venerdì 30 giugno 2017

LACRIME

Ci sono lacrime che perdono
il sapore nello scendere sul volto,
sono lacrime calde che evaporano
al primo contatto del vuoto
e rimangono solamente
un umido perso,
poi ci sono lacrime che
nessuno sa notare,
che non bagnano guance
e non scivolano nel nulla,
ma sono quelle che rimaste dentro
feriscono più di tutte
e sono quelle che rimangono
ad affogare per sempre
il cuore.
Roberto Busembai (errebi)
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UN CASSETTO APERTO

Basta un cassetto aperto,
dove riposti giacciono le vesti,
di un tempo ormai trascorso,
un velo che copriva il tuo sorriso
in un giorno di sole forte,
una collana chiara,
indossata per quella gita
in mare,
o i guanti di cotone presi in affitto
e mai restituiti,
per fare bella figura a una
cerimonia di matrimonio,
che non era il tuo ma della
cara amica,
basta un cassetto aperto
per riportare il pensiero
al tuo volto chiaro,
fatto di occhi neri
e luce sulla bocca,
mani che tremavano
ed io rosso dalla timidezza,
ti giuravo amore
seduti sul muretto caldo,
del molo di una cittadina
dal mare verde e dalle onde chiare,
me lo ricordo perfettamente
da quell'anello che ancora
porti fisso al dito
e non è la fede, ma solo un
monile innocente.
Basta un cassetto aperto
a contare sopra i nostri volti,
le righe di un passato
che solcano lo stesso,
ma non sono rughe
sono soltanto tracce
di una lunga storia
che ha lasciato la sua scia impressa.
Roberto Busembai (errebi)
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MALATO D'AMORE

Sono dell'amore malato,
e non certo immaginario,
sono da lui rapito 
e di ogni cosa
sento il suo respiro,
sono dell'amore forse schiavo,
e non certo incatenato,
ma di lui vivo in assoluto
rispetto e devozione
e non traggo respiro
senza il suo volere.
Sono dell'amore incantato,
e non certo immaginario
è il mio apprezzamento,
vivo del suo essere meraviglioso
e del suo vivere d'incanto,
sono dell'amore affascinato
e non per questo non vedo il
suo lato peggiore,
quello del morboso attaccamento,
ma è troppo bello
da non poterlo amare all'infinito.
Sono dell'amore il suo figlio prediletto.
Roberto Busembai (errebi)
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IN VIAGGIO IN.......CALABRIA - LE SPIAGGE








LE SUE MERAVIGLIOSE SPIAGGE
In questa estate calda ed assolata,
soltanto un mare calmo e cristallino
può dare la certezza di un poco
di freschezza e di refrigerio,
ma non basta, perchè
oltre il salvaguardare del corpo
c'è anche il paesaggio a
fare da contorno se non primo piano,
e allora nella mente nasce
quella voglia ma più assopita,
di quando giunsi giovane
sulle coste di questa regione ardita,
e furono fughe pazze per rincorrere
delle sue spiagge immense e spettacolari,
attimi fugaci che non andassero più persi,
perchè non si possono dimenticare
le spiagge immensamente bianche
di Capo Vaticano o di Tropea la perla,
come dimenticare quelle poi
collocate tra ampie scogliere,
come Caminia e Zambrone,
ma ho da ricordare sempre dentro il cuore
un anfratto, un arco naturale nella roccia
che varcato porta in mondo
disuguale tanto è di Paradiso,
la spiaggia di Arco Magno,
nascosto ai più per timida bellezza.
Tonnara di Palmi ancora mi ricordo e
sento pure il profumo del salsedine puro
e bianco sulla pelle se penso
all'incanto di Praia a Mare
con dirimpetto l'isola di Dino
che basta una nuotata
per toccar la sua roccia,
o raggiungere la Grotta Azzurra o
quella del Frontone del Leone.
Diamante, Scalea e altre ancora
sul Tirreno Mare, ma se vogliamo dare
un tocco di assoluto refrigerio al cuore
nello Ionio dove la Calabria
getta una sua parte,
non posso che ricordare
Capo Rizzuto rimasto ancora naturale,
quasi a ricordare quanto
questa regione è bella
e talmente spettacolare con
il suo mare.

