sabato 31 marzo 2018

APRILE

S'alza col venticello
oltre le colline
e scende a valle portando
dei sapori e dei colori
il nettare sublime,
sono ciliegi e peschi,
quei fiori profumati,
sono le prime viole
e margherite bianche
i primi richiami del fiorire del mese,
si sveglia poi con il sole sulle spalle
e tiepida ti porta in riva al mare,
dove la sabbia ancora molle
dalle pioggie passate,
asciuga il tuo passo d'orme strane,
e il mare rende la sua ultima onda
per poi piano piano placare.
S'ode nel cielo il canto della rondine
felicemente tornata,
e passeri fugaci saltano sulle fronde
che di verde hanno già le piccole foglioline,
si stende sopra i prati e verde
colora ogni confine e ogni
terra che erba l'accompagna.
La Primavera esplode
e viene così anche questo Aprile.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

AUGURI DI BUONA PASQUA

E' consuetudine, almeno per noi di una certa età, elargire auguri di buona Pasqua perchè così ci è stato insegnato e volenti o nolenti lo abbiamo accettato e sempre condiviso. Oggi i tempi sono alquanto cambiati, si sono aperte le conoscenze verso altre religioni, e ne sono alquanto soddisfatto, si scambiano culture sia sociali sia storiche sia anche e soprattutto di fede e religioni e chiaramente imbattiamo in coloro che di questa Pasqua di Resurrezione non sia affatto una giornata di festa, una dimostrazione di pace e di rinascita. Non voglio perciò ledere nessuno con il mio augurio, chi si sente di farne piacere lo accetti con cuore e umiltà con cui è stato donato, chi altri che io rispetto altamente, se non provano in questo augurio assolutamente niente gradirei il loro reciproco rispetto nel non prendere in discussione la cosa e andare avanti nel loro trascorrere naturale di vita.
Pasqua io vorrei fosse insita in ogni uomo terreno e vorrei che riconoscesse non tanto la figura del Cristo e la fede della Chiesa, ma l'importanza della rinascita del sentimento e dell'animo in perfetta sintonia con se stesso, vorrei che l'uomo potesse immediatamente risvegliarsi domani con la consapevolezza che essendo un semplice e fragile essere di questa terra apprezzasse tutto ciò che la vita gli ha donato nella sua venuta, e cioè la vita stessa, e capisse quanto sia importante il salvaguardarla dalle intemperie naturali e dalle malattie che incombono indiscutibilmente su tutti ( chi più o chi meno), vorrei che capisse quanto ogni suo simile ( intendo essere umano ) sia di supporto al proprio continuare in questa sopravvivenza e capisse definitivamente quanto bisogno di bene e di pace c'è per una proficua esistenza anche per un futuro infinito.
Vorrei che questa Pasqua aprisse le menti delle masse e facesse capire che lotte fratricide, di potere di qualsiasi genere ( anche religioso soprattutto) non portano che a stare tra i lussi sfarzosi solo i pochi che vi comandano ma poveri di animo e fautori del male esterno e interno per la loro sopravvivenza materiale, vorrei che l'uomo capisse e valorizzasse proprio il suo stare in questa terra e dedicasse ogni sua forza mentale, fisica e d'animo alla propensione per una comune soddisfazione "vivendi" che ci è stata donata.
Utopistica prospettiva, non lo nego, ma forse che l'uomo non potrebbe sforzarsi in questo, visto che nel fare del male ci riesce e si sforza benissimo?
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti quanti, Resurrezione dal male e dalle cattiverie, dalle brutture e dalle invidie, dal pensare e agire sempre con perfidia e egoismo, insomma vi auguro una Pasqua di Pace e che l'ulivo (il suo più nobile simbolo) colpisca ognuno su questa terra e non si senta più parlare di guerra di religione che non è assolutamente quella poi
la vera prerogativa.
Buona Festa amici carissimi ....tutti quanti mi seguite giornalmente e quelli che non mi conoscono, a quelli che non so nemmeno che esistano e a quelli che verranno.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web by Leavethe99

