AL TRAMONTO

Ma sarà proprio la nebbia

a dover nascondere

anche un semplice battito d'ali?

Io credo che il vento

non sia così tanto prepotente

ma spazzi in un attimo

quel triste grigiore del tempo,

saranno voli d'uccello

magari più radenti al suolo

ma potremo bene dimostrare

quanto sappiamo ancora volare.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by Marta Kruk

FIORI DI CAMPO

Sono soltanto umili fiori di campo

e come tali sono i più importanti

per fare che del mio amore possa godere

la naturalità del tempo e le sue delicate

sfaccettature tipiche di un essere umano,

ti ho colta come simile fiore in boccio

e tu mi hai maturato come un frutto acerbo

colto di primo mattino.

Sono soltanto un fiore di trifoglio

roseo nel colore e scevro di profumo

le nostre prime voglie dimenticate

su quel silente fiume,

sono soltanto erbe variegate e colori tenui

i nostri ricordi ormai quasi sfumati

dal tempo e dalle situazioni,

ma resta e comunque

quel prato verde dentro

che non si può mai cancellare

e che nessun inverno

potrà mai gelare.

Sono soltanto umili fiori di campo

quelli che adesso vengo ad offrirti,

adesso che il tramonto ci assale

e sopra tutto vige quella tenue notte

che tutto ricopre e cela

pur se le stelle brillano ancora,

umili e semplici fiori

a dimostrare il nostro puro amore

fatto di piccole e naturali cose

piccole e semplici come quesi eterni fiori.

Roberto Busembai (errebi)

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NEL SILENZIO

Datemi del silenzio

solo il suo colore

a dargli le parole

e il giusto rumore

ci penserà la mente

quando lo vuole,

tutto sarà diverso

anche con poco sole.

E sulla cresta di un infinito lontano

cadranno tutti i sogni

trasformandosi in speranze

che galleggiano sul mare

e ci saranno onde

o calme piatte

secondo la stagione.

Voi la conoscete l'alba,

è al tramonto uguale,

piena di colori e sfumature,

non c'è differenza

nel silenzio

basta saperlo colorare.

Roberto Busembai (errebi)

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E' AGOSTO

Era d'agosto

me lo ricordo bene

perchè nell'aspettarti

tutto bagnato ero rimasto

dopo un improvviso temporale

tipico di stagione,

era d'agosto

e non potrei dimenticare

quel sole cocente

sulle attraversate

tra dune e vegetazione

per raggiungere il mare.

Era d'agosto

e l'ho bene impresso nella mente

quel giovane giocare

sulle roventi rene

e baci e carezze

nelle tiepide sere

bagnate di salmastro sulla pelle,

era d'agosto

e ancora è impresso

quel bacio dato ultimamente

quasi a darsene scusa e ragione

e poi svanire come

quel tramonto colorato

dietro un confine

e poi accendere le stelle

solitarie.

E' d'agosto e come sempre

porta fresco e calore

ben mescolati insieme.

Roberto Busembai (errebi)

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