Roberto Busembai (errebi)
Immagini web (foto di Giada, Sara Tavano,Giovanni Carnevale, Alessia, Corrado Tripicchio, Beppe e Andrea Crisci) - Capo Vaticano, Tropea, Caminia, Arco Magno, Tonnara di Palmi, Praia a mare, Diamante e Capo Rizzuto

RINCORRONO LE ORE


Rincorrono le ore i minuti persi,
attraversano colori di giornate intere,
e passano nei mesi come passano gli aironi,
veloci sopra il mare in tempesta,
o calmo della secca che si argina
sul fare di un porto aperto,
e volano su fogli di calendari
scoperti sulle pareti ad aspettare,
che al fine di ogni mese
si cambi la figura o la fotografia,
per ricordare nell'immaginato
il tempo che è passato.
Rincorrono le ore i minuti andati,
secondi ormai sorpassati
e nei pensieri corrono i momenti
e il tempo mai non trova un riposo,
un attimo soltanto che possa dire
ho vinto, e già un secondo è passato.
Roberto Busembai (errebi)
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SONO DETTAGLI

Sono dettagli quelli dell'estate
che fanno la stagione e aprono
dentro il cuore,
come rifiniture di un semplice
disegno fatto a mano, uno schizzo
veloce per fermare un attimo
di luce.
Sono dettagli quelli che ti porti
dentro dalle emozioni e dagli eventi,
siano belli o brutti, restano
comunque piccoli frammenti,
magari quelli più importanti,
e ti lasciano nell'insieme
un vago ma deciso apporto di pensiero.
Sono dettagli quelli di un approccio,
di un avvicinarti a un sentimento
che ti ruba il cuore e ancora
non sai come trattarlo,
annaspi, vaghi e ci giri intorno
e muovi il sogno e il fare
con sottili gesti o parole varie.
Sono dettagli poi quei momenti
dolci, quando il fare l'amore
ha bisogno per lasciarsi andare,
carezze, dolci invenzioni e innovative
sulle naturali gesta,
un sottolineare alcune parti
di un corpo che si apprezza
e baci come completezza.
Sono dettagli nella vita
quei gesti che aprono al rispetto,
alla conoscenza e al volere
intorno la solarità del mondo
e aprire all'ignoto la speranza
di divenire tua parte e similitudine.
Sono dettagli tutti
ma ognuno porta il cuore
a vivere del meglio e
conoscere un valore,
quello che la vita insegna
e dettagli imprime nell'anima eterna.
Roberto Busembai (errebi)
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giovedì 29 giugno 2017

IL SILENZIO

Attorno cade improvviso
il sonno delle cose,
i colori perdono valore
come un soffuso scolorito
tocco di pennello,
e nel rumore dell'intorno
cade un mesto e inatteso silenzio.
Scivolano pure i pensieri,
quelli del momento, quelli
che facevano scorrere il di fuori,
e sempre lentamente ma
con decisione s'aprono
le porte dei serbati ricordi,
delle paure innate e dei
rancori forse o torti.
Paure delle rabbie o dei capricci
personali, dei mitici egoismi naturali,
dei rigori contro e di quelli subiti,
paure di malanni andati o tenaci
e mai diluiti, o pure con ignoranza
magari sospettati, e ancora
miriadi di suoni e voci,
parole perse e ora ritrovate
come perle in conchiglie serbate,
frasi o carezze, baci o schiaffi
reciprocamente dati o ricevuti pure,
s'aprono anche le stanze del riserbo,
quelle del personale e del privato,
luci tenue per non far entrare
chi avrebbe il coraggio di farlo,
guardare con occhio attento
il dietro e sospirare avanti,
e poi nel lento procedere
degli eventi,
il silenzio diventa rumoroso
e s'ode al cuore un tonfo
e poi di nuovo cade
in un vuoto che non ha fine
e si ritrova a maturare sulla
guancia bianca di paura fine,
una lacrima precoce, un
vago tirare di labbra verso l'interno,
un grumolo di roca voce
in gola fermo,
e silenzio puro e vero intorno.

