giovedì 16 novembre 2017

E VENGO A RICORDARE

E' come un vento leggero
apre il cielo al movimento,
nuvole sparse nelle corse frenetiche
di raggiungere quel che non sanno,
sabbie smosse in un rincorrersi
di pulviscoli da sembrare evanescenti,
onde a malapena smosse
in un crinale bianco e spumoso,
e sulla roccia ramo spoglio rimane
inerte come un legno grosso
impassibile e irremovibile
nel carezzare del soffio,
è il respirare piano
del silenzio sulle note
della vita accorsa,
solitudine nella corsa
o nell'attesa,
incongrua speranza spesa
e lieve ritorna al vento
come foglia persa,
posata sulla sabbia,
che di rovente ha solo
l'anima del ricordo,
il sole bruma
all'orizzonte e tramonta.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine © víctor m. alonso

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