lunedì 12 giugno 2017

IN VIAGGIO IN.......TOSCANA

LA MIA TOSCANA


Lasciarsi cullare dalle onde del mare azzurro,
sapersi riconoscere d'antiche etrusche vestigia
e poi di romanesimo vestirsi
per medievalità feconda irrorarsi
sopra colli e monti austeri,
scivolare nei prati verdi medicinali
e assaporare dei dolci mieli
di ginestre gialle o acacie in fiore,
giocare tra le vigne immense
declini di colli e invase
con ulivi argentei a ridosso
delle montagne o nei pressi
di un litorale, verde pineta immensa,
assaporare del frizzante profumo silvestre
e sopra dune in sabbia ammirare
fiori audaci, cardi di mare azzurri in fiore
e pitosforo fiorito smielare,
e borghi antichi, innovazioni poche
per non disturbare ancora
il quietare degli artisti tanti
che questa terra vide,
ancora sogna Michelangelo sopra
i marmi bianchi scoperti,
e Leonardo inventa sopra i colli
di una Vinci rimasta come era,
e Botticelli non può che farne
Primavera dagli immensi fiori
che questa regione dona.
Lasciarsi cullare da simili panorami
immensi nel colore e nel calore
della gente, ancora provinciale
ancora con i sorrisi aperti,
dalle tante cose da dire
e tante che ti diranno, raccontando
storie di un passato che
abbraccia nonostante, il futuro,
dialetti di diverso cantare,
dall'aperto Fiorentino al chiuso
Carrarese, per non parlare del puro
dicesi Italiano, del Senese vero,
che pure Dante pare invero
nel suo grande e immenso dialettale,
e tradizioni e lavori, artigianati
veri su legni, alabastri, ceramiche
multicolori e variforme,
lasciarsi cullare è una virtù per pochi,
quelli che lo sanno apprezzare.
Toscana è tutto questo,
tutto quello che è naturale
e naturale difende.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web










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