mercoledì 11 maggio 2016

LA NEVICATA DEL '56 (Feat Mia Martini)

Una lacrima scende, nella notte serena,
c'è la luna stasera e si vede dai raggi
che attraversano fessure di ante rovinate
di finestre antiche e usate,
scende una lacrima di voglia di uscire
di andare fuori a giocare nel gelo che ghiaccia
sulle canale rotte, candelotti trasparenti
come trasparente era la vita dentro
una camerata di famiglia,
sopra materassi in foglia di granturco
e amore dentro il guanciale di lana
di pecora pascolata sul prato gelato.
Una lacrima scende, vorrei avere un padre
che mi prende sulle spalle,
che mi porta lontano verso giostre di cavalli
fermi e volanti nel pensiero di favole,
quelle che la sera una donna mi raccontava,
la madre di sempre che madre non era,
e lacrima scende sulla neve che ora cade
lieve come il pane che lievita
nel forno di legna e pentola bolle,
sui caminetti accesi quando legna si trovava,
e canzoni suonavano dentro a una scatola nera
una radio che quella di Londra era ancora nel cuore,
una radio di guerra che guerra più non c'era.
Una lacrima scende e dico a mia sorella:
dai usciamo di notte , contiamo le stelle
se sono troppe le colgo e te le dono
domattina ti ci fai una collana,
e lei mi diceva:
no mi ci faccio una corona
e sarò regina.
Una lacrima scende e torna mattina.
Roberto Busembai (errebi)

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