la voce del pensiero
scorre e vola
il muto sentimento
ma oltre il mare
non vede niente
sarà la notte che s'avvicina
o solo una nuvola passeggera.
Scorre nel silenzio
il forte desiderio
del parlare
e muto cade
come un vetro infranto
su di un tappeto
senza far rumore.
Saranno sogni o incubi
da passare,
il tempo è il solo
vero testimone.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Victor M.Alonso
crepe da restaurare,
segni indelebili
come ferite da sanare,
vetri rotti da intemperie
schegge sulle soglie
paura di rientrare
o la stessa quando
si vuole uscire,
sole alto
infisso aperto a sperare
decadente il passato
simbolo del presente
e si vive ugualmente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Walker Evans
pur non guardando niente,
e sentirò parlarti
pur non dicendo niente,
e saprò viverti con niente
pur esistendo sempre.
Roberto Busembai (errebi)
Photo by Errebi (Roberto Busembai) – da Terrazza Mascagni – Livorno
che si scioglie al sole
sarebbe bello si potesse
anche vedere la luna insieme,
sarebbe come se da una montagna
potessimo sederci
sul masso a strapiombo
e toccare con i piedi il mare.
Nell'apperenza di una nebbia
che naviga incontaminata
dentro un cuore
sarebbe bello se davvero quel sorriso
di un bambino
potesse in un attimo
farla diventare neve
e sgelare,
sarebbe come un sole in pieno temporale
scaldasse con i raggi nascosti
tutto il mondo a respirare.
Nell'apparenza di una nebbia
tra il presente e il futuro
sarebbe bello si potesse
davvero apprezzare quello che resta
ancora da respirare
sarebbe come vivere in un giorno
un anno e più ancora da venire.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: hellodailycuriosity
lasciate come tracce,
foglie caduche sul prato,
sassi bianchi spezzati,
sono le stesse parole
perse come sale,
attimi di cielo,
vaghe case al sole,
fumi di camino
legna bagnata sul petto,
sono gli stessi pensieri
aggiunti ai sentieri
erbe saporite
fieno steso al sole
risa innocenti
attimo come un bagliore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Tanya Luca
quello senza suoni e parole
che arriva diretto al cuore
e parla solo con il respiro
e il pensiero a volare.
La solitudine ha tutte le sue
varie sfaccettature,
parte da una mesta sofferenza
e arriva all'impennato bisogno
di un vero assolo eterno,
ma nell'immenso suo trascorrere
le ore buie o forse anche liete
raggiunge l'attimo del pensiero
e cammina come un uomo anziano
previdente sulla rena sparsa
di un mare che non lo appartiene.
Vorrei conoscere il silenzio
e poi essere io a fare rumore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Aart Klein
ho dimenticato un raggio di sole
me ne sono accorto soltanto
quando lo volevo rifar brillare.
Avevo riposto tutto in quel bagliore
in un giorno d'estate una mattina
erano felici sogni dati dall'età dei bisogni
e c'erano pure fiori aperti
sul davanzale di quella finestra
che dava nel viale
al numero 14 di una città inusuale.
Ma guarda te il destino
come mi sembrava benefico e cordiale
facendomi conoscere lei così candida e gioviale
sapeva di boccia di rosa
e non conosceva il mondo
che come me andavamo a scoprire,
e c'erano pure le lucciole nella notte
a farci da consolazione
dopo aver sognato ai bordi
di un prato sotto l'albero dalle foglie
isola del nostro amore,
e poi di corsa a ritornare
al numero 14 per lei lasciare.
Ma le rose come tutti i fiori
dopo essere sbocciate
perdono il colore
e anche la mia rosa si era svanita
nel tempo e con la nuova stagione
perdendo senso e calore,
ed io ancora cieco camminavo
trovandomi improvvisamente
davanti al numero 14 a sospirare.
Al numero 14 di un lungo viale
ho conosciuto il fiore nel suo colore
ma ho perso un primo vero raggio di sole.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Nick Nicholson
dopo che la nebbia si è dissolta,
te la racconterò forse un'altra volta
perchè sulla strada
non si vede ancora il sole,
ti racconterò delle stelle
quelle che ho riposto nelle parole
sottolineate e evidenziate
con il colore giallo
come giallo è il sole,
ti racconterò l'amore
ma dopo questo giorno
perchè la pioggia ha invaso il mare
e il cielo è di nuvole coperto
come la terra il seme.
Ti racconterò domani
e domani ancora domani
ti racconterò senza fermarmi
per sperare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web:
che sole sorga lieto
e cielo abbia infinito,
camminerò fintanto
che mente non tradisca
e pensiero non smentisca.
Camminerò fintanto
oltre le stelle e il firmamento
sulla luna e sui pianeti
camminerò fintanto
che fiato mi abbia dentro.
E fintanto camminerò
irrimediabilmente!
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: By Trush Riot
Planare sopra il mare
come libera piuma
forza della vita
vento in poppa
e poi remare.
Acqua come sale
brezza sulla pelle
avido del sogno
speranza dentro il cuore
e poi volare sopra il cielo
sapendo di tornare
anche solo come luce
attaccato al sole.
Planare come uccello
angelo senza ali
lieto del momento.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
farsi rapire da una forte emozione,
non comandiamo i nostri sentimenti
quando ti arriva quel non so che nel cuore,
è così semplice pure lasciarsi trascinare
abbandonandosi come nuvole al sole
sorrette dall'aria di un pensiero
e spinte dalla voglia, come un vento leggero.
E' così bello ritrovarsi ancora a respirare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo di Davide Interrante – Val d'Orcia (Toscana)
che fuori è scomparso il sole
fermati cavallino
di volare come un gabbiano
perso in mare,
la giostra è solo un sogno
che non posso più respirare,
fermati cavallino
non sono più il tuo cavaliere,
la pioggia adesso vuole
frenare la luce calda del sole
e freddo riportare.
Il desiderio mi ha scaraventato
col pensiero
e con la voglia di ricordare
ma tu cavallino non ti devi fermare
vola e cavalca
anche sopra il sole
perchè la pioggia
non ti possa mai bagnare,
e giostra gira ancora
non ti fermare,
che io abbia sempre il desiderio,
come adesso,
d'impazzire.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Robert Doisneau – Le Manège de Monsieur Barrè
sulle tracce di un sogno passato,
hai tu il vigore del giovane pensiero
e ignaro guardi indietro,
eppure un uomo
con il suo passo lento
canuto, spento dalle intemperie
non triste ma sicuramente adombrato
ha perso il suo potere
e lascia a te lo sfarzo e il piacere.
Cammini già a passo svelto
come un bambino che impara adesso
come muovere i suoi passi,
non vedi colui che passa
e quello che ti ha lasciato,
forse se vuoi davvero iniziare bene
dai ogni tanto un pensiero,
uno sguardo, un sorriso
a colui che è passato
ti gioverà per camminare meglio.
Sei tu Gennaio l'infante del momento,
con i tuoi fratelli crescerai nell'anno,
guarda sereno con i tuoi primi sguardi
e giova del tuo fervore
per il passar veloce del nostro tempo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Joakim Möller
Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...
