venerdì 11 gennaio 2019

DIABOLIK

Dalla pagina FB - Gulpboombang

E come tutti i miti hanno il mistero che li avvolge anche nei fumetti, i personaggi che hanno il successo d'essere conosciuti, amati, seguiti e osannati hanno il mistero di come sono sorti e da dove vengono. DIABOLIK la leggenda vuole che due geniali sorelle, pare suggerite da un libro che trovarono su un treno, un libro al tempo famoso che raccontava le peripezie di un ladro scaturito dalla fantasia di due scrittori francesi FANTOMAS, e abitando nelle prossimità proprio della stazione di Milano, vedendo ogni mattina i pendolari pensarono, come loro avevano notato, che per trascorrere il tempo che il treno ci metteva per portarli da casa al lavoro e viceversa, spesso leggevano fumetti, che al tempo non ancora poi tanto famosi, si trovavano soltanto “strisce” disegnate e raccontate in alcune riviste, le sorelle Giussani ebbero l'idea di inventare anche loro un personaggio ma il loro pensiero fu anche editoriale in quanto creare un libriccino pratico leggero e poco ingombrante che si potesse leggere in quel poco tempo e liberasse completamente la mente.....beh sia come sia nel lontano 1962 ebbe esordio il primo NR 1 di Diabolik ( numero che oggi ha un cospicuo valore).
Diabolik è stato ed è quel personaggio “cattivo” che tutti amano e che tutti si sentono di proteggere, un ladro che con la sua freddezza, determinazione sa conquistare un pubblico adulto e non con maestria. I racconti sono veloci, i disegni semplici ma marcati e ben strutturati, i personaggi chiave sono sempre i soliti, Diabolik il ladro mascherato che ha il potere e la capacità di potersi costruire le più svariate maschere umane per entrare ogni volta nei panni di colui che verrà derubato, EVA KANT la bionda favolosa, ma non la solita sciocca, svampita e platinata (stile Marylin che al tempo era agli albori) ma freddamente compagna e complice del suo grande e unico amore, un amore forte che anche il più temuto uomo si abbandona con impeto e voluttà. Poi il nemico numero uno GINKO, il bell'ispettore di polizia che inevitabilmente da la caccia a questo “Re del Terrore” senza mai poterlo afferrare. Una caratteristica essenziale e forse questa ha una valenza per il successo del personaggio, che tra il ladro e l'ispettore vige un rispetto che va oltre il pensato, quasi un tacito pensare ….io faccio il ladro e lo faccio con maestria singolare, del resto compio il mio “lavoro” efficientemente ma rispetto anche il poliziotto perchè anche lui svolgendo il suo compito lo fa con assoluta grandezza e saperci fare, e inversamente il pensiero è identico.
Le avventure si svolgono in un assoluto “non mondo reale” la sua Porche Nera viaggia in strade vuote, nessun negozio nessun cinema, nessuno per le strade, soltanto lo scorrere dei fatti in quel determinato loco, ufficio, casa o teatro, due cittadine Ghenf e Clerville quasi vuote, quasi sconosciute, insomma una cosa seria, in questo fumetto non si ride, non c'è spazio per la comicità ma c'è quella magia che le sorelle volevano, l'attrazione e il sempre aperto desiderio di leggerlo, siamo stati tutti quanti con Diabolik e sempre siamo arrivati alla fine anche se sapevamo come era ma sempre volevamo scoprire come il nostro “eroe” si sarebbe sbrogliato da quella situazione che sempre era pericolosa e difficile da uscirne.
E se vogliamo accendere ancor di più il mistero di questo personaggio, in uno delle prime edizioni viene nominato e appare King che si apprende fosse il capo di una potente organizzazione malavitosa in un'isola sperduta dell'oceano. Pare appunto che Diabolik, al tempo un bambino in fasce, venisse raccolto su questa isola dopo un naufragio e allevato proprio da questo King. Pare che fu proprio in questo mondo di criminali, avendo capacità chimiche, riuscisse a inventare una plastica sottile da poter apparire come pelle umana. Il padrigno venuta a sapere la cosa, cercò di abbindolare il giovane per procurarsi l'invenzione e al contempo gli mostrò tutti i suoi immensi tesori che aveva trafugato negli anni e anche una pantera nera che lui aveva abbattuto e impagliato chiamandola Diabolik.
Il nostro “eroe” appena si rese conto dell'inganno, uccise King, ne assunse la fisionomia con la sua invenzione della maschera, trafugò una parte dei suoi beni e fuggì dall'isola assumendosi il nome di DIABOLIK “ RE DEL TERRORE”
(errebi)
Immagine web

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