mercoledì 1 novembre 2017

ERA NOVEMBRE

E' un languido tango,
quello che mi suona nella mente,
un lento pizzicare di chitarre,
e ogni nota porta a un novembre,
vellutato dalle nebbie
di una città cullata sulle acque,
in una piazza che di piccioni
involava i sogni e le speranze,
avevi al collo un foulard di seta
e sulla testa un fiocco rosa
fatto improvvisamente
da un nastro che
il vento ti aveva ceduto addosso,
avevi riso sul quel fatto strano
e inconsueto,
e di quel ridere così libero e sereno
inebriasti ancor di più la mia voglia
e il desiderio.
Era un sottofondo dai vicini
bar di un tango suonato
al pianoforte,
ora lo ricordo variato,
ma al tempo mi era entrato addosso,
ogni scandire delle note
era un pizzicare il mio cuore,
e impavido e impulsivo
cedetti al forte desiderio e
ti baciai con impeto sotto
il campanile di San Marco.
Era novembre con le nebbie
e le gondole coperte,
ma avevamo il sole e
onde fresche nella nostra mente
e dentro il cuore il sale
e il mare calmo
come un agosto afoso
sopra spiagge vuote e calde.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Dmitri Kessel. Venice, Italy, 1952

Nessun commento:

Posta un commento

COME UN BOCCIOLO DI FIORE

Ti ho vista ancora in un bocciolo di fiore, petali nuovi come la sensazione, non era una rosa rossa regina di ogni cuore non era margherita ...