E' volata con i fumi della notte stellata,
quell'estate dai colori brillanti,
dalla sabbia rovente che freddava
dai passi bagnati di sale e spuma bianca,
mare dolce smuovere d'onde.
E' rimasta la cenere del falò nella notte di luna,
accesa e splendente sul confine del mare,
al suo sorgere timido nell'abbraccio
di un sogno e di un passaggio sui capelli
bagnati da un bagno furtivo,
rapiti dal desiderio.
E' rimasta indelebile dentro il cuore spento
di una notte perenne,
la tenerezza di una stretta di mano,
una stella marina, la conchiglia di un paguro,
un'alga che solletica il piede,
di quel bacio salato
e profumo di pelle di spigo
e mielata ginestra.
E' rimasta l'estate di sempre
che arde del falò il ricordo,
e del fumo che rilascia
i pensieri come cenere alzata,
il suo volto svanire nel tempo,
la sua voce il silenzio coprire,
il profumo rimane,
come stretto il calore
di quel fuoco d'amore.
quell'estate dai colori brillanti,
dalla sabbia rovente che freddava
dai passi bagnati di sale e spuma bianca,
mare dolce smuovere d'onde.
E' rimasta la cenere del falò nella notte di luna,
accesa e splendente sul confine del mare,
al suo sorgere timido nell'abbraccio
di un sogno e di un passaggio sui capelli
bagnati da un bagno furtivo,
rapiti dal desiderio.
E' rimasta indelebile dentro il cuore spento
di una notte perenne,
la tenerezza di una stretta di mano,
una stella marina, la conchiglia di un paguro,
un'alga che solletica il piede,
di quel bacio salato
e profumo di pelle di spigo
e mielata ginestra.
E' rimasta l'estate di sempre
che arde del falò il ricordo,
e del fumo che rilascia
i pensieri come cenere alzata,
il suo volto svanire nel tempo,
la sua voce il silenzio coprire,
il profumo rimane,
come stretto il calore
di quel fuoco d'amore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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