Si spengono le luci dell'anno vecchio,
barcolla pure per andare definitivamente a letto,
inciampa tra sedie e poltrone, divani e suppellettili
non vede cosa lascia e non gliene frega niente,
l'importante è lasciare questa terra
in assoluta indifferenza, sempre quella
che ogni anno vecchio, da molto tempo,
ci lascia di trascorrere in un solo momento.
E ci si ritrova a tavola, stavolta con amici,
o almeno tali, parenti ci sono già stati a Natale,
un poco di allegria, più poco, che allegria stessa,
solite parole, qualche frase matta,
non ci ride più nessuno, è la stessa
di ogni anno finito,
qualche cosa da mangiare, tanto per riempire
lo stomaco che brontola nella pancia,
un brindisi all'ora esatta, che non è mai
quella vista nelle televisioni, o sopra il
display di un computer o telefonino,
già proprio quello che ora comincia a brillare,
Auguri ovunque tu sia, buon Anno a te
e a chi vi pare.
barcolla pure per andare definitivamente a letto,
inciampa tra sedie e poltrone, divani e suppellettili
non vede cosa lascia e non gliene frega niente,
l'importante è lasciare questa terra
in assoluta indifferenza, sempre quella
che ogni anno vecchio, da molto tempo,
ci lascia di trascorrere in un solo momento.
E ci si ritrova a tavola, stavolta con amici,
o almeno tali, parenti ci sono già stati a Natale,
un poco di allegria, più poco, che allegria stessa,
solite parole, qualche frase matta,
non ci ride più nessuno, è la stessa
di ogni anno finito,
qualche cosa da mangiare, tanto per riempire
lo stomaco che brontola nella pancia,
un brindisi all'ora esatta, che non è mai
quella vista nelle televisioni, o sopra il
display di un computer o telefonino,
già proprio quello che ora comincia a brillare,
Auguri ovunque tu sia, buon Anno a te
e a chi vi pare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine The conversation at the round table, 1866, Vasily Perov
Nessun commento:
Posta un commento