Non ti ho mai scritto, Maggio,
di quando tu ancora imberbe
crescevi giorno dopo giorno,
e io ti correvo dietro
sicuro di prenderti come
prendevo sopra il prato
la margherita e il papavero rosso,
non ti ho mai scritto, Maggio
di come sei arrivato
senza far tanto rumore
sorpassando il gelo
e il vento di marzo
sopra dell'Aprile le viole.
Non ti ho mai scritto, Maggio
di quando ti ho rapito
una notte di stelle piene
un tuo sottile e fievole
profumo di acacia in fiore
per donarlo, tra spine e aroma,
a chi era nel cuore allora,
non ti ho mai scritto, Maggio
che sei il mese di me nativo,
che porti il fiore dell'amore
e che mi parli come
parlerebbe un sogno
che ho chiuso nel cassetto,
non te lo rivelo,
perchè non ti ho mai scritto, Maggio
e forse un giorno
quando ci incontreremo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine ERREBI
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