sabato 30 settembre 2017

...E MI MANCHI

...e mi manchi
non ho altre parole,
il letto mi si fredda
dentro le coperte e i piumoni,
sento freddo sulle spalle
non ho il tuo calore
nei miei fianchi stanchi,
....e mi manchi
vedo il sole dai suoi raggi
oltre le finestre chiuse,
sento il sapore amaro
di un caffè non portato,
non mi posso alzare,
sento il vento
dalle foglie sopra il ramo
muovere nel silenzio,
....e mi manchi
ormai da troppo tempo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

SPIRITO FEDELE

SPIRITO FEDELE
E' la parola che gli manca
nel silenzio degli astanti,
vibra il suo sorriso
come freccia in seno,
non c'è rumore attento
come il suono dell'arpa
pizzicata in corda tesa,
c'è solo evanescenza
o spirito fedele a rimembrare
quanto potrebbe
forse essere fedele
il coraggio e la coscienza,
che senza non potrebbe
aleggiare e smuovere le ali,
come una colomba
o forse come sembra,
un angelo nel cuore.
Roberto Busembai (errebi)
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OTTOBRE

Capello rosso al vento,
maglione alto o
cappotto dai risvolti in pelo,
bianca cerea in volto,
trucco grossolano
occhio aperto e vivace,
colori e frutti
nuovi e dolci sapori,
venti alle spalle
e pioggie e temporali
nelle grandi tasche,
appresso una valigia,
foglie caduche dentro
e sparsi sulle strade
di nuvole grigie,
cozzaglie di nevi sciolte,
miste grandine e
piogge fredde.
Castagne, cachi, zucche
e melograni,
sapori strani
e fuochi sopra i prati,
di questa stagione
che Ottobre ci
conviene, e ubriaca
le voglie di fiumi
di vigne
spremute sui colli.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Via weheartit

I GIORNI SULLE STRADE

I giorni sulle strade
corrono sempre col fiato
alle spalle, e lasciano
sul letto
le tracce delle notti
che insonni son passate,
o forse urlate
nelle lune piene
o in quelle nascoste.
E si ritorna spesso
sui propri passi,
lasciando nonostante
orme e segni diversi
sul confine,
sono ombre o rughe
sui guanciali
a ricordare
i sogni e i pensieri,
o attimi di piaceri.
I giorni sulle strade
sono solo passi strani,
raccolti tra i fari di luci spente
o lampioni nelle nebbie chiare,
tra un platano di viale
o salice piangente,
fronde sulle rive
di un fiume fluente.
Roberto Busembai (errebi)
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L'AMORE

Soffio lieve scende
come neve,
libero nel vento, 
fragile nel sole,
del calore n'è intenso,
della luce
sa planarne il senso,
morbido sulla pelle,
incauto nelle viscere
di un corpo,
immenso
dentro un cuore
anima persa
nel dimenticarlo,
sapore
di glicine misto
a ginestre
gialle e fiorite,
aroma di salmastro
salato e
frizzante nel contesto,
dolce miele
e stucchevole
misto di aromatiche sensazioni,
soffio di emozioni
questo è l'amore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Amor And Psyche by Louis Lagrenee

venerdì 29 settembre 2017

MALELINGUE

Nascono come vermi
dentro un frutto marcio,
e strisciano in egual misura
sulle umide lingue,
sono parole e frasi
dettate dalle invidie,
dalle gelosie e dalle rabbie represse,
sono maldicenze che
scorrono come fiumi,
tra volti conosciuti e
gente di passaggio,
tra un retaggio di parenti
e gruppi di vicinato,
sono serpenti nati
e fanno del male orrendo,
uccidono più le voci
che i coltelli.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Meeting of thirty-five heads of expression, by Honore Daumier

CAMBIO COLORE

Ripeto sempre con l'ardire invano,
guardo nel prossimo ogni ruga impressa,
nasce la noia ad ogni suo richiamo,
e lenta scorre la mia tristezza,
vorrei vedere ancora il nascere del sogno
come della foglia il suo bisogno,
sentire del passato solo un vago colore
e rivedere verde nell'albero che sovrasta.
Ripeto sempre che non basta,
e piano scende autunno e
dolcemente cambio del sangue il colore.
Roberto Busembai (errebi)
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UNA CANZONE STONATA

