sabato 13 maggio 2017

ARTI E CHIESE DI FIRENZE (2)

"SANTA MARIA DEL FIORE" (Esterno)

Come abbiamo già accennato nella prima parte di questo viaggio per le chiese e le arti di Firenze, la Chiesa principale (dopo l'antichissima basilica di S. Lorenzo) e sede cattedrale della città fu Santa Reparata martire,che fu costruita tra il V e VI secolo. 
Al termine del 1200 , quando già il Battistero pareva terminato, il Comune decise di costruire una nuova cattedrale e fu così preso in esame un cospicuo rifacimento dell'ormai decadente Santa Reparata. Il nuovo Duomo venne dedicato alla Madonna col titolo cavalleresco di Santa Maria del Fiore. Il “fiore” secondo documenti del 400 sarebbe infatti il Cristo germogliato sullo stelo (Maria) che sorge alla radice della famiglia di Davide. Da considerare che il Giglio è lo stemma della stessa città di Firenze.
L'8 settembre del 1296, fu posta la prima pietra di questo colossale impegno, su progetto di Arnolfo di Cambio al tempo già seguiva la costruzione anche di Santa Croce e del Palazzo della Signoria. Ma il progetto dell'Arnolfo subì nel tempo molte varianti e anche visibili, basti guardare i fianchi esterni dell'edificio, a nord e sud, e si noteranno che le prime quattro finestre risultano più basse , più strette e più affiancate verso est. 
Nel contempo, sotto la guida di Giotto e di Andrea da Pontedera si innalza il campanile.
La gigantesca cupola progettata da Filippo Brunelleschi, venne costruita in appena 16 anni e fu subito un incanto di struttura e di bellezza. 
“...structura si grande, erta sopra e cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e popoli toscani...” così scrisse allora Leon Battista Alberti. 
La lanterna, sempre del Brunelleschi fu poi realizzata alla sua morte nel 1446, mentre la palla di rame dorato contenente reliquie sacre è opera di Andrea Verrocchio.
Ma la magistrale facciata, che ancora ci appare nel suo splendore fu eseguita tra il 1871 e il 1887 in stile neo-gotico da Emilio De Fabris. Il rivestimento è costituito da marmi bianchi di Carrara, i marmi rossi di Siena e quelli verdi di Prato.
Naturalmente è tutta dedita alla Madonna, basti vedere la figura sopra la porta centrale, Maria reggente uno scettro fiorito che domina il resto. 
I bellissimi mosaici di Niccolò Barabino sopra la porta centrale rappresentano Cristo in trono tra Maria e San Giovanni Battista e santi fiorentini, quella a destra Artigiani, mercanti e umanisti fiorentine che rendono omaggio alla Fede e l'altro a sinistra La Carità tra i fondatori delle opere pie fiorentine.

Nel prossimo incontro entreremo dentro questa spettacolare magnificenza …....

(ERREBI)

Immagini web



Nessun commento:

Posta un commento

SULLA PARETE

I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al ...