PASQUA DI RESURREZIONE

Ma il dolore provato
di una madre
nella dipartita di un figlio,
nessuna resurrezione
potrà mai lenirlo,
sarà la fede
a contenerlo,
ma lo sguardo
sarà sempre vuoto e perso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Pieta, 1876,
William-Adolphe Bouguereau

venerdì 30 marzo 2018

SUPPLICA DI UNA MADDALENA

Supplica l'amore perso
in un frangente,
ma perso soprattutto
sempre
nonostante l'affetto dimostrato.
Supplica la pace
di un amore innato
versato per un niente
all'uomo per lei sbagliato,
o forse non propriamente.
E perenne il dolore
di una Maddalena innamorata
sul Golgota straziata,
dal non aver da lui
ricevuto che niente
e nonostante sentirne
la forte, irrimediabile
mancanza.
Immagine: The Sorrow of Mary Magdalene
Jules Joseph Lefebvre –19th. century

SEMPLICEMENTE...CAREZZA

Semplicemente un passare di mano,
leggera come piuma sulla pelle nuda,
semplicemente un trasportare
di calore immenso
che attraverso il cuore
esonda dalle dita
e attraversa il corpo,
semplicemente una carezza
soffice come un dolce appena sfornato
languisce e freme dentro
come un brivido di sole
in un pomeriggio d'inverno.
Semplicemente un gesto
per dirti t'amo immensamente
anche e soprattutto
in questo frangente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

IL VENERDI' SANTO DI SEMPRE

La religiosità di un gesto
va oltre la fede insita dentro,
non si è soltanto spettatori
in questo mondo ostile,
si soffre e si vive come un fluido
d'acqua viola sulle spalle,
non bastano ricchezze d'ori
e di parole,
fatti bisognerebbe porre
sulle basi estreme,
e poi di croci ne abbiamo
ognuno da portare,
che bastino queste
per pensare
e agire in proposito,
del viola colorare
l'animo di bianco,
come il manto posato
sulla morte,
prima di
scendere al sepolcro.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: © Nur Uretmen

giovedì 29 marzo 2018

L'ULTIMA CENA

Ed eccomi a Voi, con umiltà e rispetto,
versarvi l'acqua ai piedi
come lo schiavo vostro diletto,
e farvene piacere onde
riusciate a concepire il gesto,
che oltre questa grama cena
vada immenso verso la gente
aperta poi nel futuro a questa scena.
Eccomi come un re deposto
inginocchiato con lo straccio addosso,
per ripulire del vostro camminare
il passo del piede stanco,
non solo di potere si vive in questo mondo,
ma di servilismo innato
verso ogni preposto,
e di me avete così avuto
il sangue e tutto il resto.
Come vorrei io, poeta peccatore,
fare lo stesso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Jacopo Bassano - Ultima cena

mercoledì 28 marzo 2018

DOLORE

C'è nel framezzo
del volto di una Pietà
e il compianto figlio,
tutto il dolore
percepito sulla terra
da ogni uomo vivente
nel salutarne un altro
in un addio eterno.
E crollano inevitabilmente
lacrime di ghiaccio,
fredde come lo stesso marmo
cui giace il corpo
prima di abbandonare
definitivamente
il mondo.
Solo dolore
e poi più niente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine : Michelangelo Buonarroti - La Pietà (Dettaglio)

domenica 25 marzo 2018

E SUBITO NASCE LA NOTTE

E' disperso
tra le nuvole rosse
e il viola del cielo,
il canto del sole
che cede alla sera,
è umile il suono
e pacato il posarsi
sul velo del mare
a un immenso segreto.
E subito nasce la notte
e perde sapore la rena.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

PERMETTE QUESTO BALLO

Non avrei mai creduto
di rimembrare i sapori
colori e rumori
di quelle alte stanze
della soffitta adattata,
festine improvvisate
fumi di audaci sigarette,
primi amorini sulle scale
e tenute strette strette
in balli lenti di imberbi complessini,
o dischi in vinile nero
che scorrevano saltellando
su giradischi mono vecchio
quanto il nonno.
Eppure criticavamo i balli
di una volta, i tanghi e i valzer,
lasciandoci trasportare
in sogni di carezze e strusciate vane,
e adesso,
dopo anni e anni,
cerchiamo con gli affanni e tutto il resto,
di emulare il tempo andato
rivivendo nel ballo
un nostro passato solare,
torniamo a ballare quei balli
tanto criticati, tanto per avere
un minimo di affetto
e stare in compagnia quel
che basta
a farci dimenticare
la nostalgia galoppante.
Permette questo ballo,
si sussurrava,
e ancora ci si addice
nei corsi fuori mura
tra stanzoni pieni d'echi vaganti
e musiche stereofoniche,
permette questo ballo
mia sconosciuta signora.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

