Una mattina, così improvvisamente,
trovasti la maniera di fare le valige,
tu che niente sapevi di viaggiare,
lasciasti indifferente un mazzo di rose
sul lungo davanzale,
di una finestra ancora aperta al sole,
così senza parole e senza un saluto
prendesti il primo treno che passava,
sapendo che non saresti più tornata.
Un giorno, così, come un niente
avevi attraversato nel presente
e ti eri tuffata nell'eterno passato,
distrattamente avevi dimenticato
sul marciapiede della vita,
valigia, sogni e fiori di speranze.
Solo un saluto di riguardo
ora mi sovviene,
ciao Mamma per tutto il tuo bene.
trovasti la maniera di fare le valige,
tu che niente sapevi di viaggiare,
lasciasti indifferente un mazzo di rose
sul lungo davanzale,
di una finestra ancora aperta al sole,
così senza parole e senza un saluto
prendesti il primo treno che passava,
sapendo che non saresti più tornata.
Un giorno, così, come un niente
avevi attraversato nel presente
e ti eri tuffata nell'eterno passato,
distrattamente avevi dimenticato
sul marciapiede della vita,
valigia, sogni e fiori di speranze.
Solo un saluto di riguardo
ora mi sovviene,
ciao Mamma per tutto il tuo bene.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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