Una canzone stonata,
vibra nella mente
come un disco rotto
sul piatto distorto,
ripete sempre il suo ritornello
insignificante e fatto
solo di gutturali versi,
acidi suoni che
toccano nelle vene.
E' un motivo che
risiede ormai nella testa
e ripete invano
un richiamo che di dolce
ha soltanto un vago suono,
conosciuto sulle rive
di un fiume in piena
una notte di luna
che non c'era.
Una canzone stonata
risiede nella vita
e trova suo riparo,
dopo un concerto fallito
sul palco di un teatro
vuoto di spettatori,
ma pieno di figuranti,
una canzone che non
ha più amanti.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

VORREI L'ONDA ALTA

Vorrei l'onda alta,
a porgermi la forza
di toccare il cielo,
darmi dell'airone il
gioco del volo,
e ricadere nel mare
con un tuffo leggero,
come un'alga
posa sulla marea.
Sentire del bagnato
e salato sulla pelle,
ardere nel sole
evaporando
e vivere del mondo
il suo incanto dolce,
sapere nel temporale
trovare solo refrigerio
e non lo scuro che sento,
amare d'ogni essere vivente
il suo solo vivere eterno.
Vorrei l'onda alta
solo per sentire bene
almeno un momento.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

giovedì 28 settembre 2017

MALE OSCURO

La scatola si chiude
ermeticamente,
stringe pian piano a non far 
entrare
voci o luci piene di incongruenze,
assorbe nel suo stato
carnale,
le scorie di un passato
e il presente,
dimenticando la speranza di un futuro
che remore si staglia
contro le pareti e urla:
Credevi d'essere vivo!
Il male oscuro mangia
anche quando dorme e tace,
la voglia ti rimane
la vita ti si scioglie silenziosa
come neve bianca,
e non cresce più la rosa.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Daniel Núñez Pernas

PICCOLE INCOMPRENSIONI

Ci sono sempre state
delle piccole incomprensioni,
quelle minuscole sensazioni
di parole o fatti o soltanto gesti
o sguardi che lasciano aperto
il desiderio di sapere,
la voglia di conoscere a fondo
il significato, eppure
in queste piccole incongruenze
talvolta sorge un enorme
divario che soltanto gli
sguardi rendono ancora più l'ignoto
e il solo sfiorarsi con le dita
crea brivido nella pelle
e sulla bocca ardita.
Solitamente è il bacio
quello che pone freno,
che innalza e copre ogni
dubbio e rende meno
febbrile quello stato,
ma se non avviene,
se nella vicinanza
si crea il gelo,
allora quello che hai creduto
non è più evanescenza
o semplice dubitanza,
ma realtà, realtà piena
e tutto come castello di
sabbia e rena umida,
crolla e rovina sull'istante.
L'amore è un attimo,
e come tale arriva ma
anche fugge via.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

COME FOGLIE CADUCHE

Siamo già cumuli ammassati,
fradice di colori e perse sui selciati,
dimoriamo sotto la madre natura 
e cogliamo ormai del mondo
una evanescente sfumatura,
siamo foglie andate e vissute
nella piena vigoria del tempo,
siamo sempre state in balia
di un vento talvolta mite
altre e spesso violento,
abbiamo ceduto il passo
per non avere più il coraggio
o forse meglio, la forza fisica
di poterlo affrontare,
siamo foglie amare
caduche all'inverno.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine by Shandi-lee Cox

mercoledì 27 settembre 2017

IL LIBRO DELLA SERA

Ma se davvero avessi scritto tanto,
non starei certo ora qui sola
a vivere di rimpianto o
forse solamente malinconia,
se questo fosse stato
il mio diario
di quando egli era in mia
dolce e tenera compagnia,
non sarei ora qui a volare
con la fantasia e il sogno
di riportarlo appresso
e di rivederlo,
e se le parole che leggo
in questo libro che mi permea
di avventure e insegna luoghi
e persone, ritrovassi la forza
e il desiderio di continuare
ancora con il suo respiro,
forse non starei qui a
leggerle per trovare sonno,
di certo questo libro
non è nemmeno il tuo
scritto d'amore che non
ho in ricordo, ma solo
una fantastica lettura
che parla di amore e se ne gloria,
ma questa per me è un altra cosa,
l'anima mia ora riposa.
Roberto Busembai (errebi)

