giovedì 29 marzo 2018

L'ULTIMA CENA

Ed eccomi a Voi, con umiltà e rispetto,
versarvi l'acqua ai piedi
come lo schiavo vostro diletto,
e farvene piacere onde
riusciate a concepire il gesto,
che oltre questa grama cena
vada immenso verso la gente
aperta poi nel futuro a questa scena.
Eccomi come un re deposto
inginocchiato con lo straccio addosso,
per ripulire del vostro camminare
il passo del piede stanco,
non solo di potere si vive in questo mondo,
ma di servilismo innato
verso ogni preposto,
e di me avete così avuto
il sangue e tutto il resto.
Come vorrei io, poeta peccatore,
fare lo stesso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Jacopo Bassano - Ultima cena

Nessun commento:

Posta un commento

HO LASCIATO LA MIA OMBRA

Ho lasciato la mia ombra a controllare il passo di onde disastrose, onde senza senso minacciose, le ho detto di non farsi cullare, scioglier...