Roberto Busembai (errebi)
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LA GIOSTRA


Mi dicesti ti amo
nel volo di un gioco
di una giostra d'estate,
lo gridasti perchè lo capissi,
perchè non fosse soltanto
un ti amo volato.
Ricordi di rose sfiorite
d'agosto alle prime piogge,
e la giostra ritorna
ogni anno,
sento il tuo grido lontano,
e fermo il gioco
per volare lontano.
Roberto Busembai (errebi)
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BLACK AND WHITE

Sguardo attonito nell'infinito
solo un bianco e nero
nella mente,
sfumano i colori andati
e persi,
nitidi contrasti accecano
e rendono l'essenziale.
Scoprono nitidi intarsi
e rifiniture
ambizioni perse e sogni
svaniti come nebbia
al vento
e solo un velo di neve
bianca lascia trasparire
il sottostante
ciglio di asfalto nero,
pure nel pensiero
si sfumano le ore.
Sguardo attonito e assorto,
il bianco e nero
toglie il fiato e rende
accorto il respiro,
staglia come petali
sui fiori,
il fascino delle forme
ma non dei pensieri.
Roberto Busembai (errebi)
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OGGI TIRA VENTO

Oggi tira vento, un violento smuovere
di fronde e nuvole che
si rincorrono nel cielo cupo,
oggi tira libeccio dal mare
certamente mosso,
che alza dalle onde
schizzi verso il sole stanco,
oggi tira vento
e volano parole dentro,
come un aquilone a sfidare
la sorte del suo viaggio immenso,
e dalle pagine di questo libro
edito tanti anni or sono,
volano anche i ricordi
del tempo ormai volato
come foglie andate.
Oggi tira vento e
mi trascina il cuore.
Roberto Busembai (errebi)
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mercoledì 28 giugno 2017

STO MALE

Sto male non saperti,
nel pensare chissà cosa,
nel non vederti,
o conoscerti appena,
sto male nel vedere
di te
solo la maschera che
traspari dietro un volto nuovo,
incerto e insicuro.
Sto male, Arlecchino innamorato
tra i servizievoli inchini
di un nobile pregiudizio innato
e un forte impulso naturale,
tra il certo e lo sconosciuto,
nel cupo incerto sapore di sale
e dolce che mi tiene accorto.
Sto male del tuo vizio
di nascondere il sofferto.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Raffi Boyadjian

UNA GOCCIA

Una goccia di pioggia
scivola sul tuo petalo di donna,
lambisce incerta sul 
fronte seno vellutato
e poi insinua dentro,
sul profilo del tuo grembo,
come vorrei avere
la sua purezza
nel saperti così carezzare.
Roberto Busembai (errebi)
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IN VIAGGIO IN......CALABRIA - IL MITO DEL RE ITALO