UN SORSO APPENA

Brucia come il fuoco,
nella gola il sapore,
e arde sempre meno
di quello che rovina
nella mente,
la solitudine dei giorni,
apparente o meno,
quella che poi si sente,
è tale più dell'alcool
da offuscare le cose,
fumi s'alzano come nebbie,
e più ti senti solo
in mezzo a tanta gente.
L'amore che ti circonda
è nuvola leggera,
rinfresca dal caldo sole
ma non scalda come
l'ombra che ora sovrasta
sola e preme,
un goccio di cognac o gin
o che si voglia,
non basta certo a rovinare
questo ardere nel pensiero,
fumi di sbronza
non limano quel tunnel,
anzi lo inondano in pieno.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

martedì 26 settembre 2017

E D'ISTINTO AGISCO

Corrono nella mente,
spruzzano incandescenti
voglie come stelle,
e stuzzicano il frenetico
sentimento di movimento,
agire dell'istinto
è il potere del mio
inconsapevole muovermi
con deciso passo verso
l'avvenire.
Salgono nelle mani e negli arti
inferiori i fremiti che
soltanto il cuore potrebbe
trattenere e
saltano scandendo
ore e secondi senza
darne alcun valore perenne,
è l'attimo che non deve
fuggire assolutamente,
e stringo o rincorro
freneticamente.
Urlo e grido dentro
e mi dolgo se non lo facessi
altrettanto rumorosamente,
quello che sento e provo
devono agire con frenetico
ardimento e non ponderatamente
tanto da sciupare il
fascino dell'incosciente.
Istinto invade e
la mia vita scorre
come su un filo di rasoio
che se preme
segna per sempre.
Roberto Busembai (errebi)
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EVANESCENZE

Sono foglie sul selciato
quelle caduche di stagione,
sono calde sensazioni 
tra una sciarpa ed un maglione,
sono le prime piogge strane
gocce parziali sui fiori spersi,
sono gatti dormiglioni
sui selciati o terrazzi al sole,
sono voci soffocate
da nebbie sparse e umide colorazioni,
sono ricordi di prati verdi
in fiorite colorazioni
caldi estati e immaginazioni,
sono oltre il bosco ora ingiallito
il sorriso svanito sulle labbra,
sono sopra cieli azzurri
di sperata evanescenza.
Sono sui cumuli di giallo colore
posati sotto alberi scuri,
i miei desideri,
e bagnano la terra
d'umida ma calda
sofferenza.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine by Maya Beano

lunedì 25 settembre 2017

QUANDO LA NEBBIA

E' misterioso il confine
quando nebbia invade,
quando umido scende 
sopra ogni cosa
e bagna più della pioggia
e del pianto che insolito scende,
è misterioso il pensare
di vedere oltre,
quando nebbia sale
e degli alberi s'intravede
forse l'ombra del tronco
o il colore tenue di un
autunno in avanzata espressione.
E' misterioso il senso che
ci prende e ci assale,
quando nebbia copre
ogni nostro sorridere
e gioire,
come velo sottile
preme e offusca ponderosamente
sulle felicità di sempre
e sugli amori incerti,
è misterioso il confine
oltre il cuore e gli affetti
quando non si vede
il sole.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

domenica 24 settembre 2017

POSSO SEMPRE SPERARE

Posso sempre sperare,
se guardo il cielo nel suo
intimo bagliore,
d'incontrare tra le nuvole,
un giorno che magari coprono il sole,
il miraggio del lontano sogno
perenne che mi stringe il cuore,
posso sempre sperare
che una luce appaia e presenti
a me le forme e parli nel silenzio
del bisogno,
come una colomba esprime
nel suo volo, la pace interiore.
Posso sempre sperare,
in te un giorno,
che possa rivederti madre
con le stelle attorno,
e carezzare nella fantasia
del più acclamato bisogno
il tuo volto scarno,
quello che purtroppo ne
ho il ricordo,
posso sempre sperare
in un tuo ritorno,
o comunque un mio vicino
venirti presto incontro.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: Portrait of Sarah Ward Brinton, 1878, Thomas Eakins

