martedì 19 dicembre 2017

E DOVREBBE ESSERE NATALE



E dovrebbe essere Natale, o almeno nelle sfaccettature appare, ma dentro il cuore, sono sincero, questo non lo sento,
sono morto nel sentimento o forse sono scettico e diventando
sempre più vecchio trascuro il superficiale e scendo troppo nell'interno per scoprire un poco di sorriso o pace che non trovo.
Dovremmo essere felici, e forse lo nascondiamo bene, almeno con i bambini ci sforziamo amorevolmente, ma quanta tristezza preme dentro per quello che il futuro ( non so quale) ci promette, e non spaventa noi che del passato abbiamo già dato e avuto necessariamente e con sacrificio pure ma intensamente, ma spaventa il futuro di questi giovani e questi che ancora hanno da crescere per diventare tali e altri ancora che sono vicini a respirare......
Non è un pensiero pessimistico, non voglio rovinare niente ognuno accenda pure la candela nel suo cuore e pensi veramente a quanto intorno vige e non sia poi così tanto ipocrita da non vedere, soltanto guardare e pensare, poi ditemi con quanto calore ancora accendete il caminetto e guardate scendere la neve oltre il monte?
Natale consumato, corroso e pure inventato ogni presente, su carta velina patinata, su rosse scale dipinte da icone illuminate, da case sorprendentemente calde di stufe e termosifoni, da gelidi visioni sulle tv pubbliche o private, da infinite invenzioni di regalie abbordanti e stupidi pensieri vaganti, sulle false retoriche di sempre colorite da abbaglianti colori e profumi inebrianti.....e sempre più solo senti quanto il mondo muore dietro una rincorsa vaga di una festa che pure il sacro ha perso nella misera fede di una capanna....pure quella in cartone espanso e figure in polisterolo pressato e duro......e buon Natale con i tuoi che manco sai dove trovarli, tra quelli che per poter sbarcare un lunario devono lavorare e sodo e pure mal retribuiti, oppure tra quelli che persi e abbandonati dal destino delle nostre società di burattini, vagano in cerca di lavoro che non troveranno mai più perchè non facenti parte di un certo ceto che non si sa nemmeno noi quale.
Natale della pace, del ringraziamento, del sentirsi buoni per concetto, ma solo per un mero rientro nelle tasche, ti dono un panettone se mi dai un determinato appoggio, ti regalo pure Babbo Natale se mi lasci il posto.........
E tra pochi giorni saremo di nuovo, se non peggio, a correre per sopravvivere e faremo ancora di tutto per inventare.....
Non sento questo Natale come da tanti già ho perso negli annali, non voglio rovinare il vostro incanto, anzi ne sono partecipe e vi invidio forse un poco che ancora lo sapete ritrovare.....non vi voglio criticare anzi spero che quello che voi andate a festeggiare sia davvero quello che il Natale vuole,
una pace verso il prossimo presente e non soltanto quello virtuale. Un caloroso abbraccio a tutti quanti indistintamente tra quelli che mi amano e quelli che non sentono in me assolutamente niente, senza escludere naturalmente quelli che mi odiano e anche assai appassionatamente.
BUON NATALE
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

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