martedì 3 maggio 2016

I PAZZI SIAMO NOI


Saliva sulle scale come se
salisse sopra le colline,
arrancava scegliendo dove
posare il piede,
come se negli scalini
fossero sparsi,
sassi e grumi di terreno.
Nella sua mente vaga
il pensiero era sempre
in campagna,
quella che l'aveva vista nascere,
quella che l'aveva vista morire
lo stesso giorno,
di maggio in un fienile.
Nella pazzia di un umano,
rimane sempre
una felicità perenne,
che possa rimediar
del danno,
di aver dato infermità.
Saliva e scendeva,
le scale della vita,
nella stessa misura
come se volasse
con ali spezzate,
incespicare sul terreno
nella certezza,
di un dì volare.
E sulla bocca
teneva un sorriso.
Roberto Busembai (errebi)

Immagine: Balla Giacomo - La pazza

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