lunedì 16 maggio 2016

MERCE IN VENDITA

Siamo merce in vendita, come mele sui banchi
dei mercati stagionali su strade e piazze,
di periferie affollate da cementi grigi,
e gente ancor più cupa dei muri
sgretolati, da incuria comunale.
Siamo relitti di barche abbandonate,
su spiagge vuote e deserte,
in oceani di persone, tormente
di rumori e voci, isole senza approdi,
scogli senza porti.
Siamo detriti d'ossa corrosi dagli sciacalli,
le sere nei marciapiedi unti
da scarichi di motori, su viali
alberati da ombre sconosciute
su panchine rotte o occupate
da simili in posseduta sorte.
Siamo uomini con un numero
senza nome, gettati dentro ai forni,
cremati dai destini, abbandonati e lesi,
in cerca di riparo e cure
dei dolori accorsi, siamo soltanto
vuoti delle nostre risorse.
Siamo la speranza di un mero destino
corrosi dai sali del deriso acume,
siamo ignoranti del nostro umile sapere,
in balia dei giochi dei suonatori ambulanti,
siamo nonostante tutto ancora sognanti.
Siamo merce in saldo,
dai nostri affetti e amori
siamo sempre e ovunque
sempre più soli.
Roberto Busembai (errebi)

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