sabato 3 giugno 2017

IN VIAGGIO NELLA.....SARDEGNA



CARLOFORTE (Isola di San Pietro)

Voglio terminare il nostro viaggio nella stupenda isola della Sardegna, citando uno dei nominati "borghi più belli d'Italia"....Carloforte sull'isola di San Pietro (isola delle Tonnare) , a circa 10 Km di distanza dalle coste della Sardegna e formante con altri isolotti e con isola di Sant'Antioco, l'Arcipelago del Sulcis.
Calforte è un'isola linguistica ligure in quanto colonizzata nel lontano 1738 da pegliesi provenienti dall'isola Tunisina di Tabarka.
Intorno al 1542 cittadini di Pegli e di altri paesi liguri vicini, al seguito del casato genovese i Lomellini, che avevano avuto concessioni territoriali sull'isola tunisina Tabarka, si trasferirono in massa dove con la proficua pesca del corallo si dedicarono a traffici e commercio fino al 1738, quando ormai il mercato era in forte calo anche per mancanza di materia prima ormai troppo sfruttata. Da questa isola poi la definizione di tabarchini.
Fu proprio nel 1738 che una parte di questi cittadini chiesero a Carlo Emanuele III di Savoia re del Regno di Sardegna, di colonizzare l'isola degli Sparvieri, prossima alla grande Sardegna, isola ora di San Pietro, spinti anche dai dissidi che sempre più aumentavano con i rais di Tunisi e Algeri.
Il Re approvò e i nuovi pellegrini in suo onore eressero nella piazza principale una statua e nominarono il paese Carloforte proprio in suo riconoscimento.
All'inizio la colonizzazione fu dolorosa e molto dura, ma poi anche con l'apporto di forze nuove ancora provenienti da Tabarka e infine anche da gruppi di famiglie liguri, si riuscì ad allestire una salina che divenne molto redditizia.
Ma nel 1798, Carloforte subì una bruttissima incursione di pirati, e oltre 900 abitanti furono presi prigionieri e tenuti in quelle condizioni presso Tunisi. Per la loro liberazione fu pagato, dopo una lunga detenzione,durata 5 anni, un forte onero per riscattarli da parte proprio del Re Carlo Emanuela IV di Savoia.
Si narra che un certo Nicola Moretto, nella deportazione, appena giunto sulle spiagge di Nabeul, vicino a Tunisi, trovò una statua lignea che ritenne rappresentasse la Madonna ( sicuramente una polena di una nave). Tale ritrovamento considerato alquanto miracoloso diede ai prigionieri, un motivo di conforto e di sopportazione delle loro sventure, facendone nascere così il culto della "Madonna dello Schiavo" quale protettrice dei tabarkini. Al loro rientro, riscattati, la statua fu portata a Carloforte e fu costruita l'omonima chiesa della "Madonna dello Schiavo".
Una nota.....da menzionare la Chiesa dei Novelli innocenti, che antecedentemente alla colonizzazione dell'isola venne eretta in memoria dei fanciulli che parteciparono alla famosa "Crociata dei fanciulli", per volontà di Papa Gregorio IX, ricordando così due, delle sette navi che erano partite da Marsiglia per la Santa Crociata, che erano affondarono al largo dell'isola di San Pietro e dove non ci fu nessun superstite.

(errebi)

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