martedì 4 luglio 2017

IN VIAGGIO IN ......EMILIA ROMAGNA - CESENATICO E IL CAMPIONE




CESENATICO E IL CAMPIONE
Era d'agosto, un agosto strano,
nuvole scure apparivano
dal confine del mare,
l'Adriatico calmo,
ma volli lasciare le spiagge
brillanti e vocianti
della Riviera,
Rimini era in fiera
e vociare di bagnanti
ne era piena,
era d'agosto e proposto
dopo vari anni
di silente sofferenza
potevo dare sfogo
a un mio accorato sogno,
portare un mio profondo
saluto a chi ormai non
l'avrebbe più sentito direttamente,
ma sicuramente lo avrebbe
raggiunto,
era d'agosto ripeto e
volli andare a Cesenatico,
non per ammirare il paese,
che ancora non conoscevo,
ma per rendere memoria
a un Grande che avevo nel cuore.
Presi il treno, volevo tenere segreto
il mio rispetto, volevo tenerlo stretto
da poterlo poi darlo tutto al
mio sempre amato e seguito
inesorabilmente amico Pantani.
Giunto alla stazione a piedi
raggiunsi il cortese cimitero,
umile e al contempo riservato,
e poi la cappella di famiglia,
e il resto non occorre raccontare,
tanto fu strazio dentro per non
parlare della dimostrazione esterna,
che da solo seppi elargire
e a lui affidai il mio amore
per le sue battaglie e per il suo umile coraggio,
le sue vittorie e il suo amore,
che era comune,
della bicicletta.
Furono le vele del canale,
pescherecci nel cielo ormai
divenuto torbido,
a farmi volare nel cielo
e sentire il suo sorriso pieno
e ancora con la bandana gialla
a sventolare sopra questa cittadina,
porticciolo d'incanto unico,
poesia delle case e delle barche,
e ritornai con la poesia
alla stazione.
Era d'agosto e scoppiò un forte temporale,
fulmini e grandine invasero la stazione
quasi fosse un messaggio del mio eroe
che nella statua eretta in vicinanza,
si protendeva verso il cielo nero,
illuminato solo dalla luce dei lampi impetuosi.
Cesenatico bella nei suoi piccoli negozi
che parlano di mare,
nelle sue grandi e colorate vele
che posano sull'acque come coperte
leggere e piume sul mare,
la chiesa che si tuffa con devozione
e tutto parla nel silenzio decoroso
del Campione, non tanto come corridore,
ma come e soprattutto uomo da lodare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web di Cesenatico e Marco Pantani

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