
quando dentro il letto mi accarezzava
con quella mascolinità che lui irradiava,
era troppo carino da non poter lasciarselo sfuggire
la prima volta che mi regalò un fiore e poi
mi disse dai andiamo a letto,
ma lo disse con tutto il piacere
che a un uomo si legge dentro gli occhi.
Era troppo dolce, da non poter accettare
tutti i suoi presenti, cene e cotillon
e poi finire tutti e due contenti
anche su un divano o d'inverno vicini
ad un caminetto, purchè si facesse
con calma e rispetto.
Era troppo forte, da non potersi far stringere al petto
e poi sentirlo dentro, come un grande fuoco
ma non da amarlo ma da sentirlo tutto
finchè spossato si riposava accanto,
un bacio, un riposo , ci rivedremo
il prossimo sabato.
Era troppo tutto e nonostante tutto
non l'amavo, non ci amavamo
ma il desiderio è ancora tanto.
Roberto Busembai (errebi)
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