Oltre l'estate il grano è maturo
sul mare del prato, e mietere
è giunto il momento,
tra afa, polvere di terre smosse,
insetti e passeracei uccelli,
si odono rumori di macchinari,
vociare di contadini in truppe,
paglie, pulviscoli e spighe
volano come un niente,
nuvole di polvere
all'orizzonte e
si gode della stagione il
frutto dell'anno.
Oltre l'estate l'usuale
abitudine naturale si ripresenta,
e nasce ancora
il sottile malinconico ricordo,
corse a piedi nudi sulle foglie,
e giochi di nascondino,
risa sopra sacchi pieni
e tra la paglia sciolta,
spighe nei capelli a fare
mimi di dive scoperte su
patinate riviste in bianco e nero,
sottile sorriso senza denti
e un fugace colore di
rosso vivo,
papavero rimasto intatto,
da forche manuali e
un filo d'erba in bocca
emulando di fumare.
Oltre l'estate rende
sempre un sole,
e sempre ci dobbiamo
a lui scaldare.
sul mare del prato, e mietere
è giunto il momento,
tra afa, polvere di terre smosse,
insetti e passeracei uccelli,
si odono rumori di macchinari,
vociare di contadini in truppe,
paglie, pulviscoli e spighe
volano come un niente,
nuvole di polvere
all'orizzonte e
si gode della stagione il
frutto dell'anno.
Oltre l'estate l'usuale
abitudine naturale si ripresenta,
e nasce ancora
il sottile malinconico ricordo,
corse a piedi nudi sulle foglie,
e giochi di nascondino,
risa sopra sacchi pieni
e tra la paglia sciolta,
spighe nei capelli a fare
mimi di dive scoperte su
patinate riviste in bianco e nero,
sottile sorriso senza denti
e un fugace colore di
rosso vivo,
papavero rimasto intatto,
da forche manuali e
un filo d'erba in bocca
emulando di fumare.
Oltre l'estate rende
sempre un sole,
e sempre ci dobbiamo
a lui scaldare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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