Eppure non sembra 
e pure non pare,
ma della storia dobbiamo
rispetto e a essa inchinare,
perchè non credevo
ma ora che son vecchio,
devo appurare,
che nella vita
c'è sempre da imparare.
Ebbene sfogliando ben bene,
e rileggendo Virgilio,
c'è dentro la storia
di un mito italiano,
si tratta di Italo il re
degli Enotri, antichi
popoli erranti, i pre-romani,
che vissero per primi
nelle alture d'Aspromonte,
producendo vino
e far contadini.
Italo dunque fu loro re,
per poi esserlo anche
degli Itali suoi discendenti,
insegnò a essi
la coltivazione,
l'allevamento e da questo
trarne profitto,
dettò le prime leggi
e il culto di Cerere,
tanto da essere poi
persino nominato,
dal grande Aristotele
nelle sue “Politiche”.
Ma la cosa che ancora
vi devo dire,
è che da esso deriva il nome
della nostra amata Patria, infatti
Italia , che significava
terra dei vitelli, in primis
erano chiamate le terre
fiorenti vicino Reggio,
per poi divenire ampliata
a tutta la fiorente Calabria
nel grande periodo
della Magna Grecia,
finchè gli astuti e grandi romani,
la estero a tutto l'intero Stivale.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web: Cartine antiche della Calabria e vedute dell'Aspromonte

PASSAGGIO

Senti il tuono come brontola sul monte,
si fa notare pure con la luce,
del lampo accecante,
senti come tutto trema al suo suono
cupo e gigante,
da impietosire i gatti e farli miagolare,
da innervosire i cani e le galline
vanno a ritirarsi come fosse notte,
il gallo ha perso la sua ora
e uccelli impazzano per
ritrovare un filo asciutto
dove potersi accomodare.
Senti come piove ora,
s'è chetato il frastuono,
e pure il vento ha smesso di
agitare i pioppi nell'argento
e il verde scuro dei cipressi
ergono di nuovo al cielo dritti,
piccioni posano sull'asfalto
dentro pozzanghere scure
per abbeverarsi
di questa pioggia salutare.
Senti sulla pelle come
pesa l'umidità di questa
giornata estiva,
bagnata della pioggia
e del calore accanto,
e entra scivolando dentro
un poco di malinconia
ma getta subito la spugna
perchè di acqua il bisogno era tanto,
se non altro a spazzare via
la polvere dei campi
e delle strade e anche
dell'umore e renderlo vivace.
Roberto Busembai (errebi)
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martedì 27 giugno 2017

LUNA GRANDE

E' l'emozione dentro
che scivola nel cuore
e pulsa ancor più forte,
è saperti accanto in queste ore,
sottilmente respirare,
per ansietare un sogno,
è luna dentro il mare
questo nostro carezzare
di pelle e sfiorare
il brivido che solo
onda sa spiegare,
quando lieve sfiora
la battigia e bacia sabbia molle.
E siamo soli
nella notte scura e nera,
la tua luce riflessa
dalla mia rende
il letto un mare
d'onde bianche e
le stelle sono nei pensieri,
quelli vaghi ma sinceri,
ed insieme
siamo luna grande.
Roberto Busembai (errebi)
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IN VIAGGIO IN.......CALABRIA - TROPEA





In una notte di tempesta forte,
quando onde del mare alzano
il loro flutto e soffia il vento
a più non posso,
nel trambusto dei lampi e dei tuoni,
tra il rimuginare delle acque sommosse,
fu scaraventata su uno scoglio,
una conchiglia piena e chiusa
che però nel battere sopra il sasso,
inavvertitamente si dischiuse,
e nel cadere e ritornare al mare,
posò su quel promontorio una perla,
una delle più belle e più preziose.
Nacque così Tropea e la sua chiesa,
perchè soltanto una perla rara,
rende così tanta gioia e bellezza,
nel rimirarla ad ogni parte che si guarda,
sia dal paese vicino, in alto sul dirupo,
sia dal basso dalle bianche spiagge,
sia dal cristallino mare che sovrasta,
sia dal cielo azzurro che la illumina.
Tropea è un sogno reale,
è un magico respirare di sale,
è quello che si può definire,
la perfezione della natura stessa,
e quanta bellezza senti dentro il cuore,
quando al mattino, nello svegliare
ammiri verso il mare e trovi
ancora quella costruzione,
come batte forte il cuore
e ti viene pure la voglia,
di gettarti in mare per divenire,
almeno nella specie,
simile ad essa, perla o pesce
ma della sua stessa sostanza.
Tropea che sogno averti amata,
che bellezza pensarti ancora immensa,
come vorrei rivederti ancora,
ma ti tengo dentro come una cosa rara.
Roberto Busembai (errebi)
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FIORE SMOSSO

