Fili di erbe gialle ocra, spento colore,
ergono sopra rene bianche
prati impersonano su lidi solitari
bordi di mari ancora primitivi
su dune di colli naturali
e il silenzio invade sulla spiaggia
solo il chiacchierar della lieve onda
e di una vespa che non trova fiore.
Son dune anche il mio lenire,
il mio sentire ricambio dentro il cuore,
erbe incolte i miei fugaci pensieri
e bianchi sono i sogni perduti dai colori,
il chiacchierar che naviga dentro
è dato dai rumori delle strade,
rumori senza gente o così appare,
tanto è il silenzio delle voci
anche nel chiedere aiuto
si soffoca la voce e chiude l'occhio.
L'onda si muove eterna nel suo agire
il cuore quando è scritto muore
e resta solo un vago segno sulla battigia
sperando che resista ancor per molto
giusto un andirivienI di acqua
che sala e sale sulla riva.
Dune sono ripari dai venti,
dune sono accumuli dei ripensamenti,
e tace l'ape ormai svanita
e nettare nel cuore smiela.
ergono sopra rene bianche
prati impersonano su lidi solitari
bordi di mari ancora primitivi
su dune di colli naturali
e il silenzio invade sulla spiaggia
solo il chiacchierar della lieve onda
e di una vespa che non trova fiore.
Son dune anche il mio lenire,
il mio sentire ricambio dentro il cuore,
erbe incolte i miei fugaci pensieri
e bianchi sono i sogni perduti dai colori,
il chiacchierar che naviga dentro
è dato dai rumori delle strade,
rumori senza gente o così appare,
tanto è il silenzio delle voci
anche nel chiedere aiuto
si soffoca la voce e chiude l'occhio.
L'onda si muove eterna nel suo agire
il cuore quando è scritto muore
e resta solo un vago segno sulla battigia
sperando che resista ancor per molto
giusto un andirivienI di acqua
che sala e sale sulla riva.
Dune sono ripari dai venti,
dune sono accumuli dei ripensamenti,
e tace l'ape ormai svanita
e nettare nel cuore smiela.
Roberto Busembai (errebi)
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