giovedì 8 giugno 2017

IN VIAGGIO IN......UMBRIA

NORCIA


….E quanta solitudine ti entra 
nel cuore e nella testa,
e quanto pianto trattenuto
sgorga nel cuore,
non c'è più foglia che vola
allegramente e posa su questa terra,
non c'è più raggio di sole
che scenda e libero scaldi queste mura,
e non c'è più gente che liberamente
viva senza il grido dentro rimasto,
e quanta solitudine e dolore
rimane nei cuori e nelle terre
arse o bagnate, da soli e piogge
da naturali esposizioni di stagioni
come un naturale male
tremando irruppe nella notte
e posò la traccia pure sul Santo,
punendo il fasto di una chiesa
che fasto poi non era
ma solo devoto ringraziamento.
….E quanta solitudine
rimane dentro a questa gente
e nei loro sguardi sereni della vita,
ma crudi del doverla ancora sopportare,
e vivere in questa cognizione
di improvviso cambiamento
non per loro decisione.
E nella solitudine rimane
sempre la meraviglia e
di essa è doveroso tenerla in considerazione,
non tanto per il bello,
ma per il sacro rispetto
non dei sassi crepati
ma dei morti che si è rapiti.


….E quanta solitudine ancora.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Norcia Piazza e Basilica di San Benedetto, prima e dopo il terremoto del 30 ottobre 2016

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