mercoledì 24 luglio 2019

GEORGES SIMENON - LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO MAIGRET


Dalla pagina FB: "Rileggendo"
Ci sono cose nella vita che difficilmente sappiamo spiegare, ma capitano e talvolta non sappiamo nemmeno darne un giusto significato, ma sono cose che ti appaiono e ti girano intorno, fatti, sensazioni, momenti quasi uguali o se non alro che si associano nel tempo per un solito e comune motivo e ragione. Ero in seconda elementare, che il mio maestro, il mio caro e onesto maestro, fece una lezione nella classe di una città a lui familiare e ce la descrisse con tutto quell'amore e quella passione che un padre possa parlare di un figlio, come un amante parli della sua amante, e quella città era Parigi ed io, appena ne ebbi l'approssimativa cartina della città tra le mani, che lui ci fece vedere, me ne innamorai in un amore infinito che non ha mai smesso di crescere e di alimentarsi.
Ed è in questo amore interiore, che ritrovai nei racconti di Maigret, rappresentati come sceneggiato in quel lontano periodo, alla televisione, un blanche noir fumeè, un tuffo nella Parigi dei sottoborghi, delle quai della Senna, un personaggio che mi affascinava e del quale non ho più potuto togliermi dalla mente.
Dopo questa lunga premessa, e dopo tantissimi anni trascorsi, e dopo aver digerito la sopra nominata metropoli nelle tantissime visite effettuate, rieccomi ancora una volta a parlarne, ma non tanto della città ma di un suo protagonista. Alcuni giorni fa, rovistando in un mercatino dell'usato, ho avuto tra le mani un anonimo volume, anonimo nella copertina perchè era un'antica rilegatura, senza immagini ne titoli, l'ho aperto e ne sono rimasto esterefatto, era una raccolta di alcuni racconti gialli di Georges Simenon ovvero le Inchieste del commissario Maigret.
Mi vergogno a dirvi il prezzo che ho pagato per comprarlo, (due euro) e ho iniziato a rileggere queste fantastiche indagini, fantastiche per l'atmosfera di tempo passato, di quelle centinaia di sfumature che passano dal netto bianco al profondo nero, sfumature nei gesti di quel grosso di stazza, elegante, ma sempre composto commissario, con la sua immancabile pipa in bocca, e quel suo gentile sarcasmo contrapposto a un nascosto e riservato grande cuore. Sfumature o nette cromature di “colori”grigi nell'attraversare le tante nominate vie della città di Parigi, una Parigi diversa da quella turistica e proposta al fascino mondiale, la Parigi vera, dei boulevards, delle rue, dei bistrot, dei lungo Senna quasi bui e misteriosi, quella dell'allora parigini.
Sfumature nelle indagini, chiacchiere e scambi di pensieri con gente comune, portinaie, tassisti che immancabilmente quasi tutti conoscevano il loro cliente Maigret, fruttivendoli e altri ancora per risolvere sempre un intrecciato caso d'omicidio, che quasi sempre aveva natura proprio in quel normale vivere e scambio di sensazioni e sentimenti giornalieri. Maigret il commissario della porta accanto, colui che spesso ritrova nella sua infanzia un ricordo, uno spiraglio, una risposta, colui che si abbandona volentieri alla buona cucina e ne conosce i segreti ingredienti, colui che non si priva di un buon boccale di birra, o un denso bicchiere di vino o calvados, colui che accanto ha un amore conosciuto per caso e per sempre lo cura e accudisce con il solito amore di sempre, la dolce signora Maigret.
Le indagini del commissario Maigret hanno tutte la semplicità dello scritto e del raccontato, la semplicità e la composità della descrizione del “fattaccio”, hanno la semplicità e la facilità di trasportare chi legge a occuparsi di quell'indagine come se fosse cosa sua, hanno la particolarità che sono indagini che soltanto un commissario con bombetta, pipa sempre accesa, un pesante cappotto con il risvolto di velluto e con un'andatura massiccia, può risolvere.
Non sono mai riuscito, mio rammarico, di parlare bene il francese, ma so leggerlo perfettamente e vi garantisco che se ne aveste la possibilità e facoltà, le inchieste del commissario Maigret in lingua originale vi portano la città in casa e scoprirete la leggerezza dello scrivere del grande Simenon.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini ERREBI

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