domenica 29 maggio 2016

DOMENICA DI MAGGIO

Del maggio assolato, profumo di rose
non resta che il vago sentore nel cuore
la vista riduce lo spazio in traluce
e dona il grigiore di sogni spezzati.
Non c'è quel calore di anticipata estate
non c'è quel sopore di primavera avanzata
ma solo una nebbia di nuvole basse
e pioggia che cade su fiore inzuppato.
Il colle lontano sparisce nel nulla,
i pioppi ed i salici ergono piano
il polline bianco diventa poltiglia
e s'alza nel cielo una luce di fuoco.
Tuona, lampezza, come se l'inverno bussasse
di nuovo a questa stagione,
non c'è sulle scale dei passi rionali
il dolce profumo di salici in fiore.
E tutto in un giorno si è fatto grigiore
e tutto in un giorno dimentica il sole
ieri l'estate sembrava alle porte
stamani d'inverno si veste stagione.
Corrono gatti al riparo dell'acqua
cantano galli aspettando un alba
ma il nero sovrasta su nuvole basse
e questa domenica richiude nei cuori
la voglia di correre in prati inverditi
e spegne negli occhi la lacrima incorsa.
Domenica piove e anche burrasca
in questa stagione di maggio inoltrato
lasciando pozzanghere sporche di petali
sparsi sulle terre invece che fermi sui fiori
e fuori si bagna e dentro si piange
l'estate è lontana l'inverno non cede.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Dermot Russell

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