C'era una volta l'amore disperato,
quello da far straziar i cuori
a chi vi si trovava inguaiato,
l'amore desiderato e pianto
al cospetto di una finestra aperta,
al finestrino di un treno che sbuffava,
al lacrimar di una partenza in guerra
o solo per vista una mattina
mentre con la mamma comprava
una stoffa o una borsa nel tal negozio.
E solitudine fatta di sospiri e voglie represse,
tra vesti ingombranti le signorine,
e attillati completi i signori,
tra fumi e caffè in ritrovi per soli uomini,
o tra il tè bevuto in compagnia di amiche
ridendo in celia del bel fusto d'uomo
intravisto nel corso con la mamma appresso,
facendo finta d'interessarsi alla stoffa o alla borsa,
guardando di sbieco attraverso la vetrina.
E ansie e sogni erano di giorno e pure di notte,
e ognun viveva con il suo sentimento in corpo
e non c'era ragione di poterselo dire,
se non di soppiatto magari fingendosi garzone
del negozio dove si vendevan stoffe o borse,
per conquistar così il cuore a chi
già ne era conquistato,
magari poi la madre acquistando
chiedeva pure se il garzone
le avesse dato una mano.
C'era una volta un amore sano,
o forse troppo poco ardito e stretto,
ma di sicuro era un amore certo,
magari poi finiva che dopo essere maritati
le stoffe e le borse da voi venivano
soltanto per essere trasportate,
tra un trasloco e un rassetto della casa,
mentre nei suoi attillati completi
la voglia si faceva stretta,
e negli ingombranti vesti dell' allor signora
c'era il problema di sgualcir la stoffa.
C'era una volta........
quello da far straziar i cuori
a chi vi si trovava inguaiato,
l'amore desiderato e pianto
al cospetto di una finestra aperta,
al finestrino di un treno che sbuffava,
al lacrimar di una partenza in guerra
o solo per vista una mattina
mentre con la mamma comprava
una stoffa o una borsa nel tal negozio.
E solitudine fatta di sospiri e voglie represse,
tra vesti ingombranti le signorine,
e attillati completi i signori,
tra fumi e caffè in ritrovi per soli uomini,
o tra il tè bevuto in compagnia di amiche
ridendo in celia del bel fusto d'uomo
intravisto nel corso con la mamma appresso,
facendo finta d'interessarsi alla stoffa o alla borsa,
guardando di sbieco attraverso la vetrina.
E ansie e sogni erano di giorno e pure di notte,
e ognun viveva con il suo sentimento in corpo
e non c'era ragione di poterselo dire,
se non di soppiatto magari fingendosi garzone
del negozio dove si vendevan stoffe o borse,
per conquistar così il cuore a chi
già ne era conquistato,
magari poi la madre acquistando
chiedeva pure se il garzone
le avesse dato una mano.
C'era una volta un amore sano,
o forse troppo poco ardito e stretto,
ma di sicuro era un amore certo,
magari poi finiva che dopo essere maritati
le stoffe e le borse da voi venivano
soltanto per essere trasportate,
tra un trasloco e un rassetto della casa,
mentre nei suoi attillati completi
la voglia si faceva stretta,
e negli ingombranti vesti dell' allor signora
c'era il problema di sgualcir la stoffa.
C'era una volta........
Roberto Busembai (errebi)
Nessun commento:
Posta un commento