martedì 31 maggio 2016

DUNE

Fili di erbe gialle ocra, spento colore,
ergono sopra rene bianche
prati impersonano su lidi solitari
bordi di mari ancora primitivi
su dune di colli naturali
e il silenzio invade sulla spiaggia
solo il chiacchierar della lieve onda
e di una vespa che non trova fiore.
Son dune anche il mio lenire,
il mio sentire ricambio dentro il cuore,
erbe incolte i miei fugaci pensieri
e bianchi sono i sogni perduti dai colori,
il chiacchierar che naviga dentro
è dato dai rumori delle strade,
rumori senza gente o così appare,
tanto è il silenzio delle voci
anche nel chiedere aiuto
si soffoca la voce e chiude l'occhio.
L'onda si muove eterna nel suo agire
il cuore quando è scritto muore
e resta solo un vago segno sulla battigia
sperando che resista ancor per molto
giusto un andirivienI di acqua
che sala e sale sulla riva.
Dune sono ripari dai venti,
dune sono accumuli dei ripensamenti,
e tace l'ape ormai svanita
e nettare nel cuore smiela.
Roberto Busembai (errebi)

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