giovedì 23 giugno 2016

RICORDO D'AUTUNNO

Ricordo ottobre ogni anno,
al dolce profumo di foglie
caduche su asfalto bagnato
da pioggia leggera che scende.
Ricordo Parigi quell'anno
che sotto l'ombrello in una sera
d'autunno inoltrato
mi desti quel bacio tiranno
vicino a Place de l'Etoile
con l'Arc de Triomphe guardingo
e insieme Parigi scoprimmo
vestita in un nuovo mantello.
Ricordo salimmo sul metro
ignari del numero preso,
scendemmo in un posto sbagliato
e a piedi bagnati sulla rue
procedemmo tenendoci stretti per mano,
bagnandoci sotto la pioggia battente,
l'ombrello era perso nel vagone
come perso era il tempo trascorso
a correre tra boulevard e place
cercando un luogo appartato
per dirci sottovoce le cose.
Ricordo Parigi d'autunno,
le foglie caduche su Jardin de Luxembourg
seduti su sedie di ferro
tu con un libro d'amore
io con l'amore nel cuore,
lucertole sotto un raggio di sole
freddi nel sangue per il nostro timore
di credere eterno questa nostra passione
e sapere durare soltanto il passaggio
dei giorni d'ottobre in quel dolce viaggio.
Ricordo la Gare de Lyon quella sera,
cuccetta da quattro
senza la tua figura,
Parigi ora andava indietro nel tempo
come avanti correva quel treno,
e tu che lontano baciavi nel vento
sul bordo binario, e il viso di pianto.
Ricordo ottobre ogni anno
e sento ancora il profumo d'autunno
mischiato al famoso Chanel,
acquisto mirato nei gran magazzini
dono scontato per farmene grande,
ricordo nei giorni passati sul fiume
ai bordi di una Senna complice e silente
dei nostri passaggi di frasi d'amore,
nel nostro tenersi per mano,
nel nostro baciarsi ignari del mondo.
E scende la pioggia ancora in autunno
ma non è più quella dipinta a Montmartre.
Roberto Busembai (errebi)

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