


sapessi poi volare


oltre la fantasia dei giorni


e dei grami momenti d’allegria


mista di ricordi vani


e sospiri intensi,


perché soltanto se mi stringo appresso


sento il calore giusto


dell’anima mia presente


e come gabbiano perso


volo e poi penso:


“ che bello il cielo “


ma stavolta non piango.



Roberto Busembai (errebi)



Immagine web

lunedì 22 gennaio 2024

GIORNATA MONDIALE DELL'ABBRACCIO - ANCORA


Sarà quel giorno


che poseremo come petalo


sul ciglio della nostra vita


a ricordarci ancora


come un sogno


quanto di bello è stato


vivere del passato


ogni nostra voglia


e poi sorridere


con un abbraccio intenso


di quel solito giorno


tutto l’immenso.



Roberto Busembai (errebi)


Immagine web

venerdì 19 gennaio 2024

MANCANO


Mancano forse giorni

o altri ne verranno oltre il sole,


mancano le forze


o altre ancora ancoreranno sui lidi diversi,


mancano i sogni


o altri si avvereranno sul limite del mare,


manca la voglia di volare


o è soltanto un momento


di smarrimento fisico


per non dire mentale.


Resta oltre tutto


la speranza pur se naviga


nel profondo di un mare agitato


e in abissi senza luce e senza vita,


mancano soltanto


le ultime grida di gabbiano


a renderla tangibile


sotto un cielo invernale.



Roberto Busembai (errebi)



Immagine web

IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...