sabato 24 marzo 2018

UN'ALTRA SIGARETTA

Lo so, non è facile dimenticare,
certo una sigaretta non basta
a placare l'astio e il dolore,
ora guardo quel fumo acre
che esce dalla mia bocca,
pare che sia respiro antico
disperso nella gola,
non credo più nella parola
e nel pensiero giurato,
ti amo è stato un dardo
mirato, centrato e poi dissolto,
come cenere che ora cade
dal consumarsi di questo vizio antico,
lo so e me lo ripeto,
dimenticare non è facile per niente,
ma almeno voglio avere il coraggio
di gettare questa cicca alle spalle,
come vorrei gettare te
dalla mia mente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

AVREI VOLUTO FARE IL COMICO

Avrei voluto fare il comico,
non tanto per far ridere la gente,
ma per vederla nelle loro espressioni felici,
sapere che per me sarebbero stati
tutti quanti in serenità perenne,
avrei parlato educatamente
con una comicità fatta di niente
di leggere battute originali
e mimica facciale essenziale,
avrei potuto parlare in varie lingue strane
ma farsi comprendere con la gestualità
e poi cadere, ruzzolare, insomma
incespicare pure con il camminare.
Avrei voluto fare il comico,
per raccontare il mondo sotto un'altra visuale,
far ridere delle cose serie
e di esse farle divenire sciocchezze
da prendere così come avvengono
senza tanto pensare,
e poi mi sarei certo guadagnato
un grande successo,
quello che più avrei ambito,
dei ragazzi e dei bambini tutti,
perchè di loro è il mondo
e solamente essendo felici
possono sperare di cambiarlo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web Charlie Chaplin - Charlot

venerdì 23 marzo 2018

INCONSUETO

Ho colorato la luna
nelle spiagge arse,
ho visto mari sopra 
cieli di stelle marine,
nulla è cambiato
su questo colle infame
dove raggiungere la costa
è dura come mangiare sale.
Nel cielo di una notte
rimangono le grida
i sogni e le carezze
come se nel sole nascente
ci fosse l'elisir del dimenticare
e nei raggi ritornasse il nuovo,
ma il tempo non cede il passo
e trova sulle rive
un altro giorno inconsueto,
diverso o uguale come non credo,
ma intanto invecchia l'attesa
e solo nel partire mi ritrovo.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

TRASPOSIZIONE DI PENSIERO

E allora trovate il coraggio
di parlare ora,
dopo quello che siete stati 
in grado di fare e giudicare,
parlate adesso come non
vi è mai stato concesso
ed esprimete il vostro sentire
dentro l'anima in trambusto,
è la mia sofferenza a darvi forza
o soltanto la soddisfazione
di avermi vinto e messo sulla croce?
Ditemi senza intercessioni
e senza rimorsi di peccato,
io vi ascolto soltanto per sapere
e non vi giudico per il passato,
ma cosa vi consola ancora
tenermi saldo con i chiodi fissi
su quella croce che non fu mia scelta
ne certo condizione,
ditemi come vi sentite dentro
nella vostra mente e nel vostro cuore
solo compianto mesto e appagamento
o un poco di dolore per
un tormento che non avrà mai fine,
l'avere giudicato perennemente
e tutt'ora continuare.
E allora parlate ora che vi è dato.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Abraham Janssen (ca.1575 - 1632) Ecce Homo (1615-17, detail)

