Marcello, ma non è Anita colei che
musa schizza della vasca di Trevi l'acqua,
dolce vita che scivola dalla fontana
senza tregua cola e lucida sulla pietra
e posa la speranza nella monetina
cantandole un arrivederci Roma
nella credenza di ritornar.
Caldo afa nelle vie e nelle scalinate
chiuse tra vicoli rossi e fresco vento
accarezza sui lunghi ponti d'antichità
profumi di santità mista a fasti d'imperatori
magni sui colossei e sulle piazze
come battaglie finte sulla piazza
Navona, cielo delle stelle
fulcro dell'infinito,
miraggio tra le belle.
Canto uno stornello, tra chitarre di strada
e un calesse che ancor struscia
su Via Veneto, diva per me diventi
in una notte di luna calda
una notte di luna tonda
che celia dietro il cupolone
di una chiesa santa
nel mondo invidiata,
nella fede tuffata,
ed il Tevere sogna e ci tiene
il moccolo, nel bacio d'agosto
sotto il Milvio ponte in vista
di un gabbiano che nella notte
ancora cerca.
musa schizza della vasca di Trevi l'acqua,
dolce vita che scivola dalla fontana
senza tregua cola e lucida sulla pietra
e posa la speranza nella monetina
cantandole un arrivederci Roma
nella credenza di ritornar.
Caldo afa nelle vie e nelle scalinate
chiuse tra vicoli rossi e fresco vento
accarezza sui lunghi ponti d'antichità
profumi di santità mista a fasti d'imperatori
magni sui colossei e sulle piazze
come battaglie finte sulla piazza
Navona, cielo delle stelle
fulcro dell'infinito,
miraggio tra le belle.
Canto uno stornello, tra chitarre di strada
e un calesse che ancor struscia
su Via Veneto, diva per me diventi
in una notte di luna calda
una notte di luna tonda
che celia dietro il cupolone
di una chiesa santa
nel mondo invidiata,
nella fede tuffata,
ed il Tevere sogna e ci tiene
il moccolo, nel bacio d'agosto
sotto il Milvio ponte in vista
di un gabbiano che nella notte
ancora cerca.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: da "La dolce vita" Federico Fellini - Marcello Mastroianni e Anita Ekberg
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