Voglio di te parlare,
dire cose nuove o cose
che già tutti forse sanno
ma non conoscono lo spessore,
di come un fiume in piena
se ne conosce l'entità dell'acqua
ma non dove va a finire,
si pensa che possa confluire
in mare ma non pensiamo
a quella che potrebbe tracimare,
voglio parlare di te
come se guardassi un fiore,
che piano piano sboccia e
non noterei mai il momento
che da bocciolo diventa rosa rossa,
di come come un filo d'erba,
possa essere di riparo a
una cicala in estivo canto
o a una formica in sudato lavoro,
voglio parlare di te
unico mio decoro,
di come con un nulla hai
saputo tramutare in oro
il mio spirito di vita
e il mio unico perdono,
di come hai realizzato
nel mio sogno il bene
eterno e magistrale
che un uomo possa mai
realizzare in questa nostra terra.
Voglio parlare di te
che sei della vita
il respiro anche senza aria attorno
che voli senza ali e vento,
che sei di me il sostentamento
e ardi nel cuore per
tenermelo sempre vivo,
altrimenti muore come
un misero fiammifero,
che sfregato si consuma svelto,
e resta solo una misera figura
bruciata e arsa per diventare
cenere pura.
Voglio parlare di te
e al contempo stare completamente
zitto e silenzioso,
per nascondere questo bene prezioso
che io conosco e tengo
assolutamente, per non doverne
distrattamente sciupare un contorno.
Voglio parlare di te
e poi mi fermo e ti guardo.
dire cose nuove o cose
che già tutti forse sanno
ma non conoscono lo spessore,
di come un fiume in piena
se ne conosce l'entità dell'acqua
ma non dove va a finire,
si pensa che possa confluire
in mare ma non pensiamo
a quella che potrebbe tracimare,
voglio parlare di te
come se guardassi un fiore,
che piano piano sboccia e
non noterei mai il momento
che da bocciolo diventa rosa rossa,
di come come un filo d'erba,
possa essere di riparo a
una cicala in estivo canto
o a una formica in sudato lavoro,
voglio parlare di te
unico mio decoro,
di come con un nulla hai
saputo tramutare in oro
il mio spirito di vita
e il mio unico perdono,
di come hai realizzato
nel mio sogno il bene
eterno e magistrale
che un uomo possa mai
realizzare in questa nostra terra.
Voglio parlare di te
che sei della vita
il respiro anche senza aria attorno
che voli senza ali e vento,
che sei di me il sostentamento
e ardi nel cuore per
tenermelo sempre vivo,
altrimenti muore come
un misero fiammifero,
che sfregato si consuma svelto,
e resta solo una misera figura
bruciata e arsa per diventare
cenere pura.
Voglio parlare di te
e al contempo stare completamente
zitto e silenzioso,
per nascondere questo bene prezioso
che io conosco e tengo
assolutamente, per non doverne
distrattamente sciupare un contorno.
Voglio parlare di te
e poi mi fermo e ti guardo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
Nessun commento:
Posta un commento