COME SEI BELLA

Come sei bella,
oltre l'impossibile,
oltre il dicibile del mio pensare,
sei immensa più del mare
e pure senza onde,
hai vastità profonde
nel cuore e nella mente,
non saprei far niente
senza il tuo parlare,
respirare addosso
sarei solo un sotterrato osso
di un cane affamato,
sei il massimo del creato
e io ne sono fiero,
anche se per te valgo da straniero
nei tuoi occhi splendenti,
sorridi a tutti denti
e mi sciolgo sgomento,
come sei bella
in ogni momento.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

giovedì 22 marzo 2018

CANTO AL MARE

Nel vuoto del silenzio,
pare che il mare taccia pure
il suo muovere dell'onda,
gabbiani fermi in planare di correnti
su cieli tersi di un azzurro puntuale,
com'è profondo questo mare
e com'è immenso il suo segreto,
tale da riempire nella mia voragine
del nulla,
tutto il mistero che gli conviene.
Come vorrei conoscere
del mondo,
quello che tutti avremo come fine,
sapere l'oltre quel confine nebuloso,
e ritrovare almeno un filo di luce,
per respirare del tuo salmastro
almeno il sale.
Ti voglio dentro,
mare che conosco,
fammi navigare,
anche senza barca appresso,
sono il tuo relitto, adesso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Dirk Wüstenhagen - Dangerous waters

mercoledì 21 marzo 2018

UNA VIOLENZA

E' una lettera mai scritta
presente sulle ferite di una mano,
la violenza subita e poi silente
come un bambino appena nato
che piange per imparare il fiato.
E' un velo d'ombra dentro l'occhio,
tra il riso amaro e la lacrima furtiva,
ogni qualsiasi violenza
celata tra le rughe di una vita,
nel duro ricordo del passato
tenuto per lottare nel presente.
E' un vuoto incolmabile
nella mente.
Roberto Busembai (errebi)

BUONA PRIMAVERA

E del risveglio della natura
in un immensa primavera nascosta
celata tra le nuvole e il sole timido,
ne faccio comunque cura e bisogno
e offro a coloro che mi sono intorno,
agli amori di sempre e di ogni avventura,
a quelli che sono stati e perduti
tra le rughe del tempo,
a quelli attuali, agli amici
e ai confidenti usuali,
alle chiare e limpide persone,
offro tutta la primavera che conosco
e che tengo forte nel cuore.
A voi tutto l'amore del mondo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

lunedì 19 marzo 2018

UN FRAGILE SENTIMENTO

Raccolgo il pianto
del cielo assorto
sul tramontare della sera,
umido il palmo
e fremo nel silenzio
al pensiero del suo dolore
nel triste scendere
e del cielo lasciare
una nuvola rosa,
quella in cui aveva vissuto
per chissà quanto tempo.
Chiudo la mano
e stringo per scaldare
quelle gocce trasparenti
ma che hanno dentro,
come tutte le cose,
tanto amore.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine: by A ñ o r a r ~ LaShouq

domenica 18 marzo 2018

19 MARZO (Festa del papà) - SEI STATO E ANCORA SEI

Sei stato e ancora sei,
nel presente o nel passato
non potevi esser che te,
sei rimasto anche se andato
dentro e fuori
parte di me,
mi hai donato
l'essenziale
che la vita viene da se.
Sei stato e ancora sei
di me colui che ha generato,
io di te
figlio rimango
anche se sono padre
uguale a te.
Roberto Busembai (errebi)

FONTE D'ISPIRAZIONE

Fonte d'ispirazione
può sembrare il cielo,
le nuvole che incontra
e quelle che lo privano
dell'azzurro innato
come se fosse presente
sempre sull'immenso
un sole giallo al meriggio
e rosso nel tramonto.
Fonte d'ispirazione
potrebbe essere
un fiore, nel suo migliore incanto
petalo fresco e odoroso
come rosa in maggio
o giglio innocente,
nel presentarsi sempre
come decoro naturale.
Fonte d'ispirazione
non ha eguali
se un angelo senza ali
come te imminente
appari ogni giorno
per riscaldare il tempo,
fugace pensiero aulico
sorge in frangente
sulla mente spaziosa
e nel cuore è spasmo,
sei angelo fresco
come una fragola
sulla panna.
Roberto Busembai (errebi)

sabato 17 marzo 2018

SEI

Sei l'unica risorsa
rimasta nella schiena
sei la mia iena 
nel sangue che ribolle,
oltre non saprei correre
come corre il sole
mentre posa i suoi raggi
oltre non si sa dove.
E vorrei rapirti
come fa l'airone
bianco sul verde mare
con il pesce azzurro
ferreo dentro il becco,
portarti nel mio nido
nascosto tra le rughe
di un cuore gigantesco
stremato dall'amore.
Sei pallida come la luna
e bianca nel tuo candore,
sei limpida come una stella
e non temi calore,
sei solo il mio splendore
e mi faccio sera per non dire notte.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