Si posa come fiore acceso,
sul contrasto di un amore leso,
smussato, sminuzzato e riso,
e lascia traccia di dolore forte
dovuto al bucare delle spine,
rilascia traccia rossa sulla sorte,
e non sono petali scoloriti
quel sottile rigo rosso,
il cuore cede e
il fiore rende l'esile luce,
ormai smosso.
Roberto Busembai (errebi)
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SARAI COMUNQUE ARTISTA

Sarai un grande musicista,
se saprai ascoltare le note
che la vita ti ha donato,
sarai un artista nato,
se scoprirai della natura
i suoni suoi particolari,
fatti di semplici movimenti
stimolati dai venti,
di leggeri vocalizzi d'animali
sia liberi nei cieli,
che vaganti nelle terre.
Potrai diventare pure
direttore d'orchestra,
anticipando con maestria
il giocoso armonizzare
dei rumori e dei canti
che mare e monti sanno offrire
a chi li sa tradurre e scoprire,
sarai forse un pianista
che posa sopra i tasti
bianchi e neri,
tutti i colori assorbiti dentro
nella testa e nel corpo,
per offrire un arcobaleno
musicale,
un concerto di farfalle strane
quelle del pensiero sublime.
Sarai soltanto un uomo
che vive in questo mondo,
conoscendo, forse,
il sapore e valore della vita stessa,
sarai comunque artista
della tua grande esistenza.
Roberto Busembai (errebi)
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SOGNI

Sono figure, quasi ombre, i sogni,
leggeri come foglie e soffici come piume,
sono figure dentro e ombre sopra il cielo,
e cadono a spiovente coprendo come un velo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine © Uda Dennie

E FORSE PIOVE

E bastano poche gocce da un coperto sole,
basta un cielo torbido a far di un giorno
un grigio sentore dentro,
eppure del bagnato c'è tanto di bisogno,
dopo calure soffocanti e giorni afosi
a chinare lenti i movimenti e pure le passioni,
ma quanto poco amiamo questi momenti
di grigiore quando il coprirsi non basta,
perchè l'acqua piovana tutto irrora,
e scivola intransigente oltre le vesti
ed i ripari, scende incessantemente.
E sopra prati porta refrigerio
alla sete sofferta di vegetazioni,
alle città forse troppe inondazioni
da tubazioni rotte,
negli animi un attimo di sollievo,
ma quanto brucia dentro questo cielo,
da fare rimpiangere subito
l'azzurro mare e il sole splendente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Photo by Charles E. Wakeford

IN VIAGGIO IN.......CALABRIA






CALABRIA
E' ormai lontano il lido 
che mi accolse,
quando ancor giovane e imberbe,
ebbi ad approdare a questa
regione dalle spiagge grandi
e dalle rocce a picco
su un mare cristallino,
che ancora ricordo
il suo profumo inebriante,
il lento muovere delle onde
al mattino,
quando svegliandomi
da un sacco a pelo,
facevo il bagno nudo
su quelle spiagge isolate,
in un caldo agosto fatto
di sole, mare salato, pesce abbondante
e tanto tanto peperoncino.
Ricordo della regione i
suoi interni dai monti prosperosi
come la Sila e l'Aspromonte,
ricordo i resti di un'antica
dominazione di Magna Grecia antica,
e ricordo il suono della tromba
ad annunciare nella storia,
il ferire del condottiero Garibaldi.
C'è in questa regione ancora
la vita di una volta, fatta di tradizioni
acute, religiose miste a folklore,
penitenti dentro cesti di spine,
e flagellazioni in processioni
dovute ai Santi e alle Madonne.
Ricordo di San Rocco in Agosto,
le feste a lui rivolte,
il silenzio dei paesi ancora
cotti sotto il sole rovente,
ancora non si erano
trovati i Bronzi che a Riace
fanno da padroni,
ma lo Jonio frange e domina
una buona sua parte,
e ancora sole e mare insieme
da non poterne fare a meno e
da non poterlo ricordare.
Gente forse chiusa, ma soltanto
apparentemente,
calorosa se di te scopre
la volontà naturale di apprezzare,
il loro vivere diverso
che poi a noi tanto comune,
ma dimenticato.
Calabria terra da scoprire
come si scopre un libro,
piano piano sfogliandone
le città, i monti, laghi e
le spiagge bianche.
Calabria a un passo
dallo stringere con se l'isola grande,
Sicilia che Ulisse pare conoscesse
nei suoi fantastici viaggi,
come Scilla e Cariddi,
promontori ancora vicini,
ma lontani senza un fatidico ponte.
Roberto Busembai (errebi)
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lunedì 26 giugno 2017

