martedì 14 giugno 2016

IL CUORE IN STEREOFONIA

Guardare dietro il vetro di una finestra chiusa,
senza sentire un minimo rumore,
è come guardare un vecchio film in bianco e nero
muto con sottofondo musicale.
Certo la musica non mi appartiene ma
posso sempre immaginare un motivo
che allieti quello che sto ammirando
e farne da colonna sonora dell'immaginario.
Scorgo passerotti indaffarati, che svolazzano
presumo rumorosamente, tra un ramo e un altro,
due stanno decisamente litigando, lo noto
dai loro becchi aperti e dai gesti alquanto altezzosi,
è meraviglioso il mondo in silenzio,
si può immaginare di tutto e magari l'inverso di quello
che ora sta accadendo.
Sul filo della luce, due tortore stanno vicine una all'altro,
penso che si stiano scaldando, ma la temperatura
fuori è abbastanza calda, allora di sicuro stanno
amoreggiando o è solo una mia congettura.
Passa un'auto a velocità estrema,
un gatto attraversa quasi viene investito,
dal finestrino aperto un braccio esce e s'agita,
capisco che il guidatore è rimasto scioccato
e inveisce contro l'animale come se questi
fosse in grado di capire,
anzi povera bestiola lo vedo ora tutto appartato,
di certo il cuore batte all'impazzata,
del pericolo scampato.
E' bello guardare fuori dalla finestra chiusa
con un concerto di violini in testa
le nuvole che smuovono nel cielo
portate da un vento di tempesta,
e in questo movimento e di non frastuono,
adoro questo silenzio
nel mio cuore in stereofonia.
Roberto Busembai (errebi)

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