E TI SENTO, E TREMO

E ti sento, e tremo
del sapore del tuo seno
provo il brivido del tempo
passato a crescere nel vuoto
e riempirlo ogni momento.
E ti sento, e tremo
del calore del tuo affetto
provo il brivido del pianto
che scivola contento
come fosse sciolta neve al sole.
E ti sento, e tremo
delle tue carezze soffici
provo il brivido di pensarti lontana
oltre il momento della vita
grama che esistenza accumula
e scalcia come bizzosa frenesia.
E ti sento, e tremo
anche in quel preciso momento
e provo il brivido della convinzione
di essere bambino eterno
pur essendo seme.
E ti sento, e tremo
perchè ti voglio bene.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine @vireipassaro

INCITAZIONE ALLA FOGLIA

Vola foglia che hai inverdito
il tuo passato,
vola verso il cielo anche 
se pare tocchi terra,
vola e fatti trasportare,
il vento non ti offende
ma accarezza nel pensare
a quali lidi
belli e grandi tu
potrai atterrare.
Vola foglia che hai brillato
la tua estate passata
vola verso l'inverno
in terra,
ma spazia nell'immenso
e sconosciuto mondo
e godi l'infinito vivere
del beato.
Roberto Busembai (errebi)
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IL CIELO HA CHIUSO AL MONDO

Il cielo ha chiuso al mondo
il suo colore migliore,
e rende del pianto
la pioggia come fosse miele,
accentua nel bagnare
il colore bruno e giallo insieme,
che la stagione offre
e uve piangono rosso
vino sui filari,
mentre coglie dal melo
il suo nettare sapore.
E goccia tende sopra il ramo,
scivola piano piano
e come stringe il cuore
nella sua visione,
languida incessante
e senza volere
da mortificare pure
come foglia caduca
nel fluttuare.
Il cielo ha chiuso al mondo
l'azzurro suo splendore
e accentua nel bagnare
il colore,
ferita non si cura
senza salivare
con il tempo e
con il dolore sopito
e il cielo ritorna
al suo vecchio colore
ferito.
Roberto Busembai (errebi)
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sabato 23 settembre 2017

ANIMA DI VENTO

Sono poeta del mio sentimento,
lascio cadere il buono come
fosse vento,
ritrovo sulle bianche pagine corrose,
scritto il trascorrere del tempo,
non lesino a porre frasi e componimenti,
lascio la mente viva con le dita
il concerto della musica in parole.
Sono poeta e navigo nel cielo
come se fossi foglia o piuma
o aquilone senza filo,
sono del mare azzurro
e dei monti innevati,
l'anima del vento
che posa fantasie e colori
su quello che vede e che sente,
vivo del presente
cullandomi il passato e
del futuro lascio a voi la corrente.
Roberto Busembai (errebi)
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FEMME FATALE

Colpirò al tuo cuore
con mira micidiale,
non ci sarà rumore o fumo
ma ardimento e passione,
sparerò decisa
e cadrai al mio cospetto.
Ti adoro mio oggetto!

