giovedì 23 giugno 2016

IL MIO FUNERALE

Mi voglio immaginare, il giorno del mio funerale,
si perchè almeno ora che sono vivo
posso criticare e pure ridere di chi viene,
posso sentenziare se le cose sono fatte per la quale
e anche magari rimanerci pure male per
scoprire che non son venute che poche persone.
Innanzitutto sono sicuro e certo
che sarà una giornata di sole alto,
non posso certo prevedere se estate o inverno,
ma non pioverà quel giorno,
figurati se il cielo spende per me le lacrime,
anzi è tra i più fortunati
perchè tra poco lo raggiungo,
c'è Pietro che mi aspetta per scrivere un presente
a un angelo che compie i suoi ennesimi anni,
e vorrebbe da me una poesia di quelle
che ha sentito dire dalla gente
che toccano il cuore a leggerle,
immaginatevi se la legge un angelo.
Ci saranno tanti amici, cari e altri solo creduti tali,
alcuni già lo vedo, controllano l'orologio,
si sono venuti ma soltanto per figura,
hanno la malattia della furia
e della funzione non gli interessa niente,
ci saranno pure i conoscenti,
quelli che mi hanno per sentito dire
o per amico dell'amico o del parente,
ma a tanti non gliene frega niente
cosa e chi c'è dentro la bara
l'essenziale che non si faccia poi caciara
e si finisca alla svelta.
Certo avrò un amore che piange disperato,
a questo non avevo pensato,
no questo non lo commento, altrimenti muoio davvero
a pensar al suo strazio e al mio al vedermelo in questo momento.
Ci saranno tanti bambini,
figli di amici,nipoti, cugini dei cugini,
chi in carrozzina, non lo ricorderò che in fasce,
chi già scolaretto, alcuni già il primo pelo,
che bello veder tutti questi giovani
io che giovane non sono.
E fiori in abbondanza, si quelli ce li voglio,
non mi interessa niente della beneficienza,
si muore una volta sola mannaggia
e voglio che sia fatto tutto senza guardar spese,
amo i fiori di tutte le specie e i colori
se non approfitto in questo frangente,
quando mai posso permettermi questo giardino volante.
Messe e preci, fate veloci
tanto se son da Paradiso o Inferno
non sono certo queste ultime litanie
a decider della mia condizione,
spero di trovarmi abbastanza bene,
qualsiasi che sia la dislocazione.
Beh credo di aver detto tutto,
in fondo non è poi tanto brutto
questo funerale, chissà ora quanta gente
lo verrà veramente a vedere.
Bon pro vi faccia ma spero molto tardi,
non sono in vena di rappresentazioni,
ricordatevelo almeno tra....trent'anni
e poi magari al tempo ci troveremo d'accordo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine : Wayne Gonzales (American, b. 1957), Waiting Crowd, 2008

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