lunedì 16 maggio 2016

COME CANCELLARE


Hai preso una cimosa per cancellare il gesso,
ma credi che con questo possa cancellare
anche il segno evidente che hai lasciato
in tutto questo tempo sul mio corpo
e sul mio stesso cuore bagnato.
Con un gesto da nulla ti sei liberata
di una vita passata a divider le cose,
i sentimenti tutti e pure i giochi ed i pensieri,
gli attimi di respiro e pure le voglie innate
quelle che mai freni,
eppure con un semplice movimento della mano
hai cancellato tutto quello che avevamo
diviso, condiviso, unito e abbinato
e in un angolo della lavagna, anzi dietro,
l'hai in un attimo relegato.
Sei libera come il vento che ti ha portato
di fare e disfare della tua semplice vita
ma in questo turbinio non puoi pretendere
di trascinare nel vortice tutto il tuo passato
e uscire indenne facendomi del male,
non puoi anche se te lo permetti
di potermi strapazzare come tanti
dopo che ci siamo amati e desiderati
più che di due amanti.
Hai preso la cimosa e hai cancellato,
bene, ricordati comunque che non ti ho dimenticato,
io non porto rancori, o almeno ci provo
e se un giorno ti ritornasse in mano
un pezzetto di quel gesso
se vuoi puoi ancora scrivere ti amo
sul retro della lavagna dove mi hai messo.
Roberto Busembai (errebi)

Nessun commento:

Posta un commento

SULLA PARETE

I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al ...