NEBBIE FUORI E DENTRO

Sono scese nebbie
sugli argentati pioppi,
nascondono dei bianchi
e risaltano gli scuri,
cortecce fracide di piogge
assorbite dai tempi,
prati verdi grami
e fossi lenti,
piangono i cerchi
delle correnti
su sassi irruenti,
e dentro sentimenti
assorbono le foglie
che cedono ai venti.
Sono nebbie scese,
fuori nei panorami,
dentro cuori infranti
o soltanto incrinati.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine da web

venerdì 16 marzo 2018

SCUSA SE NON E' AMORE....

Sarà sicuramente
un fiore,
anzi una rosa rossa,
il dono che ti porto
ogni volta,
ma non sarà
mai abbastanza
profumato e fiorito,
come invece è l'amore
che io sento
quando ti rivedo,
sarà un fiore
tra le mani
un sogno eccelso
dentro il cuore.
Scusa se non è amore.....
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

L'AGO E IL FILO

La nonna è quel pensiero caro
che sempre mi viene a mente,
è una sorta di incanto
che ho serbato in cuore,
spesso ricordo quando
con l'ago lei incespicava
per mettere dentro la cruna
il filo del rammendo,
io che non capivo ancora
di quel lavoro il nesso,
mi attaccavo alle sue gonne
e la incitavo a darsi fretta
perchè io di uscire avevo voglia
e non certo star li a guardare
quella incertezza
nel mirare il filo
e quel tremare vago delle mani.
Vorrei ritornare ora a quei momenti,
non certo per essere bambino
ma solamente per risentire
la voce un poco rauca
- Sei proprio un monello
dammi pace, appena finito
ti porterò nei prati -
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: A Difficult Task by Aurelio Zingoni (1853-1922)

LA LOTTA ETERNA

Sarà sempre una lotta,
un combattersi nell'eterno
tra bene e male
non esiste tregua,
l'uno prevale l'altro
e l'altro non concede.
Sarà sempre un tormento
la vita e la morte
tra lo sperare immane
e la certezza pura,
l'una sovrasta l'altra
e l'altra non può cedere.
Lo scorrere del tempo
non ha parole nuove
non scorre mai felice
e cerca sempre amore
anche nella morte.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine
Daniel Merriam

giovedì 15 marzo 2018

PIOVE

La goccia del cielo
è segno di una amore
perduto sul finire del sole,
è un pianto iniziato
e mai finito,
oltre le nuvole bianche
sopra il colle,
piove come se fosse
neve
scivolando silente
sopra i vetri
e sopra la mia pelle.
Oltre la pioggia
non resta altro cammino,
solo tracce disperse,
sciolte dal suo scivolare
liquido nel sogno.
Piove è pure un bisogno.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

mercoledì 14 marzo 2018

NOTTE SPECIALE

L'incanto di una notte speciale,
oltre il confine del lecito
e del normale,
al di la del pensiero e
del vago trattenere,
risalta su una luna ansiosa
luce calda di panna rosa,
come le stelle riunite
in una scia di latte,
risplende questa notte
sul nostro andare,
un leggero soffio di zucchero
velato,
come rosa sul petalo d'estate
rende colore e profumo ardito.
L'incanto di una notte speciale
rimane dentro e non traspare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

lunedì 12 marzo 2018

E SONO BIANCHI, E SONO NERI....

