venerdì 2 giugno 2017

SABBIA

Sabbia sulle mani, rimane dell'estate,
sabbia calda che scivola
e vola come polvere,
portata via da un vento,
quello fatto dalle mani
al suo muoversi lento.
Sabbia, rena senza consistenza,
senza solida materia,
questo rimane di una storia,
nata tra una conchiglia e una barca,
libera al tramonto, vela bianca,
la luna già guarda e il sole svaniva,
caldo di labbra come la pelle arsa
del giorno esposta ,
brucia l'ardire e placa al
brivido dell'onda che lambiva
i corpi stesi, farina di rena sui corpi.
Sabbia ora scende come il
passare delle ore dentro la clessidra,
solo rena leggera è il ricordare
quell'amore che forse era,
forse è dire giusto,
altrimenti sabbia
non rimaneva nelle mani
e nel cuore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

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