SILENZIO

Silenzio, neppure un lieve rumore
fa la notte quando scende,
eppure tutto copre e tutto toglie
di luce e colore,
sapore e muovere lesto,
silenzio, voglio provare
se ci riesco a sentirla sfiorare
le stelle e la luna appresso,
mentre posa con cura
quel blu colore di notte profonda
che nero pare sul mondo,
sulle cose e sulle ombre.
Silenzio, che la notte
ha portato insieme anche il sonno,
quello vero e profondo
e non voglio che sia io
a darne il fastidioso contorno,
silenzio, che la notte ha portato
pure il sogno
e in silenzio naviga e viaggia
nei sentieri del cielo,
mentre l'uomo sicuro lo tocca
e lo prova come fosse vero.
Silenzio, ora dormo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

domenica 25 giugno 2017

RITRATTO D'AMORE

Sono gioco di macchie
tra chiaro scuro,
sono un passaggio di pennello
sicuro sulla carta bagnata,
sono gocce di unico colore
con tante sfumature,
sono il sogno del pittore
che posa con ritegno,
sono il seccare al vento
che caldo passa,
sono la luce tenue
che ripongono alla fine,
sono la storia di una coppia
il ritratto di un amore,
sulla vita.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine François-Henri Galland

E' CHIARO

E' chiaro già, lo sento dal respiro
tuo lieve che sopisce il sogno,
è raggio oltre, lo sento
dalla tua pelle fresca del mattino,
è giorno ormai presto,
lo sento dal tuo battito vicino.
E come ogni cosa trova risveglio
pure io con il tuo sguardo
rivedo luce e chiarore,
sento del sole il caldo
e della notte lo svanire
lasciando un tiepido
incantevole desiderio,
di rendere tutto vero.
E' chiaro e già lo vivo
buongiorno amore
al tuo aprire gli occhi
che vedranno
quello stesso che io vedo,
e riflesso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Splendid by luzgrafica

QUANTO SEI IMMENSO CIELO

Quanto sei immenso cielo
questa notte, non ti avevo
mai notato così intero,
così solennemente aperto,
stelle , miriadi di lucciole
che brillano sul tuo velo,
piccoli puntini bianchi
tremolano al passare dei venti,
e nebulose come panna lieve
s'alzano all'orizzonte
e vagano sul tuo mantello.
Quanto sei immenso cielo
più del pensiero e del
mio vivere nel mondo,
perchè di me avrà fine un
giorno o una notte, ma
tu nel tuo immenso incantare
non avrai fine,
perche eterno devi stare.
Quanto sei immenso cielo,
pure nella mia anima
stanotte,
quasi da non poter
contare tutte le stelle accese,
per non parlare di quelle
che da anni sono già morte,
e rendi sempre come
le nostre anime più care,
la luce ancora a brillare.
Quanto sei immenso cielo
e quanto sai parlare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Untitled by 704393065

sabato 24 giugno 2017

PIOGGERELLA ESTIVA

Scende leggera pioggerella fine,
sulle strade ribolle in questa
estate sublime,
afa s'alza come nebbia chiara
e alberi piangono d'acqua
foglia bagnata a rifinire la goccia.
Scende leggera e pare venga a spruzzi
nebulizzata come una fontana
aperta con i filtri,
bagna sui fiori come la rugiada
e scalda più del raggio
di un sole d'agosto,
fa caldo intorno,
umido addosso.
Roberto Busembai (errebi)
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TESORO GRANDE