E sono bianchi, e sono neri,
e sono colori vari,
e sono veli, sete e cotoni,
sono vestiti ai venti
come pensieri acuti
dei tuoi vivaci momenti,
stesi ad aspettare il vento
o mesto raggio di sole,
sono capi del tuo corpo
che mi inebriano parole.
E sono bianchi, e sono neri,
e sono colori vari
abbandonati ai giochi del tempo,
pioggia non pregano
e scendono perle di sudore
sul ricordo del tuo corpo
steso al sole
o abbandonato al mare
nudo in parte
e in parte desiderato
senza i capi
bianchi o neri o
dai colori vari.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine The Dance Of The White Dresses
Éloïse Capet

sabato 10 marzo 2018

MI PERDO NELLA NEBBIA

Mi perdo nel vago di un pensare,
come se questa nebbia
che umida il mio corpo,
entrasse anche nella visuale
di un pensiero o di un ricordo,
e guardo fuori con uno sguardo diverso,
vorrei che fosse finito
tutto questo,
a volte penso che la nebbia
sia salutare, se non altro
rende tutto particolare,
e lascia forse immaginare meno
quello che il mondo nasconde
per davvero.
Mi perdo tra le vie e tra le piazze,
ora non vedo neppure
il fine del percorso,
non credo o forse si
mi sono perso,
sicuramente nei pensieri
è vero e nel forte desiderio
anche,
non temo l'umidità costante
ma l'attesa di un nuovo sole.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

PROFUMO DI DONNA

L'accattivante bisogno
di sentire il profumo,
delicato e frizzante
da inebriarmi la mente,
non rimane pensiero
vagante nel cuore
quando lieve si intrufola
trasparente e solingo
nelle nari e nel vasto cervello,
e rimesta insieme una
vaga ma certa risposta,
voglio averti
qui e ora
anche fossi per niente
scoperta e lontana da me
per qualsiasi prova.
Profumo di donna
che inonda e sovrasta
nell'aria e accalora
la mente e il ricordo
e non solo il mio corpo
che grida e reagisce
come solo natura mi ha dato,
e del corpo non sento
che un sudore imperlato
che scivola piano
da fremere freddo sovente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

TENEREZZA


La tenerezza ha gli occhi chiusi,
ma una visione alta della gente,
e vede anche oltre orizzonti lontani,
lei non ha mani,
ma palpa i cuori nel profondo,
e conosce il valore del mondo.
La tenerezza sono piume d'argento
e colorano d'oro chi la conosce,
chi la riserba e la elargisce,
la tenerezza non si tradisce.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

venerdì 9 marzo 2018

LA MIA OMBRA

L'ombra mi accompagna
sulla vecchia strada
e sulla nuova riflette
come su uno specchio trasparente,
mi segue frequentemente
e tiene a mente
il passo come fosse urgente.
L'ombra è l'essere mio vagante,
sembianza di una figura,
tenue e evanescente,
fievole come luce spenta,
ombra nel colore
e nella consistenza,
dell'ombra non potrei
vivere senza.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

HO DENTRO UN SOGNO

Ho dentro un sogno
quasi una volontà,
un desiderio immenso
di piena libertà,
vorrei andare via
ma non morire assolutamente,
vorrei poter liberare
nel nulla la mia mente,
poter scavalcare montagne ardite,
mari in tempesta
e sorvolare sopra cieli aperti,
saper sentire del vento
il suo vero rumore
e della neve conoscere
il sapore,
bagnarsi della pioggia
senza la sensazione
di bagnato sulla pelle,
vorrei vedere le stelle
quando sono spente,
e della luna e il sole
vorrei davvero sentire
il calore.
Ho dentro un sogno
di tenerti per mano
e insieme camminare
su una spiaggia deserta
sapendo che non
ci sarà mai la fine
e sempre lasceremo impronte
che non avranno resistenze,
solo il salato dell'acqua
sulla riva
le coprirà in eterno
e sempre scorrerà la vita.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

giovedì 8 marzo 2018

PER FINIRE

E voglio dirti comunque amore,
senza conoscere le tue parole,
voglio saperti sempre con il mio cuore
e ricordarti ogni minuto del mio respirare,
tu sei importante nonostante
e non potrei essere la donna che conosci
se non avessi di te tutto l'incanto,
voglio finire questo giorno speciale
con te accanto e sentirti amore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

mercoledì 7 marzo 2018

DEVE ESSERE - Per la giornata mondiale della DONNA

Deve essere un solo pensiero,
un pensiero perenne,
quello della donna 
nella tua mente,
deve essere un solo battito,
un battito eterno
quello della donna
nel tuo cuore.
Deve essere solo e sempre
rispetto e amore
nella mente e nel cuore
quello di una donna
per essere uomo veramente.

