Mi sono perso tra le fitte straduncole
che la caratterizzano, ma non perchè non abbia più trovato la
strada del ritorno, ma mi sono perso per la bellezza naturale e
caratteristica che esse danno alla stupenda città di Lecce.
Lecce, capitale dell'arte barocca, è
la capitale del Salento, terra d'amore e di passione, di sole e di
frumento, di mare e d'uliveti, di storia e di vigneti. Visitare Lecce
è un continuo via vai di meraviglie, di sorprese inaspettate, di
case quasi arroccate, di palazzi decorati come fossero trine
incastonate, di tuffi nel romanico e dal barocco baciati.
Partirei con il nominare la ricchezza e
la bellezza che offre la Basilica di Santa Croce, che si offre in
tutta la sua bellezza improvvisamente, passando per la Via Templari.
Fu costruita circa nel 1549 e portata a termine quasi un secolo dopo
e si succedettero alla sua costruzione ben tre architetti, Gabriele
Riccardi, Francesco Antonio Zimbalo ( il più famoso e il più
proficuo architetto barocco, soltanto a Lecce dominano le sue opere
in quasi tutta la città) e Cesare Penna.
Di questa splendida basilica bisogna
soffermarci alla ricca e elaboratissima facciata. La parte alta è
nata sotto il progetto di Penna ed è la più ricca di ornamenti, con
persino una balconata sorretta da figure di leoni. Grigi, draghi,
colonne ecc. Al centro spicca il grande Rosone con ai lati due
nicchie dove trovano dimora due grandi statue, San Benedetto e Papa
Celestino V, mentre ai lati della facciata dominano due statue
femminili rappresentanti la Fede e la Fortezza.
Perchè ho tenuto a descrivervi il
meglio possibile questa facciata perchè alcuni studiosi la collegano
a una celebrazione della vittoria nella battaglia di Lepanto del
1579. Qui le potenze d'occidente sconfissero l'Impero Ottomano e
questo fece si che portasse frutto sia commerciale che economico a
tutto il Salento, che al tempo era conosciuto come Terra d'Otranto,
oppresso dai saraceni. Le sculture maschili denominate telamoni in
vesti turche rappresenterebbero i prigionieri catturati dalla flotta
veneziana, mentre gli animali raffigurati sotto la balaustra
dovrebbero rappresentare le potenze cristiane alleate, il dragone per
esempio era l'emblema dei Buoncompagni, il grifo rappresenterebbe
Genova ecc.
Una curiosità popolare su questa
facciata....pare che guardando il rosone al centro e spostando
l'occhio sulla sinistra si intraveda l'autoritratto di Antonio
Zimbalo......provare per credere.
Ritornando in mezzo alle stradine, non
v'è occasione di poter incontrare laboratori artigianali di
cartapesta, infatti quest'ultima è una forma d'arte caratteristica
di tutto il Salento e naturalmente di Lecce, basti pensare che nel
bellissimo Castello Carlo V al centro della città vi è la sede del
Museo della Cartapesta.
A proposito di questo Castello che fu
edificato dall'imperatore Carlo V d'Asburgo gira una leggenda
metropolitana che narra che nel corso del trecento la famiglia degli
Orsini Del Balzo tenessero nascosto nei sotterranei di questo
Castello, addirittura un orso bianco, un po per facezia e un po per
scoraggiare eventuali intrusi non ben accetti....mah!
E avrei ancora da citare il Duomo di
Lecce con la caratteristica facciata “falsa” si perchè quella
che vi appare ben elaborata e ricca non sarebbe il vero ingresso,
l'ingresso vero e proprio si trova alla vostra destra, ma perchè
questo gioco....essendo la chiesa rinchiusa in una piazza, al tempo
esistevano proprio le porte al suo accesso, l'unica strada che vi
permette di arrivarci è laterale, perciò per non presentare un
insignificante muro, fu pensata questa meraviglia. La piazza poi è
tutto un gioiello, l'altissimo campanile ben 72 metri, l'Episcopio ,
il palazzo residenza dell'arcivescovo di Lecce e il Palazzo del
Seminario, pure in perfetto stile barocco.
Ma arriviamo a Piazza Sant'Oronzo, il
cuore della città dove nella sua grandiosità c'è da perdersi
davvero con gli occhi , basti pensare al bellissimo e aperto
Anfiteatro Romano, scoperto ai primi del novecento durante alcuni
lavori per una costruzione di un palazzo, ben tenuto per la parte
scoperta, del resto la parte che non si vede vi è sopra costruita la
Chiesa di Santa Maria della Grazia. Da vedere poi la Colonna di
Sant'Oronzo, il Palazzo del Seggio, conosciuto come il “Sedile” .
Ma c'è una cosa che pochi conoscono e
che voglio farvene conoscenza, a Lecce non esiste soltanto
l'Anfiteatro romano ma anche il Teatro Romano, infatti per
raggiungerlo dobbiamo attraversare alcune piccole viuzze, perchè in
effetti si trova racchiuso tra le case. Il teatro come l'Anfiteatro
fu scoperto ai primi del novecento sempre per caso e per lavori di
costruzione, addirittura pare che sia stato edificato intorno
all'anno I o II dopo Cristo. Alcuni resti, come statue, che furono
trovati negli scavi, fanno parte del Museo del Teatro Romano che si
trova nelle vicinanze.
Ecco rappresentata alla mia maniera la
meravigliosa Lecce....spero che questo viaggio vi sia stato di
gradimento e allora al prossimo viaggio!
(errebi)
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