La vita scorre come fiume nel letto suo preposto, viola difficilmente il corso se non voluto
dalle intemperie accorse tale da farlo tracimare, la vita è limpida nella superficie come specchio nel quale ti puoi dolcemente riflettere, ma nel profondo del letto lento non sai quale corrente corre o colore incombe, e di esso scopri difficilemente il fondo. La vita percorre lenta come fiume la corsa verso il comune mare, per tutti i fiumi uguale anche se diverso è il nome, che sia oceano o soltanto un piccolo mare raccolto tra le rocce, un mare che non confonde delle acque il colore ma ne accentua solo il sapore dal dolce al salato, ma quello è il mistero del posarsi
definitivamente, quello è il cedere della vita al niente.
La vita, come del fiume, sente e risponde dei temporali, delle notti impervie e delle secche estive, arde nei giorni senza pioggia e urla al piovere incessantemente da riempire il corso quasi sommessamente, forse troppo da portarlo a tracimare senza più decoro e considerazione, affogando anche quello che di lui ha sempre avuto rispetto e amore, pioppi e salici amici, canne che cantavano dei venti e rene sopite sulle spiagge di sassi smossi e fiori gialli negli autunni colorati.
La vita scorre sotto i ponti come il fiume respira sopra i cieli frequenti.
dalle intemperie accorse tale da farlo tracimare, la vita è limpida nella superficie come specchio nel quale ti puoi dolcemente riflettere, ma nel profondo del letto lento non sai quale corrente corre o colore incombe, e di esso scopri difficilemente il fondo. La vita percorre lenta come fiume la corsa verso il comune mare, per tutti i fiumi uguale anche se diverso è il nome, che sia oceano o soltanto un piccolo mare raccolto tra le rocce, un mare che non confonde delle acque il colore ma ne accentua solo il sapore dal dolce al salato, ma quello è il mistero del posarsi
definitivamente, quello è il cedere della vita al niente.
La vita, come del fiume, sente e risponde dei temporali, delle notti impervie e delle secche estive, arde nei giorni senza pioggia e urla al piovere incessantemente da riempire il corso quasi sommessamente, forse troppo da portarlo a tracimare senza più decoro e considerazione, affogando anche quello che di lui ha sempre avuto rispetto e amore, pioppi e salici amici, canne che cantavano dei venti e rene sopite sulle spiagge di sassi smossi e fiori gialli negli autunni colorati.
La vita scorre sotto i ponti come il fiume respira sopra i cieli frequenti.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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