domenica 6 gennaio 2019

ADORAZIONE DEI MAGI - GENTILE DA FABRIANO


Tra le tantissime possibilità di scelta sul tema sacro dell'epifania, ho scelto questo famosissimo dipinto perchè è di una fastosità di personaggi che rende lieta la visione e se vogliamo dona preziosità alla festività stessa.
L'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabiano è un dipinto a tempera e oro su tavola e si trova alla Galleria degli Uffizi ( da sottolineare che la predella sottostante l'originale è al Museo del Louvre a Parigi) e venne commissionata dall'allora (1423) più facoltoso cittadino di Firenze, Palla Strozzi.
Questa pala doveva destinarsi alla nuova cappella nella basilica della Santa Trinità da poco terminata dal Ghiberti. Da documentazioni del tempo siamo pure a conoscenza del pagamento di tale opera, una cifra che allora era notevolissima, addirittura 150 fiorini d'oro.
Naturalmente la messa in scena del tema dell'adorazione dei Magi doveva celebrare la sfarzosità e la grandezza economica del committente e comunque anche la bravura dell'artista stesso, e Gentile seppe giostrare su queste cose magnificamente. Al di la delle minuziosità, dei particolari scenici e di figure, di una moltitudine di personaggi che non disturbano affatto la scena madre ma anzi ne provocano allegoria all'insieme, c'è pure un grande uso di ori e metalli dorati che inpreziosiscono la pala oltre il pittorico.
Per non parlare della facilità che il maestro ha nel dare componente materica a tutte le stoffe, alla morbidezza di esse e alle persone, e alla stessa vegetazione.
Nella vasta pala è rappresentato comunque l'intero cammino dei re Magi, infatti se si svolge lo sguardo nelle lunette superiori si notano sulla prima nella sinistra i Magi con i loro vestiti dorati che seguono la cometa, poi nella centrale il loro arrivo a Gerusalemme e infine l'entrata nella città stessa.
Ma lasciamoci trasportare dall'emozionalità nell'ammirare i tre Re prostrati al cospetto del Bambino, ognuno vestito decorosamente e con un dono in mano in diversi atteggiamenti, uno già chino, l'altro in procinto di accovacciarsi e l'altro ancora che appena sceso di cavallo aiutato dal suo servitore che comunque volge lo sguardo alla mangiatoia. Una caratteristica da notare, i tre Magi sono stati rappresentati nelle tre età dell'uomo, giovinezza, maturità e vecchiaia. Dietro di loro ci sono due personaggi riconoscibili, uno è Palla Strozzi, il committente, raffigurato con il falcone in mano e quello accanto a lui rivolto verso lo spettatore pare sia suo figlio anche se il Vasari lo indica
invece come il Gentile stesso.
Numerosi sono gli animali che contornano il corteo creando così un movimento allegorico, e oltre ai pastori ci sono anche molti servitori.
La predella sottostante è composta da tre scomparti rettangolari e narrano la Natività, la Fuga in Egitto e la Presentazione di Gesù al Tempio ( ed è questa che già avevo accennato, che si trova al Museo del Louvre)
Avrei ancora da scrivere di questa magnificenza, ma lascio a voi le emozioni e il sentimento guardando questo dipinto che parla come se fosse un “film” senza però la classica “fine”.
(errebi)

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