domenica 28 giugno 2020

VITA DA CANI

C'è un gatto seduto
sul davanzale di una finestra,
è quella dirimpetto
alla mia da dove guardo adesso,
lui è rivolto con lo sguardo al cielo
chissà che pensa,
non certo di volare,
anche lui come me non ha le ali,
forse spera che venga un poco di pioggia,
oggi fa un caldo e non dico come
altrimenti ci rimetto la mia rispettabilità,
ma al gatto della meteorologia
non credo che possa importare qualche cosa,
allora spera di uscire presto,
ma come gatto la stanchezza è sempre noia
e stare fermo a guardare in aria
è un passatempo che lo può tenere occupato
per non so quanto.
C'è un gatto seduto sul davanzale
di fronte alla mia finestra,
io lo vedo da tre ore
e ancora non è sceso nell'appartamento
neppure a mangiare,
io invece ho sempre fame
e chissà cosa farei per avere
anche un osso,
ma di stare alla finestra
mi è venuta noia,
a me quella del gatto
sembra un vita grama
una classica vita da cani.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Michel Sowa

sabato 27 giugno 2020

E' ESTATE...

E' estate quando si vuole bene
quando del colore illuminiamo
il mondo
come se il grigio posseduto
tendesse a sfumare
e sopra un filo steso
panni ad asciugare.
E' estate se si vuole bene
con ardente sentimento
anche se il sole posa dolcemente
per indossare la notte.
E' estate e ci vogliamo bene
e del salmastro facciamo
il nostro sapore preferito
e del colore ambrato
la nostra pelle.
E' sempre estate anche se non ci vogliamo più bene
lasciando spento il mare al futuro inverno
dei panni stesi riteniamo il meglio
quello più colorato
che ci sia di sostegno.
E' estate e come
sempre ci avvolge un autunno,
ma volersi bene non è una stagione
ma un sentimento che contiene
dei mari mossi il movimento
e della rena bagnata il silenzio.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

martedì 23 giugno 2020

NEL VUOTO DELLO SPAZIO

E sulle nuvole sparse
mi perderò anche
l'ultimo respiro appagante
quello che ogni giorno
tengo per andare oltre,
e sopra un lago fermo
donerò le mie membra perse
perchè di stare a galla
non ho ancora imparato bene.
Così nel vuoto dello spazio
canterò le mie poesie
come se le leggessi
con la musica accanto.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by Kaarin Vask

giovedì 18 giugno 2020

C'E' UN'OMBRA

C'è un'ombra che si staglia
sul muro vicino alla finestra,
il caldo dell'estate
trova refrigerio sulle pareti
ombrose di una parete
lasciata ad assaporare
dell'aria torrida il colore.
Ci sono state nuvole
ma non è scesa pioggia,
l'aridità del tempo
ha fatto fiorire il ficus
di spine e fiori gialli decorato,
e la finestra resta chiusa
ad aspettare che
la notte sia stellata.
C'è un'ombra che si staglia
sul muro vicino alla finestra,
e non si sposta
al muoversi del sole.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: © Henri Coudoux

mercoledì 17 giugno 2020

PIOVERA'...

Silenzio, pace interiore,
assurdo liberare,
pare che fuori piove,
dei raggi trapassano
il turbinio attorno,
è giorno o forse notte
che importa poi del tempo,
un fiore nasce sempre
in qualsiasi luogo o momento.
Silenzio, fuori c'è solo rumore,
vuote le parole
adesso il cielo va a schiarire,
forse pioverà lo stesso.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

martedì 16 giugno 2020

ECCETTO L'AMORE

Ti donerò boccioli
di freschi fiori scelti,
ti inonderò di sorrisi
raccolti e poi dispersi,
ti stringerò sul petto
per proteggerti dal sole,
e sfiorerò un grosso bacio
sulle tue labbra rosse.
Ritorneremo insieme
come se nulla fosse,
perchè tutto muore
ma non certo l'amore.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

domenica 14 giugno 2020

NON TI SCORDAR DI ME

Nella tempesta il vento
perde il senso
e la direzione,
la pioggia rovescia sulle cose
senza giusta precisione,
si perdono
i concetti e pure le intenzioni,
brontolano tuoni
e svettano decise saette,
nella tempesta,
non ti scordar di me.

Robeto Busembai (errebi)

Immagine web

mercoledì 10 giugno 2020

TRACCE

Lascerò un'impronta
in questo deserto di parole,
lascerò un disegno
impresso nella sabbia,
saranno venti nuovi
a ricoprire le tracce
e allora s'alzeranno
tutte le parole
che erano rimaste impresse,
e si spanderanno in cielo
per ricadere in ogni sogno.
Lascerò quel poco
che poi per ognuno
è sempre tanto.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Harry Callahan

sabato 6 giugno 2020

TESTA DI MELA


Quando ero bambino
io credevo alle fate,
quelle belle signore velate
dai capelli turchini
e dalle stelle vaganti
che si portavano appresso,
le vedevo nei sogni
e nei giorni che sapevo
di essere sempre me stesso.
Quando sono cresciuto
ho perduto quel credo
io di fate nel sogno
ho perduto il mistero,
ora ho una testa comune
pare proprio una mela
che si illumina fuori
con un verde colore
mentre dentro ho capito
di averla bacata.
Quando, ora, vedo un uomo,
come me, che cammina
penso a quanto sia vuoto
quel peso che tiene su in cima
ad un corpo indifeso,
e mi rammarico sempre
di quando ero bambino
che credevo alle fate
e vedevo un gioioso destino.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Renè Magritte - L'Idée

giovedì 4 giugno 2020

C'E' UNA NUVOLA BIANCA

C'è una nuvola bianca
oltre un confine spinato
che ottura il passaggio
del pensiero vago,
libera nello spazio
solo pulviscolo grigio,
residuo di polvere
alzata nel cammino.
C'è anche un cielo azzurro
oltre il pensiero oppresso
che nasce da un bisogno
sentendo il trapasso,
arde e emana fumo
sul litorale assente,
e chiude col sospiro
ogni preclusa mente.
C'è una nuvola bianca
e un cielo azzurro,
oltre il sogno sperato
e quello perso nel mondo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Kyoshi Yamaguchi photography

lunedì 1 giugno 2020

5 MINUTI

E sono ancora le solite scale
c'è chi le scende e invece chi le sale,
esco e guardo come tira il tempo
domani piove oggi tira vento,
un occhio al cielo e uno alla terra
anche per oggi non ci sarà la guerra,
vedo bambini già con la loro fretta
la scuola e l'asilo con ansia che li aspetta,
un mare mosso di silenzio vero
in un metrò ch'è sempre più nero,
la luce affonda in ogni luogo di lavoro
e corre il tempo come fosse oro,
pausa di pranzo o per la sigaretta
nessuno ha il tempo per dire aspetta,
e poi avanza svelta anche la sera
si torna a casa anche di primavera,
non ci sono momenti per pensare
bisogna vivere per consumare,
un gratta e vinci ancora da grattare
un gesto unico per sognare,
e poi la notte copre sempre tutto
dormirò male anche se distrutto,
ma oggi invece voglio fare festa
e prendo in prestito l'ira funesta,
non è di Achille il mio coraggio
ma 5 minuti me li assaggio,
che poi tradotti in un anno intero
son ore che mi sentirò vero,
5 minuti bastano per pensare
agire, dire e forse anche sperare,
piccoli attimi che io rubo al mondo
e che mi danno un vivere giocondo,
5 minuti sono un impresa ardita
ma mi pretendo di conoscere la vita.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web : Jeffrey Smart - Study-for-holiday

IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...