Profumi e aromi invadono
le narici e spingono
verso la mente come
sensazioni, sono ricordi vaghi
o solo profumazioni sparse,
queste finestre aperte al sole,
prati dai fiumi percorsi,
pioppi dai fusti bianchi
erti verso azzurri cieli,
rondini sulle case
e aie aperte ad asciugare
semi e lenzuola da ceneri lavate,
sospirati bisogni
di giocare con i sassi,
foglie fatte volare come
aeroplani sulle teste rasate,
e sorrisi di latte nei denti,
dai cibi pochi ma genuini
nei sapori,
colori di stagioni scanditi,
bianco di neve inverno
e giallo d'estate grano,
mugoli d'api e alveari,
come ghiacci colanti
dai tetti di terrecotte
colorati.
E penso e nella mente,
come allora realmente,
cammino a piedi scalzi.
le narici e spingono
verso la mente come
sensazioni, sono ricordi vaghi
o solo profumazioni sparse,
queste finestre aperte al sole,
prati dai fiumi percorsi,
pioppi dai fusti bianchi
erti verso azzurri cieli,
rondini sulle case
e aie aperte ad asciugare
semi e lenzuola da ceneri lavate,
sospirati bisogni
di giocare con i sassi,
foglie fatte volare come
aeroplani sulle teste rasate,
e sorrisi di latte nei denti,
dai cibi pochi ma genuini
nei sapori,
colori di stagioni scanditi,
bianco di neve inverno
e giallo d'estate grano,
mugoli d'api e alveari,
come ghiacci colanti
dai tetti di terrecotte
colorati.
E penso e nella mente,
come allora realmente,
cammino a piedi scalzi.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Sara Paddison
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