E si incomincia come ogni giorno
perchè ogni giorno nasce il sole,
e forse sarebbe anche giusto
non dovessi però, portarmi tutto addosso,
dover rispolverare ad ogni risveglio
quello che la notte ho posato,
nel cuscino vuoto accanto
o sopra il comodino pieno già
di oggetti regalati e semplici
cose banali, come un foglietto,
con sopra scritta una sola parola,
magica sempre anche se non appropriata,
ti amo, e la calligrafia è pure storta.
E ci si ritrova con noi stessi,
sui binari di una stazione
o seduti sul metro se abbiamo
avuto la fortuna di trovare da sedere,
e voci, luci e immagini
sai che sono le stesse e
te ne freghi apertamente
e rimugini nella mente,
il sogno che hai lasciato al caldo
di un tepore di coperte,
a come potresti volare oggi
che le ali le hai posate,
e frughi nelle tasche
e ancora trovi quell'oggetto
che ti faceva bene,
o quell'anello che porti
nel tuo dito centrale, dono importante,
un eterno pensare,
che si impiglia nel bordo tasca
e impedisce alla mano di entrare,
e maledetto anello
e maledetto giorno che sei venuto
a ritornare, e guardi fuori
e per dispetto
c'è un bellissimo sole!
E ci si ritrova a camminare
e forse un raggio sento che
potrebbe anche scaldare,
proviamo ad affrontare
anche questo giorno,
e un bimbo ti sorride dal suo passeggino,
ti senti importante
ha scelto te in quel trambusto,
vale la pena, anche oggi
ci proverò gusto.
perchè ogni giorno nasce il sole,
e forse sarebbe anche giusto
non dovessi però, portarmi tutto addosso,
dover rispolverare ad ogni risveglio
quello che la notte ho posato,
nel cuscino vuoto accanto
o sopra il comodino pieno già
di oggetti regalati e semplici
cose banali, come un foglietto,
con sopra scritta una sola parola,
magica sempre anche se non appropriata,
ti amo, e la calligrafia è pure storta.
E ci si ritrova con noi stessi,
sui binari di una stazione
o seduti sul metro se abbiamo
avuto la fortuna di trovare da sedere,
e voci, luci e immagini
sai che sono le stesse e
te ne freghi apertamente
e rimugini nella mente,
il sogno che hai lasciato al caldo
di un tepore di coperte,
a come potresti volare oggi
che le ali le hai posate,
e frughi nelle tasche
e ancora trovi quell'oggetto
che ti faceva bene,
o quell'anello che porti
nel tuo dito centrale, dono importante,
un eterno pensare,
che si impiglia nel bordo tasca
e impedisce alla mano di entrare,
e maledetto anello
e maledetto giorno che sei venuto
a ritornare, e guardi fuori
e per dispetto
c'è un bellissimo sole!
E ci si ritrova a camminare
e forse un raggio sento che
potrebbe anche scaldare,
proviamo ad affrontare
anche questo giorno,
e un bimbo ti sorride dal suo passeggino,
ti senti importante
ha scelto te in quel trambusto,
vale la pena, anche oggi
ci proverò gusto.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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