Roberto Busembai (errebi)

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AMORE MIO

Amore mio,
tenero cucciolo indifeso,
del calore del tuo corpo
sento il sentimento
che vola dentro il cuore,
soffice piuma di colomba
che giace sulla mia pelle
come vento
sulla margherita posa,
delicato sapore
d'animo puro e grande
che anela dentro
questo amore eterno.
Amore mio
lasciami sognare
ancora prima dell'inverno.
Roberto Busembai (errebi)
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BUONGIORNO

Profumi d'ambrosia
confondono l'aere
a fragranze bruciate,
colori rosati e gialli pacati,
ammucchiano freschi
ne gli ultimi verdi,
aleggiano nebbie
di primi mattini,
volando vapori
di aromi caffè,
tra muschi perenni,
funghi svegliati
e uve al satollo
sui dolci filari,
sveglia già il giorno
e si torna a volare.
Roberto Busembai (errebi)
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venerdì 22 settembre 2017

NOTTE DEL PENSIERO

Non trovare scuse 
per non brillare questa notte,
sei birichina come una fanciulla
oltre le chiome sparse
di un albero che tende
al cielo il suo splendore,
lasciati vedere
dolce luna del pensiero,
saremo insieme
terra e cielo,
e brilleremo insieme,
della vita il seme.
Roberto Busembai (errebi)
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IL COMPIANTO DELLA BELLEZZA

Quale bellezza assorbe
dietro il profilo esausto,
il mistico residuo dell'immenso
e poi cede nel passo
pesante come un sasso?
Soltanto il trapassare del tempo
restituisce il dovuto,
margine di uno stelo
dello sbocciare il fasto,
e poi cadere nel gigante
suono del trapassato sogno,
come un relitto cede
sulla spiaggia innocente,
bagnata dalle onde.
Quale bellezza assorbe
nell'essere speciale
il riso degli occhi puntati,
lasciando dietro foglie
un fiore ormai appassito?
S'ode in lontananza il clamore,
delle giornate azzurre
e splende sulla strada
l'ombra scura della pelle
andata, cuore non rumina
ma sorge,
più della bellezza osannata.
Roberto Busembai (errebi)
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LANGUIDO PENSARE

Languido il sentimento
quando della rosa
sente solo il profumo sottile,
l'anelito di un attimo
misto nell'aria nuova
e aperto a un sole
lontano ancora sul confine
del tormento.
Sdoppia sulle rive
del suo lungo fluire
un arco d'un immaginario ponte,
sorvolando valli e pianure
come fosse aquila planante,
rapace dei suoi stessi meandri
di ragione.
Languido il mormorarti
nel silenzio degli astanti
assurdi paramenti
della mente e dei pensieri,
confluendo sopra le mani incerte
il tremore delle astute controversie
e dei sopiti mancamenti.
Sboccia ancora come
una primavera tarda,
e nuvola la nebbia
sulla passione ancora attiva,
e della rosa, domina la spina
e rossa il sangue sulla foglia.
Roberto Busembai (errebi)
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giovedì 21 settembre 2017

LUNA DI MEZZANOTTE

Culla dietro le fronde
parla con le stelle
e urla nella notte
le sinfonie del cielo,
racconta le sventure
del sole tuo compagno
e ridi nel silenzio
del suo lasciare il passo
al denso e forte nero.
Culla e dona luce
tenue e candida
sulla pelle
stanotte come sempre
luna di mezzanotte.
Roberto Busembai (errebi)
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CUORE IMMENSO

Vola la foglia dal materno ramo,
posa sul ciglio e sorride alquanto,
non piange del lasciato,
ma trema del bagnato
e sente del fresco vento
il suo richiamo.
Non cede tra le dita
questo cuore immenso
che giornalmente pulsa
al suo movimento,
non arde invano al vento
ma piove scintille e colore
su di lei tormento,
e gode d'ogni stagione
il cambiamento.
Roberto Busembai (errebi)
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AUTUNNO

S'ode dal rumore che
screpola sotto i passi,
dall'umida freschezza
che passa sopra i colli,
dal colorato giallo e rosso
che domina sui viali,
l'autunno lieve e dolce
che viene a camminare.
S'ode dal leggero cadere delle foglie,
dall'agile posarsi nei prati le grigie nebbie,
dall'odorare dei vini e dei funghi
nelle campagne e nei boschi scuri,
dai venti di traverso che alzano
nei mari rumorose onde,
il progressivo cambiamento
della calda estate in tiepido autunno.
E colorato esplode intorno
presagendo in ultimo
il nero e triste inverno.
Roberto Busembai (errebi)
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MOMENTO

