giovedì 23 giugno 2016

LA GRANDE ONDA

E' dietro il nostro bisogno di ricordare,
l'antico desiderio dell'onda maggiore,
del grande slam sul prato,
dell'occasione unica.
Siamo in attesa con la tavoletta in mano,
ben curata, lucidata e tornita,
camminiamo frenetici sulla spiaggia dorata
in un su e giù con gli occhi puntati
sul mare agitato
e attendiamo con tutta l'adrenalina
nel cuore e nel corpo
per correre improvvisamente
alla vista della grande onda.
E la vita scorre, ogni giorno inesorabilmente,
ma il mare calmo o spesso agitato
non ci offre quel'attimo che noi vogliamo,
e mesti delusi forse anche stanchi
andiamo inesorabilemente avanti.
S'alza un nuovo vento,
questo pare sia più proficuo,
s'alzano le onde, la corrente è cambiata,
ci fermiamo con la tavoletta in punta
osserviamo con fermezza l'acqua
e stiamo per iniziar la corsa
felici stavolta di poter abbracciare
l'onda e il mare e la felicità tutta,
ma sempre ci è parsa, e mai ci è giunta,
e bagnati dagli schizzi provocati
ce ne torniamo a riva ancor più delusi.
Siamo sempre in continua attesa
ma sempre come tutto abbiamo la speranza
e certi come i surfisti
crediamo ancor nella grande onda.
Roberto Busembai (errebi)

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