QUANDO ERO GIOVANE

Quando ero giovane,
il sole pareva brillare sempre,
non c'erano stagioni morte
e il mare era sempre calmo,
quando ero giovane
non c'era il passato
a indicarmi il presente.
Quando ero giovane,
il sorriso non mancava
dal cuore e dalla mente
e tutto mi appariva felicemente,
quando ero giovane
non c'era il dolore
a conoscenza della vita.
Quando ero giovane
sui prati e sui boschi
c'era sempre l'erba verde
e si respirava aria pura,
quando ero giovane
non c'era la morte
che si avvicinava
con il suo fiato sulle spalle.
Quando ero giovane
non conoscevo e non sapevo niente
e tutto era da conquistare,
quando ero giovane
non sapevo giudicare
e non conoscevo
la gente.
Quando ero giovane
amavo anche per niente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Raphael (Raffaello Sanzio), 1483-1520, Italian, Study for Adam, c.1509. Black chalk, 35.7 x 21 cm. Uffizi Gallery, Florence. High Renaissance.

domenica 4 marzo 2018

SOFFICE E TENERO

E' così soffice e tenero questo
immenso sentimento,
che al solo pensarlo
io mi pento,
perchè mi pare
di sporcarlo
con le mie frasi
e parole grigie,
vorrei mantenerlo intatto
come la neve
bianca sopra i prati,
o come il mare calmo
sopra la vastità del mondo.
E' così soffice e tenero questo
meraviglioso momento,
che pare quasi insulso
il solo nominarlo,
tanto mi parrebbe di frantumarlo
come sbadatamente
si sbriciola un bicchiere
di vetro sul pavimento.
E' così soffice e tenero questo
amore che io sento.
Roberto Busembai (errebi)
Image: cotedecojardin.canalblog

venerdì 2 marzo 2018

IMMENSO DOLORE

Rimarrà solo un canto perso,
note stonate verso un cielo cupo,
ritornerà nel ricordo di un passato,
ma del presente tengo forte il dolore,
non saranno soltanto le parole
le frasi fatte e i discorsi vani,
saranno i giorni vuoti,
i silenzi strani
e le notti bianche
a cantare ancora con un coro assente.
Rimarrà di te solo il profumo,
l'odore ed il sorriso in mezzo alla mente,
non sarà stato per niente
tutto questo nostro amare,
solo un pesante, immenso
infinito e inspiegabile
dolore.
Roberto Busembai (errebi)
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giovedì 1 marzo 2018

NON PENSO ALLA NOTTE

"Non penso a dormire,
non penso a sognare
non penso per niente a vegliare,
penso solo a
una scala gigante
per poterti rubare
una stella per sempre.
Non penso alla notte
ma alla luce nel cuore."
Roberto Busembai (errebi)
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SOGNO LA TUA CAREZZA

Leggera cade la carezza
quando la dolcezza morde
e del silenzio s'ode
forte il richiamo
del possente bisogno
che nasce oltre il cuore
e vola sull'immenso.
Volo con la mente
e con il corpo pure
liberando il momento
dal pesare della mano
che sofficiemente
posa sul mio corpo
diventato miele
appicicosamente appeso
al tuo fiato.
Roberto Busembai (errebi)
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SONO PIZZI E SONO TRINE

Sono pizzi e sono trine,
sono rami bianchi
sotto il culmine di neve,
sono attimi di sogno
e di fantasia nel cuore,
sono baci dentro l'anima
la purezza del tuo amore.
Sono pizzi e sono trine
bianchi rami di possenti
alberi invernali,
sono umili pensieri
ghiacci e gelidi riposti
dentro angusti ricordi,
sono spruzzi di sorrisi
sopra i tuoi denti bianchi,
sono felicità costanti.
Sono pizzi e sono trine
i giochi della neve
sulle cose spoglie,
sono brividi di voglie
quelle che gelano
nelle freddi notte
sotto letti caldi,
sono i tuoi gesti d'amore
a cambiare le stagioni,
sono fiori in inverno
anche senza sole.
Roberto Busembai (errebi)
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IL LIMITARE DEI PIOPPI

Vado camminando come un elefante poso le tracce ma infondono soltanto come un passerotto, e lascio nel cielo un alito leggero di profumo mis...