Piume di petali sono
il tuo sottile carezzarmi,
sapore di spigo appena colto
il tuo calore che profumi sul mio corpo,
ciliegie dal dolce sapore maturato
sono i baci che mi doni,
amore, quello dell'immensa natura,
è il tuo donarmi ogni giorno posato.
E avrei voglia di gridare
ma ho paura di poterti perdere
nelle mie entusiaste emozioni,
che tengo segreto questo sogno reale
e sei per me il tesoro grande.
Roberto Busembai (errebi)
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venerdì 23 giugno 2017

PRENDI PER MANO UN SOGNO

Prendi per mano un sogno
e portalo con te nel sonno,
curalo in ogni particolare,
non perderlo per niente
e poi sazialo della luce
che lui vuole per illuminare.
Prendilo e cullalo leggermente,
carezzalo e cantagli una canzone,
dal ritornello chiaro
e bello, per farlo sorridere
e farlo ballare.
Prendi per mano il sogno,
quello più piccolo che hai serbato
dentro nel cuore,
quello che vale di meno
quello quasi dimenticato
ma non per questo importante,
e vedrai che se lo rinnovi
nel tuo cammino notturno,
diverrà grande e stupendo,
e forse chi lo dice
che poi al risveglio del mattino,
tu l'abbia davvero lì vicino.
Roberto Busembai (errebi)
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UNA STORIA LONTANA

Sul mare ti ho portata perchè
ti voglio raccontare una storia
lontana come l'infinito che ci appare,
voglio che tu conosca di me
qualcosa di speciale.
Non immaginarti stelle lucenti e miracoli
a cielo aperto,
non sono e non sono stato un Dio lo ammetto,
non ho sorvolato montagne austere,
ne navigato mari di tempeste,
non sono stato il massimo della scienza
e della letteratura, non sono ricco e non
ho nessuna premura per nascondermi
dalle folle.
Ma è una storia fatta di cose naturali,
nate a bordo mare, sulle vette di montagne
innevate e perse sopra valli e campagne,
una storia fatta di prove di coraggio
per salvaguardare il minimo di ogni
persona e dare a chi mi conosceva
la forza di poter andare avanti
o se non altro crederci come
ci credevo io.
Ho vissuto con il niente e con il niente
ho continuato a credere naturale,
sono pulito come un fiore di campagna
ma non per questo sono senza peccato,
l'uomo è sottoposto sempre
a trasgredire, a mentire pure a se stesso,
l'uomo deve sopportare e affrontare
la sorte e il destino,
ma farlo con il sorriso dentro
è lo speciale che ti racconto.
Ho calpestato il pianto e l'ho pure
dimenticato tra le foglie di granturco
nei materassi di una volta,
ho dimenticato il mio passato
fatto di colorazioni grigie
per non velare il futuro e
ho continuato con i ricordi
dando al presente la guida
di un vecchio, sono ancora
giovane dentro non sono mai cresciuto,
un bambino che crede nel simile
che ha accanto, ma non per questo
sono disattento e mi abbandono
in un vago pensiero.
Ecco questa è la storia speciale
donata a te che oltre queste cose,
che avrai come me stesso,
vissuto nell'eguale,
a te che oltre tutto questo
sei solamente speciale
e per me sei tale e la perfezione
della mia grande storia.
Roberto Busembai (errebi)
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IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...