E come fiume scorre dentro
la vaga sensazione
che tutto fuori sia tormento,
aleggia nel profondo
il senso del dispiaciuto vivere
quotidiano,
come se viverlo fosse
passato strano,
coglie talvolta la spassionata
voglia di liberarsi
dalle scorie false che
cumulano sulla pelle
e sopra le vesti tutte,
snudarsi come un corpo
lieto e di prima natura nato,
per ritrovare il cielo
ormai da molto abbandonato.
Non si può chiamare tristezza
e neppure malinconico disprezzo,
solo che il vuoto che
le delusioni creano e maturano
rilasciano un continuo abbandono,
tale da voltare le spalle
a tutto e farne cesto da ardere
al primo fuoco nuovo,
se ce ne fosse il coraggio ancora
di poterlo accendere.
E nudo provo a volare,
cercando di non afferrare
tra le mani, le rimanenti
poche rivoluzioni della mente
che ancora vagano a cercare
il diogene del mondo,
per conoscere o forse sperare.

Roberto Busembai (errebi)
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martedì 19 settembre 2017

EPPURE NON E' LONTANO

Eppure non è lontano
il sorriso che stringo nella mente,
soave e leggero,
labbra rosse quasi roventi,
e sguardo birichino,
chissà se davvero
lo sai quello che io provo
anche se non ti ho fisicamente
accanto nel momento.
Eppure non è lontano
il calore della pelle
che come gelsomino
al sole emana il suo
profumo dolce e intrigante,
pure la vespa impazzisce
al suo nettare speciale,
chissà se lo sai
quel dolce sapore che io sento
anche senza assaporarti accanto.
Eppure non è lontana
la carezza del tuo bacio
sulla pelle mia e del tuo
salivare come se assaporassi
nel pensare un limone spremuto
tra i denti e frizzare del sapore,
chissà se lo sai come sento
adesso quel tuo stringermi
addosso e farmi sognare
anche se non ho il corpo
tuo accanto.
Eppure non è lontana
la voglia che io sento
e provo ogni momento.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

lunedì 18 settembre 2017

DEL CALARE DEL GIORNO

Del calare del giorno,
sulle rive bianche
di una spiaggia antica,
fatta di rena fina
e docile con l'onda,
sento lo svanire del sole
sulla pelle il calore,
provo dell'emozione
la spiga che sostiene
dello stelo il suo ricco seme,
erge verso il pianeta
luna la sua speranza vana,
capisce della mietitura,
ma sogna ancora della stella
il sole la campagna.
Del calare del giorno
trovo ristoro solamente
tra le rocce o scogli
per trovare sempre
un mitilo attaccato
come un figlio alla mammella,
spero tra gli schizzi d'onda
e pendo come lo stelo
di quella stessa spiga
al cielo e mosso
da un solito vento
che caldo o freddo
mi sovrasta.
Del calare del giorno
aspetto e basta.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

A VOLTE RITORNA

Non dovrei pensarti
nascosto tra i meandri
della vita che ha trascorsi
i giorni immensi,
non dovrei schiarire
il sentimento chiuso per
un destino avverso
che ti ha rapito
il giorno del suo compimento.
Non dovrei saperti
accanto nel profilo
di un cuore nuovo
e vivente tra le storie
e una calda e soddisfacente,
non dovrei pensarti
mentre mangi svelto
e copri con la mano,
il cuore tuo lamento,
e rimanere solo
evanescente volo
di un momento.
Non dovrei pensarti,
forse, ma ti penso
e godo del saperti,
forse, anche contento,
come mai lo
sono stato, comunque
io, e anche adesso.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine William Adolphe Bouguereau (detail)

DI UNA CAREZZA

Sinfonia nella pelle,
brivido scorre come
elettrica scossa,
trema dentro e splende
fuori come meteora,
lasciami sopire
sulle membra
il suono delle corde,
come tamburi
scuote e di pianoforte
scandisce il tono,
come tremo e aspiro,
sensuale movimento
magico frastuono,
la magia del concerto
di una carezza
provo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

