domenica 5 giugno 2016

UN UOMO NELLA CITTA'

Zelante forse è il passo al rinvenire della sera,
lo stress della giornata ricade dentro i fari
di auto in attesa di semaforo accecato,
che luce irradia casualmente
sperando in un altro diverso colore
dai tre a disposizione.
Fuma una sigaretta, stretta tra le labbra,
senza un sorriso spreca il muover della bocca,
lo sguardo in basso al piede
che posa sull'asfalto e talvolta cede
di passargli avanti
un simile in precipitosa corsa,
più giovane nell'animo
se non nella fattezza.
Vetrine accese, oggetti in piena luce
non destano in lui la voglia
come non desta il desiderio
di una famiglia in attesa,
bambini chiedono troppa presenza,
la donna vuole pazienza
e la vita scorre sulle rotaie
di un tram che ora è in attesa.
Nel grigio dello smog, e di una serata vana,
getta il mozzicone e entra nel vagone
odori acri, forti e familiari
di sempre uguali come uguali sono le figure
se non nell'apparire ma almeno nella posa,
e lascia in abbandono il corpo e la mente svuota
guardando al di là del finestrino sporco,
come sarebbe il mondo senza questa luce nera,
senza la mia presenza,
senza un tram giallo che porta a niente
e niente riporta via per sempre.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Mario De Biasi - Tram, Milan, 1950s

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