giovedì 23 giugno 2016

E' PASSATO UN GIORNO

E' un giorno, un lunghissimo giorno
che non ti parlo d'amore,
è un atto riprovevole che non ha uguale,
mi sento alquanto costernato e vile,
da non saper come incominciare
a dartene le scuse e farmi perdonare.
Un giorno che non apprezzo le tue labbra rosse,
che lambiscono il dito per togliere quell'unghia
dispetto di una manicure sbagliata,
è un giorno che non lodo la tua pelle,
ora distesa al sole per renderla di miele,
vellutata come pesca ancor da maturare,
un giorno che non ti parlo dei tuoi occhi grandi
che guardano nel cielo a caccia di gabbiani,
temono una lacrima ma non piangi
solo un pulviscolo straniero che irrita la pupilla,
un giorno che non ti prendo la mano
che ora sta cercando un libro,un passatempo
dentro una borsa in vimini posata sull'asciugamano,
un giorno che non facciamo l'amore,
quello che vorremo su questa spiaggia
ma insieme aspettiamo il calar del sole
e non sarà più un giorno che non ti sento.
Roberto Busembai (errebi)

Nessun commento:

Posta un commento

SULLA PARETE

I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al ...