AMORE GUARDA COME PIOVE

Amore mio guarda come piove,
sono gocce senza limite di sorta,
cadono incessanti e provocano la pioggia,
amore guarda come piove
sulla piazza e sopra il mare
che in lontananza scuote
l'alta onda provoca
e del vento gioca
nel cielo cupo con nuvole
grigie e scure intanto.
Amore mio guarda come piove
dentro questo cuore
immenso che la vita ci
dona ogni momento,
e della pioggia che cade
ogni goccia è un mio
stretto sogno di te
che fremi nell'avermi accanto,
amore mio guarda come piove
anche sopra questo letto
sfatto della notte ancora
passata non del nero fatta
ma bianca come la luna
che ha fatto compagnia
a questo cuore solitario
che della pioggia sente
l'umido sulla pelle
e sulla bocca dalla voglia
incauta del presente.
Amore mio guarda come piove
e sul selciato inonda e rimane
sempre a bagnare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Franz Gertsch

E VOLANO NELL'INFINITO

Cangiano nel cielo per trasportare
dal vento il forte pianto
fatto di pioggia lieve o temporale,
e nello spostarsi a volte violento
provocano il lamento fatto tuono
e brillano del lampo,
sono le nuvole del tempo
che librano e si gonfiano,
mescolano l'aspetto e godono
dell'immenso.
Cangiano come esse nel turbinio
di un pensiero vago
le idee e i sogni insieme,
e talvolta o spesso
piangono lacrime vere
che calde scendono soffici,
rigagnolo sulle guance,
tuonano lamenti o odi chiare
e splendono di luce
quando trasmettono pace,
sono libere e non hanno forzature.
Sono parole e nuvole,
quelle dell'infinito vivere
del mondo e del
sapere donare
quello che l'amore infonde.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

PORTAMI CON TE

Portami con te se proprio non vuoi
che io voli lontano trascinato dal vento,
e portami con te nel sogno del tuo 
scrivere leggero e fantasticare,
portami con te tra le pagine bianche
e tra gli spazi che le parole sanno creare.
Portami con te saggio libro delle
cose dette e fermate con l'nchiostro
di una penna che tremava nel posare,
portami con te per vivere le avventure,
i misteri e i grandi amori viventi
o vissuti tra le virgole e i punti.
Portami con te spaziando per le pagine,
fissami nell'immagine di un titolo
traverso o sotto il margine di una nota,
portami con te e ti donerò
della mia vita il cuore
e del mio pensiero un fiore vivo,
perchè se mi porti via
voglio che sia sempre fresco.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

domenica 17 settembre 2017

VENNE LA LUNA CON LE STELLE

Venne la luna con le stelle,
sopra il velo scuro della notte,
venne con il silenzio 
e a piedi scalzi per non fare
rumore a svegliare i sogni,
venne con appresso
un fascio di colori e pennelli,
con l'intento di fermare nel cielo
ogni castello sognato
e ogni cavallo alato sperato.
Venne la luna tra le nuvole rosa
a dar candore allo scuro della notte,
e le stelle a farle da piccole ancelle
a portarle le speranze dell'amore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine @matialonsor

PERCHE' NAVIGO ANCORA CON LA MENTE

Perchè se navigo ancora con la mente
troppo vento prendo al cuore,
poi si raffredderà questo bisogno
che l'amore vuole caldo sempre,
perchè se scivolo col pensiero
spesso bagno questo sentimento
che chiaro mi appare
come un mare calmo,
trasparente e verde
nel colore e nel sapore.
Perchè se volo ancora nell'intimo
forse questo amore
non troverebbe spazio e colore,
sono felice e dovrei esporlo
al sole, ma la timidezza di
quello che provo,
lo tengo stretto dentro come
una conchiglia il suo
essere vivente,
sono insieme a questo immenso
vivere del momento,
la perla spersa
in un mare in movimento.
Perchè navigo ancora con la mente.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

CI INCONTREREMO

Saliremo insieme e non ci sarà più la corsa della vita, ci incontreremo sul quel balcone lasciandoci dietro le antiche scale del tempo. Non ...