Io che dell'amore faccio icona,
io che non ne parlo ma so addestrarlo,
io che di ogni intarsio so lenire,
ti lascio rimirare forte e sorridere
dentro un impulso e un attimo eccelso,
io che del tutto faccio un cesto
di rose aperte dai petali falsi,
io che sono il mito della notte
nei sogni e nelle speranze vane,
io che di lui sono il diavolo nel cuore
e che con il caldo dell'inferno
so gelare il suo tormento.
Io che nelle nubi so apparire,
io che non sorrido mai per un niente
io che di lui sono invadente
quando si cede al pianto
di un trattenuto sentimento strano,
io sono il fascino comprato,
pattuito sulle strade buie,
sono il lampione dell'orgasmo
sono la luce del piacere.
Io sono donna da temere.
io che non ne parlo ma so addestrarlo,
io che di ogni intarsio so lenire,
ti lascio rimirare forte e sorridere
dentro un impulso e un attimo eccelso,
io che del tutto faccio un cesto
di rose aperte dai petali falsi,
io che sono il mito della notte
nei sogni e nelle speranze vane,
io che di lui sono il diavolo nel cuore
e che con il caldo dell'inferno
so gelare il suo tormento.
Io che nelle nubi so apparire,
io che non sorrido mai per un niente
io che di lui sono invadente
quando si cede al pianto
di un trattenuto sentimento strano,
io sono il fascino comprato,
pattuito sulle strade buie,
sono il lampione dell'orgasmo
sono la luce del piacere.
Io sono donna da temere.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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